PAOLO BERNETTI

Sinossi. Una notte unica. Quella del 19 marzo a Valencia è la notte delle Fallas, statue colorate incendiate in un tripudio di musica, fuochi d’artificio e fiamme, a segnare il trionfo della luce sulle tenebre. C’è stata una volta, tuttavia, in cui le tenebre hanno sconfitto la luce. Qualcuno ha ucciso un uomo e ne ha occultato il cadavere dentro una Falla, per arderlo nel rogo purificatore. Del macabro delitto è stato forse accusato un innocente, e indagare dopo anni ricostruendo l’intera sequenza degli eventi è l’inaspettata missione di Fabio, studente italiano di giornalismo. Per svelare il mistero della notte più scura che si sia mai vissuta a Valencia.
Editore: Mondadori
Genere: Giallo
Pagine: 492
Anno edizione: 2025
Recensione
di
Salvatore Argiolas
La Fallas sono delle feste caratteristiche che si svolgono a Valencia nel mese di marzo culminando nella notte del 19, il giorno di San Giuseppe, a cui sono dedicati i festeggiamenti, in cui vengono bruciate le enormi statue chiamate “Fallas” fatte di cartapesta e di legno, in un rito di fertilità, propiziatore di una primavera feconda e con un sentito omaggio alla Madonna dei Senzatetto.
Sono circa cinquecento le Fallas che partecipano ai cortei, dalle più grandi, che necessitano di enormi finanziamenti, a quelle più piccole, che sono pur sempre notevoli ma una Falla che venne bruciata il 19 marzo 2010 era davvero particolare in quanto dentro era stato inserito il cadavere dell’imprenditore Angel Fabrat.
Dato il carattere arrogante e i suoi affari poco chiari nel campo della finanza e della politica sono tanti che potevano volere la sua morte.
“Tutti a Valencia sapevano chi fosse e in molti lo temevano. Aveva informazioni su chiunque un città. Era uno che si muoveva bene. Si faceva vedere insieme a gente che nutriva i suoi stessi vizietti sugli yacht con bandiera russa che attraccavano a Valencia o ai festini di lusso negli attici di Calle de la Paz. Insomma, un tipo da evitare o da conoscere. A seconda degli interessi!”
Per l’omicidio viene indagato e poi condannato Paco Ferrer, imparentato con la potentissima famiglia di impresari Albuch, accusato di aver ucciso Fabrat per motivi familiari.
Paco Ferrer si è sempre professato innocente e diversi anni dopo, nel 2018, Carlos Gonzalez, l’ avvocato che aveva assistito la moglie Carlota durante il divorzio dal suo primo marito, chiede aiuto al nipote Fabio, appena arrivato dall’Italia e studente di giornalismo, per approfondire le sue indagini personali su quel misterioso assassinio.
“Dovrai essere più perspicace di me per trovare il pezzo del puzzle che mi sono perso negli ultimi otto anni. Perciò dovrai aiutarmi a ricordare ogni passaggio di questa storia infame.”
“Ogni persona che ha portato avanti questo caso si è lasciata soggiogare dalla propria opinione. Dal commissario assegnato al caso ai pompieri che trovarono il corpo, all’avvocato dell’accusa, al giudice. Persino io. Eppure a tutti è sfuggito qualcosa che forse abbiamo avuto sempre davanti agli occhi. O forse avevamo gli occhiali sbagliati per osservare.”
Fabio si appassiona all’indagine anche perché è un modo modo per conoscere meglio l’anziano nonno e lentamente comincia a trovare dei riscontri della vicenda che gli consentono di capire che è un caso complesso imperniato sulla famiglia Albuch e su cospicui interessi immobiliari.
“Si chiese come sarebbe stata Carlota nella realtà (…) Qualche giornalista ipotizzava persino che fosse lei una delle menti brillanti dietro uno degli affari del secolo: la futura conversione del Cabanyal in uno dei più importanti della città, per trasformarlo in quella che alcuni dicevano sarebbe stata la Miami d’Europa.”
“La notte del fuoco” è un giallo che vira sul noir ed è articolato su diversi piani temporali, partendo dal 1996 per finire nel 2018, anno in cui Fabio si trova invischiato in questa intricata inchiesta ambientata in una Valencia ricca di fascino e di mistero dove il fuoco predomina.
“Di lì a poco i valenzani avrebbero festeggiato la notte di san Juan illuminando le spiagge del litorale con migliaia di falò. Era l’ennesimo simbolo dell’innegabile relazione di simbiosi tra Valencia e il fuoco.”
“Aveva letto da qualche parte che un anno, nel Barrio de Nou Campanar, avevano costruito una Falla il cui costo aveva raggiunto i novecentomila euro. Una struttura straordinaria composta da una miriade di statue colorate.”
Attraverso l’indagine del giovane Fabio, Paolo Bernetti disegna un vivido ritratto della terza città spagnola, con le sue bellezze e i suoi intrighi imprenditoriali.
Ne “La notte del fuoco” nessun personaggio è esente da colpe e forse il meno innocente è proprio la vittima, “una carogna del business e della politica, la mano invisibile che manovrava abilmente i fili del destino della città senza essere notata” ma in tanti si comportano secondo la convenienza immediata, in un ambiente sempre più crudele e corrotto, dedito solo al soddisfacimento degli istinti primordiali.
Data la capacità criminale di Angel Fabrat sono in tanti a volerlo morto ma in una città come Valencia, dove ciò che conta è la minima distanza tra il vendersi e il comprare, come diceva di Barcellona Manuel Vazquez Montalban, le sorprese sono sempre possibili e il colpo di scena finale è tanto inaspettato quanto logico.
“La notte del fuoco” ha vinto meritatamente il prestigioso premio Tedeschi nel 2024 ed è stato pubblicato nel 2025 nella versione degli Oscar Mondadori da libreria.
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Paolo Bernetti
(Roma 1989) vive a Valencia, dove lavora per Google e coltiva la passione per la scrittura. Nel 2024 ha vinto il Premio Tedeschi con il romanzo d’esordio, La notte del fuoco.