Recensione di Giusy Ranzini
Autore: Riccardo Bruni
Editore: La nave di Teseo
Collana: Oceani
Pagine: 248
Genere: Thriller
Anno Pubblicazione: 2017
“Si dicono cose strane sulle falene. Sul fatto che a volte entrino dentro le case. Superstizioni, credenze popolari. Ma sono rimasti in pochi, di questi tempi, quelli che le conoscono. E così nessuno si soffermò più di tanto su tutte quelle falene che danzavano nel bosco, la notte in cui il corpo fu ritrovato.”
(tratto dal romanzo “La notte delle falene” di R. Bruni)
Alice, in una notte d’estate, è stata uccisa in un bosco poco distante dalla casa del suo molestatore; quella stessa notte, per lui, è arrivata, impietosa, la vendetta del padre della ragazza.
Dieci anni sono passati e quella notte buia è ancora avvolta nel mistero. Alice è la voce narrante e vuole raccontare la sua vita, ma soprattutto la sua morte.
Enrico, il fidanzato, ritorna in quei luoghi avvolti dal dolore, dove ha conosciuto Alice e ha vissuto una storia molto intensa con lei.
In quei luoghi, è costretto ad affrontare le ombre del passato e la diffidenza delle persone che hanno dubitato di lui.
Alice, riporterà gli amici di un tempo a quella notte, quando quei giorni caratterizzati dalla giovinezza e dalla spensieratezza, si sono spenti, cadendo nel buio di una violenza ancora tutta da chiarire.
La scrittura è lineare e scorrevole, anche se, a volte, l’autore ricorre a periodi molto lunghi, così lunghi da raggiungere addirittura le dieci righe, senza concedere un minimo di respiro al lettore.
La trama ben congegnata, segue ritmi incalzanti ed è ricca di colpi di scena, ma ciò che la rende particolare è l’abilità dell’autore nel riuscire a far cambiare punto di vista ai personaggi che aggiungono fatti, ipotesi, dubbi, rendendo difficile la ricomposizione della storia che assomiglia sempre di più ad un puzzle.
L’autore tiene il lettore sul filo del rasoio, in attesa di un evento e lo butta in un intreccio presente-passato-futuro che arricchisce e complica la trama, rendendola viva con frequenti cambi di scene, pause improvvise, cambi di piani narrativi e giochi di ruolo.
L’unica nota negativa che ho riscontrato è stata , all’inizio, una carenza di descrizione dei personaggi: l’età, i legami di parentela , il loro carattere, mi sono apparsi nebulosi; nella prosecuzione del racconto, sono risultati meglio delineati e le connessioni e gli avvenimenti sono apparsi più chiari.
Per concludere, la lettura di questo romanzo, mi ha fatto trascorrere ore piacevoli e, a mano a mano che proseguivo, cresceva sempre di più il desiderio di continuare per arrivare al finale che mi ha sorpresa.
Se amate il genere thriller-noir ambientato in Italia, consiglio la lettura di questo libro, che si inserisce a pieno titolo nella buona narrazione di genere.
Riccardo Bruni
Riccardo Bruni è nato a Orbetello nel 1973. Giornalista e scrittore, è considerato un pioniere del self publishing. Nel 2010 con Nessun dolore è stato tra i vincitori della prima edizione del torneo letterario IoScrittore. Nel 2013 il suo romanzo autopubblicato Zona d’ombra è diventato un importante caso letterario. Nel 2016 ha pubblicato La notte delle falene, candidato al Premio Strega, nel 2017 La stagione del biancospino e nel 2018 La promessa del buio e Il Leone e la Rosa, tutti con Amazon Publishing. I suoi romanzi sono stati tradotti in inglese, tedesco, spagnolo e lituano. Ancora un giro di blues è il terzo capitolo della serie I casi dell’avvocato Berni, inaugurata da Una sera di foglie rosse (Amazon Publishing, 2019) e proseguita con Di questo e altri mondi (Amazon Publishing, 2019)
Acquista su Amazon.it: