La notte, il sonno, la morte e le stelle
Recensione di Francesca Marchesani
Autrice: Joyce Carol Oates
Editore: La nave di teseo
Traduzione: Carlo Prosperi
Genere: Narrativa
Pagine: 832
Anno di pubblicazione: Ottobre 2021
Sinossi. Il vecchio John Earle “Whitey” McClaren è l’ex sindaco repubblicano di Hammond, editore, pubblicitario e patriarca di una famiglia di cinque figli. Mentre cerca di fermare il pestaggio di un sospetto da parte della polizia viene a sua volta violentemente picchiato, colpito con il taser e, di conseguenza, entra in coma. Muore in ospedale poco dopo. La scomparsa del capofamiglia porta i suoi figli e la moglie, Jessalyn, a intraprendere un percorso di inattese e imprevedibili trasformazioni. Le loro vite, l’idea che avevano di sé e i rapporti all’interno della famiglia, che sembravano immutabili all’ombra di Whitey, cambieranno per sempre. Un romanzo avvincente che, attraverso il prisma di un dramma familiare, racconta in maniera magistrale uno spezzato degli Stati Uniti contemporanei. Con uno stile lirico e spietato, Joyce Carol Oates torna ad affrontare alcuni dei temi che le sono cari: il lato oscuro dell’America, il razzismo, i traumi familiari.
Recensione
Joyce Carol Oates è una delle autrici americane più produttive di sempre, e quale enorme sbaglio è stato scoprirla solamente adesso.
Questo suo ultimo romanzo è un vero e proprio mattone, nel senso di mole ma anche di rospi da ingoiare durante la lettura. Era da un po’ che non avevo una gran concentrazione nella lettura e questo libro mi è stato decisamente di aiuto.
Di cosa parla?
Non è facile spiegarlo, parla di una famiglia tipica americana, mamma, papà, cinque figli, che subisce un lutto. Whitey, il padre, viene ricoverato in seguito a un ictus, sembra riprendersi ma poi, purtroppo non ce la fa.
Sarà uno dei suoi figli Thom, a indagare più a fondo su quello che sicuramente non è stato un banale incidente stradale ma che si scoprirà essere un maltrattamento da parte delle forze dell’ordine. Così, Thom, il primogenito, oltre a avere ereditato il posto del padre nell’azienda di famiglia, userà tutte le sue energie per andare a fondo in questa storia, una causa contro il dipartimento di polizia, nel frattempo la sua di famiglia si sta piano piano sgretolando sotto ai suoi occhi senza che lui se ne accorga.
Come lui, anche gli altri figli, vengono a patti con la morte del padre, una cosa che, quando sei adulto sembra che non ti debba stravolgere più di tanto, e invece ribalterà completamente le loro vite. Le loro storie vengono approfondite capitolo dopo capitolo facendo regredire tutti questi adulti a ragazzini vestiti bene e che guidano una macchina, persi senza il loro padre e che hanno tutti una parte da recitare.
Quella della figlia precisina, del figlio disadattato, della nevrotica. Tanto che viene da chiedersi se questi ruoli gli siano sempre appartenuti o se se ne impossessino solo durante le riunioni di famiglia.
Ma quella di cui ci importa di più e che affronta il dolore più grande è Jessalyn, la vedova di Whitey, che non si spiega come lei possa ancora esistere, essere viva e in salute, senza di lui.
Sempre sull’orlo del baratro inizialmente, proverà poi a rifarsi una vita, nonostante la sua stessa prole le si metta contro, perché in fondo, non vogliono saperla felice, sapere che lei sarà sempre in lutto è per loro una garanzia, li fa sentire meno in colpa, perché è lei la madre, quella che ha sempre portato il peso di tutto e sembra quasi innaturale, seppur necessario, che siano i figli a doversi prendere cura di quel mucchio d’ossa e capelli bianchi che è diventata loro madre.
Un romanzo familiare a più voci, che è fin troppo uguale alla realtà e che difficilmente riuscite a appoggiare sul comodino. Non fatevi spaventare dalla mole, non ve ne pentirete.
Joyce Carol Oates
Tra le figure più rilevanti della narrativa americana contemporanea – è stata indicata, tra l’altro, come una dei favoriti per l’assegnazione al Premio Nobel della Letteratura -, è anche una delle più prolifiche. Nata nello stato di New York nel 1938, è da anni residente a Princeton, presso la cui università ha insegnato scrittura creativa dal 1977 al 2014. Fa parte della prestigiosa American Academy of Arts and Letters. In Italia i suoi libri sono pubblicati da Bompiani, Mondadori e il Saggiatore, alcuni dei quali sono: Sorella, mio unico amore (Mondadori 2009), Una brava ragazza (Bompiani, 2010), Uccellino del paradiso (Mondadori, 2011), Doppio nodo (Bompiani, 2011), La ragazza tatuata (Mondadori, 2012), Storia di una vedova (Bompiani, 2012), Acqua nera (Il Saggiatore, 2012), Mudwoman (Mondadori, 2013), Scomparsa (2016) e la quadrilogia dell’Epopea americana. Pubblicata da Il Saggiatore nel 2017 si compone di: Il giardino delle delizie, I ricchi, Loro, Il paese delle meraviglie; in essa la scrittrice ripercorre la storia recente degli USA e opera una definitiva trasfigurazione del sogno americano in un incubo senza fine.
Nel 2021 escono per il Saggiatore Nuovo cielo, nuova terra e per La Nave di Teseo La notte, il sonno, la morte e le stelle. Ha vinto, tra gli altri, il National Book Award, il Pen Faulkner Award e il Prix Femina Étranger.
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