Recensione di Giusj Sergi
Autore: Amy Lloyd
Traduttore: Sofia Buccaro
Editore: Newton Compton
Pagine: 336
Genere: Thriller
Anno di pubblicazione: 2018
Sinossi. Vent’anni fa, Dennis Danson fu arrestato e condannato per l’omicidio di una ragazza nella Contea di Red River, in Florida. Ora, dopo tanto tempo, sul web si sta diffondendo a macchia d’olio un documentario che rimette in discussione le indagini. Il popolo della rete invoca la liberazione dell’uomo, accusato ingiustamente. A chilometri e chilometri di distanza, in Inghilterra, Samantha è ossessionata dalla storia di Dennis. Gli scrive delle lettere e si lascia sedurre dal suo fascino e dalla sua gentilezza. Tanto da decidere di abbandonare la sua vecchia vita per sposarlo e lottare ufficialmente per il suo rilascio. Eppure, quando la campagna ha successo e Dennis viene liberato, Samantha inizia a notare piccoli dettagli che le fanno temere di non aver mai compreso veramente l’uomo che ha sposato. Davvero può essere sicura che sia innocente?
RECENSIONE. La protagonista di questa storia è una donna completamente spenta e senza alcuna autostima. Una donna disperata nella sua apparente inutilità, senza alcuno scopo nella vita, che ha un lavoro che odia e che è stata mollata da un uomo che non l’ha mai amata e che ha imputato a lei tutte le colpe del suo non-amore.
È una donna con una grande ossessione che ormai da qualche tempo è la sua unica ragione di vita. L’ossessione ha un nome e si trova in carcere da un ventennio per accusa di omicidio. Agli occhi di Sam quest’uomo rasenta la perfezione, e perciò pensa che lui sia innocente, sia stato ingiustamente incolpato, e che gli sia stata strappata la possibilità di vivere una vita normale.
E così, da una lettera, un atto compiuto d’istinto, ha inizio la loro storia.
Eppure la sua certezza non è così ferrea, tanto che, fin da subito, l’inquietudine serpeggia nel racconto; cresce l’attesa, si viene colti dall’ansia e si rimane col fiato sospeso.
Un thriller che si insinua pian piano nella verità, che ti raggira e ti inganna, pagina dopo pagina. Ma soprattutto quella che si lascia ingannare senza fiatare è la nostra protagonista, che dentro se stessa percepisce la realtà, quella realtà che sfugge e si lascia intravedere solo con la coda dell’occhio e che rifiuta a prescindere. Alla fine del libro scuoti la testa, incredulo.
Una scrittura scorrevole e avvincente. Un finale che non ricalca i soliti thriller ma che stupisce, perché forse rappresenta la realtà, molto più di altri libri dello stesso genere, con finali ovvi e scontati.
Amy Lloyd
Ha appena superato i trent’anni e vive a Cardiff. Ha esordito come scrittrice con “La moglie innocente”, romanzo vincitore nel 2016 del premio First Novel Competition del «Daily Mail» e di Penguin Random House: i diritti di traduzione sono stati venduti in 17 Paesi.