Recensione di Roberto Forconi
Autore: Roberto Cimpanelli
Editore: Marsilio Farfalle
Genere: Thriller
Pagine: 440
Anno di pubblicazione: 2021
Sinossi. Ermanno D’Amore, un ex ispettore che dopo aver lasciato la polizia ha rilevato la libreria di famiglia a Roma, tiene a bada i propri demoni stordendosi col sesso. Quando il vecchio collega Walter Canzio si rifà vivo chiedendogli una mano nelle indagini su una serie di efferati delitti che insanguinano la Capitale, accetta malvolentieri. Qualcuno sta massacrando a colpi di fiocina da sub dei colpevoli di gravi reati sessuali che per un motivo o per l’altro erano riusciti a farla franca. È un caso che sembra riguardarli da vicino: tutte le vittime sono persone che ai tempi erano state arrestate da loro. Con l’aiuto di Ermanno, che prima di dimettersi era noto per il suo eccezionale intuito investigativo, Walter spera di risollevare la propria traballante carriera catturando l’assassino. Tutto cambia non appena emerge una possibile connessione tra i delitti del serial killer e una vecchia inchiesta la cui tragica conclusione aveva sconvolto le loro vite e distrutto la loro amicizia. Erano convinti che quel caso fosse definitivamente risolto. Ma lo è davvero? Quell’antica storia di sangue e orrore potrebbe non essere ancora finita, e non immaginano quanto sarà alto il prezzo che dovranno pagare per chiuderla una volta per tutte.
Recensione
Walter e “Herman” o Ermanno, perché ormai ce lo chiamano in pochi all’americana, lui di Nantuchet ma Italiano più dei sampietrini romani. Due personalità distinte, due sbirri “nel senso vecchio del termine”, solo che uno, Herman ha lasciato il lavoro per aprire una libreria a pochi passi dal Tevere diventando a tutti gli effetti Ermanno, mentre Walter ha continuato a sputare sangue cercando di inseguire una carriera da poliziotto che è sempre tardata ad arrivare preferendogli quella “polizziottesca”. Due anime corrotte, chi dai demoni interiori di un passato mai digerito, chi invece è sceso a patti col diavolo pur di andare avanti. Quando la vita reclama sangue, il destino può solo che riunire due vecchi amici per inoltrarsi nelle tenebre e cercare un assassino che non lascia scampo.
“Er Fiocina” lo hashtaggano i socials e tutto fuorché un errore, dato che uccide con la fiocina da sub filmando i suoi delitti. Un assassino che d’ombra si riveste e di crudeltà ne ha fatto vendetta. Passi di lama insanguinata ci accompagnano dentro le notti romane fatte di vecchio pop all’italiana e infarcite da ragazzi che inseguono lo sballo definitivo, per lasciarci cadere nel vuoto con riavvolgimenti e incastri improvvisi dettati da una scrittura veloce e tagliente che entra nella psiche e non ne vuol uscire.
Lo scrittore Roberto Cimpanelli possiede l’abilità irriverente di empatizzare con i personaggi del suo libro, ma al contempo ha fiuto ed occhio nel centrare il bersaglio quando si muove nel terreno del puro thriller; paura, angoscia, terrore puro sono gli occhi di chi guarda la scia di sangue. Non vi è nessuna pietà negli occhi dell’assassino; cinico, guantato, probabilmente negli anni ’70 del secolo scorso sarebbe uscito da un film di Dario Argento.
Eppure è solo l’inizio, un sublime sguardo alla finzione thrilleriana, perché poi tutto varia, cambia, si evolve e giustifica il mezzo per il quale l’autore scrive: vuole intrattenere, elettrizzare il lettore, stuzzicare le sue meningi e portarlo in un ambiente nuovo ad ogni inizio capitolo.
E’ il modo di scrivere il vero punto di forza di quest’opera, perché Cimpanelli sa scrivere con una potenza visiva molto forte che trasporta le parole in un linguaggio cinematografico, veloce come il vento e affilatissimo.
E lì che il lettore diventa spettatore e lo spettatore si tramuta in personaggio sulla scena tormentato dal diavolo in persona, perché il male non si annida nei dettagli ma propriamente nella vita di tutti i giorni, fatto di facce familiari e amori indissoluti e soprattutto arriva con la nebbia.
Una storia d’amicizia, tradimento e lotte che porta due amici a ritrovarsi dopo tanto tempo e seppellire l’ascia di guerra. Rancori mai sopiti che diventano armi non convenzionali per la risoluzione dell’intricato caso, non quello del Killer mascherato con la fiocina da sub, ma di un evento del passato, ancor più terribile che ha segnato per sempre i volti e il cuore dei due ispettori di Polizia, Ermanno e Walter. Non ci sono racconti finiti, ma infinite possibilità di immaginare le vite dei protagonisti e trovarsi sempre sul punto del “big if”, così come le parole di Fracassi, psicoterapeuta e amico di Ermanno.
Un debutto che volge lo sguardo agli scrittori di thriller d’oltreoceano, mantenendo un cuore tutto italiano che sicuramente non passerà inosservato e avrà tutto il successo che si merita. Ci sono momenti in cui Cimpanelli si dilaga, si perde nei suoi ricordi che diventano un pastiche del suo essere all’interno dell’industria cinematografica, ma ciò non penalizza il romanzo perché possiede un linguaggio che piace sia al lettore di thriller vecchio stampo che ai new thriller 2.0 di cui l’Italia è diventata negli ultimi anni fuoriclasse indiscussa.
Si candida fin da adesso come uno dei thriller più crudeli e intricati dell’anno!
Roberto Cimpanelli
regista, produttore, distributore e scrittore, è nato e vive a Roma. Ha lavorato nel campo della distribuzione e produzione cinematografica ed è stato regista di film come Un inverno freddo freddo (con Cecilia Dazzi e Valerio Mastandrea, Nastro d’Argento come migliore regista esordiente, finalista ai David di Donatello) e Baciami piccina (con Neri Marcorè, Vincenzo Salemme ed Elena Russo). Come distributore, con la sua casa di distribuzione Life International ha portato in Italia, tra gli altri, film quali Sesso, bugie e videotape, A spasso con Daisy, Dirty dancinge Pomodori verdi fritti, coprodotto e distribuito il film Balla coi lupi e scelto il titolo La casa e La casa 2 per i film di Sam Raimi da lui distribuiti in Italia. Nel 2021 esce La pazienza del diavolo, suo esordio come romanziere, un thriller edito da Marsilio.
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