La morte è cieca




Recensione di Kate Ducci


Autore : Karin Slaughter

Genere : thriller

Pagine : 331

Editore : HarperCollins Italia

Anno di pubblicazione: 2017

Sara Linton, coroner e pediatra di una piccola cittadina della Georgia, sta pranzando con la sorella, quando nella toilette del ristorante trova Sybil Adams, insegnante nella locale università e cieca in seguito a un incidente.
La donna è stata appena aggredita, ha perso moltissimo sangue e morirà pochi minuti dopo tra le braccia di Sara senza riuscire a spiegarle l’accaduto.

Purtroppo, non si tratterà di un caso isolato: altre due donne dopo di lei subiranno la stessa sorte e Sara Linton, insieme al capo della polizia della contea Jeffrey Tolliver, capirà che dietro questo scenario di morte si nasconde la stessa mano, qualcuno che conosce le vittime personalmente ed è legato alla stessa Sara e ai segreti che la donna non ha il coraggio di rivelare nemmeno all’ex marito.

Ottimo thriller in cui Karin Slaughter sa caratterizzare alla perfezione i personaggi e rendere avvincente la storia.

La problematica della violenza sulle donne, argomento molto caro all’autrice, viene come al solito trattato con sensibilità, riuscendo a offrire una profonda analisi psiclogica dei protagonisti, senza nulla togliere alla tensione del romanzo, il cui finale è ben architettato.

Si ha l’impressione che le indagini in corso siano due. La prima, evidente e dichiarata, è quella che porterà a scoprire l’autore materiale dei delitti che si susseguono.

L’altra, non ufficializzata ma tangibile, è quella che il lettore fa a braccetto con l’autrice, alla ricerca dell’anima perduta di quelle donne che hanno subito una violenza e non riescono più a tornare a vivere.

Regalare un colpevole alla giustizia non sempre pone fine a un incubo, ma spesso lascia l’impressione alla vittima di non potersi sentire mai appagata, che non possa esserci qualcosa in grado di restituirle quanto le è stato rubato.

Lettura consigliata agli amanti dei thriller dal finale inatteso ma non solo.

La Slaughter ha una capacità unica di caratterizzare i personaggi e le loro debolezze, ponendo spesso l’accento sulle difficoltà di comunicazione che un’emotività ferita non riesce a superare.

Nei suoi libri, oltre a ottime storie, troviamo sempre spunti di riflessione sulla complessità dell’animo umano e l’impossibilità di alcune ferite di scomparire senza lasciare traccia.

Karin Slaughter


Karin Slaughter è una scrittrice americana nota nel genere crime internazionale. Fra i suoi thriller, è nota la serie che ha come protagonista Will Trent, inaugurata con il best seller L’ombra della verità (Timecrime, 2012) e di cui Tre giorni per morire rappresenta il secondo volume. È stata insignita per quattro volte del prestigioso Crimezone Thriller Award. Vive e lavora ad Atlanta.

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