La Quercia




Recensione di Fiorella Carta


Autore: Sunny Valerio

Genere: Thriller/Suspense

Pagine: 204

Editore: Self

Anno di pubblicazione: 2020

Sinossi. Dafne è una giovane scrittrice. Dopo la morte di zia Clara, la donna con cui è cresciuta, non ha più nessuno. Le rimane soltanto una decadente dimora di famiglia: la Quercia. Con tutti i suoi misteri. È qui che ha trascorso l’infanzia ed è da qui che è fuggita anni prima. In quest’antica tenuta il silenzio è l’unica presenza con cui convive. Una notte, la prima dal suo ritorno, un ansimo nella stanza da letto la strappa bruscamente dal sonno. Un respiro senza volto, come il passato delle antenate di Dafne che, come lei, hanno abitato la Quercia. La verità è un labile confine di punti di vista, un’intricata matassa di orribili segreti familiari, di rancori e incomprensioni che a Dafne costerà caro districare.Tre donne, tre generazioni diverse, connesse senza mai incontrarsi davvero. E il passato non è l’unica cosa che fa paura.

Recensione

I racconti che hanno a che fare con antiche dimore, porte che cigolano e strane presenze, andrebbero letti di notte se non siete così paurosi e di giorno se preferite dormire sereni. Ho iniziato la lettura di questo romanzo di notte, a letto, con la sola luce del kindle e le ombre dietro di lui. Diciamo che il mio lato timoroso ha applaudito in modo sarcastico.

Il romanzo però non è solo suspense, perché Dafne, la protagonista, ha conti in sospeso sia con il passato e il triste destino che ne è la cornice
, che con il presente. Nella mia terra c’è un detto che in sostanza è racchiuso in questa frase: non avere paura dei morti ma dei vivi.

E anche se la morte e il suo contorno soprannaturale possono provocare in noi timore e angoscia, le persone infide e cattive, fatte di carne e ossa e pronte a farci del male, sono ciò da cui dobbiamo rifuggire.

Dafne decide di andare a vivere nella vecchia dimora di famiglia, La Quercia e ne approfitta per riscoprire la sua  vita da bambina e nel frattempo scrivere il nuovo romanzo.

Tutto però prende una piega inaspettata e insieme a delle rivelazioni sconvolgenti, una persona ormai parte della sua vecchia esistenza tornerà, calando la maschera e facendole del male.
Dafne in primis salva se stessa dal dolore fisico e morale e per fortuna, un nuovo sentimento la soccorrerà nel momento più buio.

Anche la porta fra i due mondi si apre e uno spiraglio di luce le farà capire  che non è mai stata sola anche quando vedeva il deserto intorno a lei.

Sunny Valerio tocca diversi argomenti, alcuni profondamente attuali, come la violenza sulle donne e lo stalking; lo fa con passione e delicatezza senza mai degenerare, dando comunque spazio alla riflessione. Siamo fatti del tempo che fu e di quello che stiamo vivendo, entrambi danno forma a ciò che diventeremo in futuro.

Siamo il frutto delle nostre scelte, che non condizionano solo la nostra vita, ma anche quella di chi ci sta vicini, nel bene e nel male e in mezzo dovremmo metterci il perdono.

 

 

Sunny Valerio


È nata nel 1992 a Bari, città che ha lasciato per trasferirsi a Novara con il marito, la loro bambina e le adorate cagnoline. Dopo aver conseguito la maturità artistica in architettura e arredamento ha studiato doppiaggio a Roma, cominciando poi la carriera di doppiatrice e speaker pubblicitaria. Il bacio del lago (0111 Edizioni, 2018) è il suo esordio letterario. Tra le pubblicazioni anche il racconto thriller È ora di dormire nell’antologia NO2, dieci racconti per un nuovo immaginario novarese (Edizioni Effedì, 2019).

 

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