Recensione di Ilaria Bagnati
Autore: Alex Michaelides
Traduttore: Seba Pezzani
Editore: Einaudi
Pagine: 340
Genere: Thriller psicologico
Anno di pubblicazione: 2019
Sinossi. Alicia Berenson sembra avere una vita perfetta: è un’artista di successo, ha sposato un noto fotografo di moda e abita in uno dei quartieri più esclusivi di Londra. Poi, una sera, quando suo marito Gabriel torna a casa dal lavoro, Alicia gli spara cinque volte in faccia freddandolo. Da quel momento, detenuta in un ospedale psichiatrico, Alicia si chiude in un mutismo impenetrabile, rifiutandosi di fornire qualsiasi spiegazione. Oltre ai tabloid e ai telegiornali, a interessarsi alla «paziente silenziosa» è anche Theo Faber, psicologo criminale sicuro di poterla aiutare a svelare il mistero di quella notte. E mentre a poco a poco la donna ricomincia a parlare, il disegno che affiora trascina il medico in un gioco subdolo e manipolatorio.
Recensione
Alicia viene internata dopo aver sparato cinque colpi di pistola in faccia al marito uccidendolo. Alicia si chiude in sé stessa e non parla più. Theo Faber, psicologo criminale, viene a conoscenza come tutti dai tabloid del famoso omicidio e si interessa in modo direi quasi morboso ad Alicia. Le doti artistiche di Alicia sono senza dubbio grandiose e l’ultimo quadro che dipinge in attesa della condanna è criptico e di grande interesse soprattutto per Faber che ci vede la chiave per risolvere il mistero che avvolge Alicia e il suo mutismo.
“Il quadro era un autoritratto. Mise il titolo nell’angolo in basso a sinistra della tela, a lettere greche celesti. Una sola parola: ALCESTI. Alcesti è l’eronia di un mito greco. Una storia d’amore tra le più tristi. Alcesti sacrifica spontaneamente la vita per il marito Admeto, morendo al suo posto quando nessun altro è disposto a farlo.”
Inizialmente per Faber è difficile capire cosa c’entrasse questo mito greco con l’omicidio compiuto da Alicia ma successivamente tutto gli sarà chiaro…
Le vicende narrate si suddividono in tre filoni, uno all’interno del manicomio criminale in cui Faber lavora per “salvare” Alicia, uno riguarda la vita privata di Faber, soprattutto quella sentimentale e l’ultimo fa riferimento alle pagine di diario scritte da Alicia prima dell’omicidio. Il diario ci fa capire molto di lei, ci permette di conoscerla come persona e di conoscere il rapporto con il marito. Da lì si intuisce che Alicia è una donna fragile, che forse vive un disagio ma non si capisce quanto sia profondo. Solo in seguito ne verremo a conoscenza. Di Faber conosciamo la sua vita sentimentale, il rapporto con la moglie e quello con la sua psicoterapeuta.
Le sedute che lui fa con la sua terapeuta sono davvero interessanti e ben descritte. Anche Faber ha i suoi segreti e le sue debolezze e il rapporto con la moglie non è poi così sano come ci si aspetterebbe.
Ho apprezzato maggiormente l’evoluzione del personaggio di Alicia, inizialmente chiusa in sé stessa trova poi il modo tutto personale per comunicare. Consiglio la lettura de La paziente silenziosa perché è davvero interessante dal punto di vista psicologico ed è molto coinvolgente. Il finale mi ha davvero spiazzata tanto che sono dovuta tornare indietro per vedere se avevo capito bene.
Spero che l’autore non si fermi al primo romanzo perché ha un talento davvero eccezionale!
A cura di Ilaria Bagnati
ilariaticonsigliaunlibro.blogspot
Alex Michaelides
Alex Michaelides ha studiato Letteratura inglese all’Università di Cambridge e Cinema all’American Film Institute di Los Angeles. Ha scritto le sceneggiature di vari film, tra cui La truffa è servita, con Uma Thurman e Tim Roth. La paziente silenziosa (Einaudi, 2019), il suo primo romanzo, è in corso di traduzione in 42 Paesi.
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