La prossima vittima




Salvo Toscano


Editore: Mondadori

Genere: Thriller

Pagine: 260

Anno edizione: 2025


Sinossi. È difficile pensare a due persone più diverse di Santo Battaglia e Albino Guarneri: Santo è un ex poliziotto palermitano riformato, irascibile e solitario, che una grave depressione ha confinato a un indigesto impiego d’ufficio a Piacenza; Albino è colto, pacato, un ex prete che ha rinunciato ai voti e vive per il lavoro. E invece qualcosa che li lega c’è: il sangue. A Milano, infatti, una trentenne solare e indipendente viene ritrovata strangolata in casa propria, con un terribile squarcio sul petto. La scena del delitto ricorda a Santo un caso irrisolto su cui ha lavorato anni prima, e si convince a contattare Albino. Non può immaginare che a una manciata di strade da dove vive, altre persone stanno leggendo la stessa notizia: Irene, giovane psicologa, con molti dubbi su un nuovo paziente dal fascino oscuro, ma soprattutto Alessandra, terrorizzata di essere la prossima vittima… Dopo la serie gialla dei fratelli Corsaro, approdata anche sul piccolo schermo con i volti di Giuseppe Fiorello e Paolo Briguglia, Salvo Toscano regala ai suoi lettori un’altra coppia investigativa tanto eterogenea quanto complementare, questa volta tra le brume fitte del Nord Italia.

 Recensione

di

Sabrina Russo


“Due valgono più di uno solo, perché sono ben ricompensati della loro fatica. Infatti, se l’uno cade, l’altro rialza il suo compagno”

Il clima pungente e la nebbiolina tipica del piacentino, portano spesso Santo Battaglia a sentire nostalgia della sua Palermo, di quei colori, odori, rumori che la caratterizzano, pur essendo lui stesso consapevole del fatto che non ci sia niente di concreto che lo trattenga nella città della sua ormai ex moglie, se non una personale e alquanto discutibile scelta. 

Poliziotto riformato, al momento si ritrova relegato in un ufficio tra le scartoffie. Una circostanza, un attimo, l’incapacità di essere d’aiuto, impossibilitato a muovere anche un solo muscolo per poi vedersi sprofondare negli abissi, intorno a lui solo il buio. Catturato da quelle tenebre, avvolto da una spirale dalla quale sta cercando disperatamente di uscire per tornare ad essere quello di un tempo, o almeno in parte. Rude, sarcastico e trasandato, avrà modo di incontrare il suo alter ego milanese in circostanze tutt’altro che idilliache. 

Albino Guarneri, curato nell’aspetto, educato e gentile, in passato ha preso i voti, è diventato prete finché poi, inaspettatamente, l’amore lo ha travolto con la forza di un treno, fino a portarlo a spogliarsi dell’abito talare dopo soli due anni per cominciare una nuova vita da uomo innamorato, non solo più di Dio. Poi il destino, avverso e ostile, incede privo di clemenza e Albino sprofonda nella disperazione, nell’apatia e nel dolore. Difficile far fronte a questa sofferenza, difficile ma non impossibile, destarsi e trovare la forza di riscoprire e abbracciare il sogno che aveva coltivato prima della vocazione: fare il poliziotto.  

Milano e Piacenza fanno da sfondo alle vicissitudini di questi due uomini alla disperata ricerca della verità. La città meneghina sta vivendo un momento di terrore, soggiogata dal “killer delle Influencer”, il quale uccide donne belle ed avvenenti, provocanti, in maniera brutale, senza lasciare traccia, neanche il più piccolo indizio. 

Validi collaboratori sono di supporto ad Albino nel commissariato di Lorenteggio, in quella che si dimostrerà da subito essere un’indagine difficile, per la quale vige il sospetto che si debba dare uno sguardo al passato, custode di quel fil rouge che collega Milano a Piacenza, la città alla provincia, le mura domestiche all’aperta campagna.

Salvo Toscano si trasferisce al Nord, dove esordisce con un bellissimo primo capitolo che può vantare due protagonisti d’eccellenza, carismatici ma dotati al contempo di empatia e profondi sentimenti. Dal passato sofferto, entrambi si sono visti costretti a mettere in stand-by la loro vita per avere il tempo necessario per riprenderne in mano le redini. Differenti a primo acchito, ma indubbiamente complementari.

La prosa, in terza persona, è scorrevole ma al contempo ricercata, dotata di ironia e senso dell’umorismo, pur non mancando di introspezione e umanità, di cui i personaggi di questo autore sono sempre dotati, per poi proseguire deliziando il lettore con espressioni dialettali, frasi in latino, canzoni celebri, nuovi luoghi e situazioni ma con uno stile sempre splendido che continua a  caratterizzare questo autore.

La trama coinvolge e attrae il lettore in un crescendo di suspense e colpi di scena, dando vita ad un intreccio che vede numerosi personaggi interagire ed amalgamarsi perfettamente tra di loro per dar vita ad un finale inaspettato e mozzafiato, che accompagna uno splendido messaggio di speranza, a dimostrazione di come dal buio si possa, prima o poi e non senza fatica, uscire. 

“E per la prima volta dopo tanto tempo, in quel corridoio di ospedale Santo Battaglia assaporò il gusto del perdono, concedendolo finalmente alla sua povera anima esausta”.

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Salvo Toscano


Salvo Toscano è un giornalista (Tgr Sicilia della Rai) e scrittore. È stato firma del Corriere della sera, direttore del quotidiano Livesicilia, condirettore del mensile I love Sicilia, ha scritto per il Foglio, Il Giornale di Sicilia. Ha lavorato anche per radio, tv e agenzie di stampa. È stato semifinalista al Premio Scerbanenco, finalista al Premio Zocca Giovani e vincitore del Premio Telamone. È autore dei romanzi incentrati sulle indagini dei fratelli Corsaro, che hanno dato vita anche a una serie tv di successo (ricordiamo: Ultimo appello, L’enigma Barabba, Sangue del mio sangue, Insoliti sospetti, Una famiglia diabolica, L’uomo sbagliato, La tana del serial killer, Memorie di un delitto, L’intruso, La lama dell’assassino, L’ultimo presagio). Ha pubblicato anche Falsa testimonianza e Joe Petrosino. Il mistero del cadavere nel barile. I suoi gialli sono stati tradotti nei Paesi di lingua inglese.
Nel 2014 è uscito il libro di saggistica, La camera grassa – Una dieta per i consigli regionali degli sprechi(Rubbettino) in cui si raccontano le misure adottate per contenere i costi dei “parlamentini” delle regioni italiane. Per il teatro ha scritto il monologo Carte false, ispirato alla figura di Calogero Marrone, prodotto dal Teatro Regina Margherita di Caltanissetta diretto da Moni Ovadia. Lo spettacolo è stato portato in scena nel 2018 con Rosario Petix e la regia di Aldo Rapè, che ne hanno realizzato un adattamento.

A cura di Sabrina Russo

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