La morte a colori 




Sinossi. Felice Venturi ha un dono. Lo ha ereditato dalla madre. Lo chiama: la morte a colori. Toccando un moribondo gli trasmette l’illusione di un lungo, radioso futuro, una dimensione splendida in cui tutti i suoi desideri si realizzano, mentre i pochi minuti di vita che gli restano diventano anni, decenni, come nel tempo dilatato dei sogni. Meglio una realtà breve e orribile o una lunga e appagante fantasia? Ogni volta che Felice ne ha la possibilità dispensa il suo dono, offrendo un’esistenza bella e gratificante. Di tanto in tanto appare in prima persona nell’illusione e chiede: Preferisci tornare nel tuo presente, doloroso ma reale, o vuoi restare qui ancora un po’? E nel frattempo Felice Venturi deve vivere una vita complicata, fra una sceneggiatura da scrivere, una fidanzata che non sa nulla del suo dono, e un’affascinante sosia di Ornella Muti con la passione per i cimiteri monumentali… Con La morte a colori Gianluca Morozzi si cimenta in una commedia romantica supernatural, commovente e inquietante allo stesso tempo.

 LA MORTE

A COLORI

di Gianluca Morozzi

Fernandel 2023

Narrativa, pag.132

 Recensione di Laura Bambini

Felice Venturi ha il dono di poter regalare ai moribondi la vita che ognuno di loro sogna, seppur solo per alcuni istanti prima del trapasso. La chiama la “morte a colori”.

Il romanzo inizia con il racconto di tutt’altro personaggio e prosegue con la storia di Felice Venturi, in una scatola cinese di cui si svela l’origine solo alla fine.

Felice si colloca a cavallo tra il primo racconto e l’ultimo, è intrappolato in una relazione da cui non riesce a uscire e che gli causa un grande senso di colpa, che decide di superare in modo opinabile ma assolutamente realistico.

Lo stile è ironico, effervescente, diverso dalle solite cose trite e ritrite che troviamo in giro, rendendo il romanzo frizzante e piacevole da leggere.

I personaggi sono vivi, soprattutto Vanessa e Agnese che sono le due figure femminili attorno cui ruota la vicenda di Felice; è viva è anche Bologna, città in cui è ambientato il testo.

Il romanzo pone domande universali quali è meglio la verità cruda e senza speranza o l’illusione di felicità? E la felicità è quindi alla fine sempre un’illusione o può esser vera?

Non vado oltre perché ho timore di spoilerare, data la brevità del testo, e sarebbe un peccato.

Nota di merito alla cura del testo da parte della casa editrice, sia per la qualità della carta che per i francobolli da collezione con cui è arrivato il pacco, che conserverò con piacere.

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Gianluca Morozzi


Gianluca Morozzi è nato a Bologna nel 1971. Dopo gli esordi con la piccola casa editrice ravennate Fernandel, di cui è diventato direttore editoriale ha raggiunto il grande pubblico grazie al romanzo Blackout, un thriller interamente ambientato all’interno di un ascensore. Oltre ai romanzi già pubblicati, ha all’attivo numerosi racconti, inseriti in diverse antologie. Nella sua produzione sono frequenti i riferimenti alle esperienze personali, in particolare quelle inerenti la fede calcistica per il Bologna FC e – soprattutto – la musica. È il chitarrista degli Street Legal, una tribute band che omaggia Bob Dylan. Ha suonato nel cd “Deviazioni”, tributo a Vasco Rossi pubblicato in allegato al Mucchio Extra, realizzando con Andrea Parodi il brano “Brava”. È anche conduttore radiofonico e tiene corsi di scrittura creativa. Ha pubblicato numerosi romanzi, tra cui Dieci cose che ho fatto ma che non posso credere di aver fatto, però le ho fatte, Accecati dalla luce e la raccolta di racconti Luglio, agosto, settembre nero, tutti usciti da Fernandel.
Per Guanda ricordiamo: Blackout, L’era del porco, Chi non muore, Lo specchio nero, Radiomorte, L’Emilia, o la dura legge della musica (un saggio), Despero e la graphic novel Il vangelo del coyote, oltre al romanzo Colui che gli dei vogliono distruggere. Per Tea ricordiamo: Gli annientatori (2018) e Dracula ed io (2019). Nel 2022 esce per Fernandel Il libraio innamorato, romanzo ambientato nella sua Bologna.
Un suo racconto compare anche nella raccolta Semi di fico d’India edita da Nuova Dimensione.

A cura di Laura Bambini

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