Recensione di Kate Ducci
Autore: David Lagercrantz
Traduttore: Laura Cangemi
Editore: Marsilio
Pagine: 416
Genere: Gialli e Thriller
Anno di pubblicazione: 2019
Sinossi. In un parco nel centro di Stoccolma viene trovato il cadavere di un senzatetto. Sembrerebbe un triste caso di cronaca, un uomo solo e squilibrato che non ha retto alle difficoltà della vita. Se non fosse che quell’uomo sembra non essere mai esistito e nessuno è in grado di risalire alla sua identità. Oltretutto, al medico legale qualcosa non torna, e decide, quindi, di consultare Mikael Blomqvist, giornalista duro e puro alla guida della rivista d’inchiesta Millennium. Mikael decide di fare qualche ricerca, incuriosito dal caso, visto che in molti avevano sentito il morto parlare ossessivamente di Johannes Forsell, il ministro svedese della Difesa. Poteva davvero esistere un legame tra il barbone e il ministro? Mikael vuole chiedere aiuto a Lisbeth Salander, ma dal funerale di Holger Palmgren la celebre hacker sembra scomparsa. Nessuno lo sa, ma Lisbeth è a Mosca per regolare una volta per tutte i conti con la sorella Camilla, la sua gemella. Ha deciso: non sarà più una preda, ora sarà lei a dare la caccia.
RECENSIONE
La saga di Millennium, con protagonisti Mikael e Lisbeth arriva al termine con questo ultimo, appassionante capitolo.
Nel 2007, 2008 e 2009 Marsilio pubblicò in Italia i tre romanzi scritti da Stieg Larsson, ormai scomparso nel 2004 a causa di un infarto.
Sicuramente, queste storie avvincenti e la penna capacissima di Larsson hanno contribuito non poco a fare innamorare i lettori italiani e di tutto il mondo dei thriller nordeuropei, spingendoli ad approfondirne il genere e conoscere anche altri abili scrittori.
A seguito della scomparsa dell’autore, attingendo ai suoi ricchi appunti, Lagercrantz, dietro incarico ricevuto dai familiari di Larsson, ha pubblicato altri due romanzi a completamento della saga, che trova la sua conclusione con questo sesto e ultimo volume.
Non è Stieg Larsson a scrivere e questo è chiaramente percepibile, chi ha letto i precedenti romanzi scritti da Lagercrantz lo sa bene.
Malgrado ciò, lo stile è molto simile, stringato, diretto e nonostante ciò introspettivo, anche se il quadro finale non riesce ad affascinare altrettanto, forse perché alla fine è giusto che sia il padre di un’idea a metterla su carta e darle vita.
Questo non toglie comunque bellezza alla storia, appassionante e intricata, veloce nello svolgimento ma chiara e mai troppo caotica, con un finale degno del suo ideatore originale.
Ne consiglio la lettura e aspetto con curiosità ed estremo interesse di leggere l’autore d’ora in poi, quando tutto ciò che scriverà sarà solo frutto della sua fantasia e delle sue innegabili capacità.
David Lagercrantz
è uno scrittore e giornalista svedese, conosciuto a livello internazionale quale prosecutore dellatriologia ‘Millennium’ creata da Stieg Larsson. Figlio dello scrittore Olof Lagercrantz, è nato nel 1962 a Solna e vive e lavora a Stoccolma. È autore di tre biografie, tra le quali una su Zlatan Ibraimovich e numerosi romanzi tra i quali ‘La caduta di un uomo’ sulla morte del matematico Alan Turing. Con il romanzo ‘Quello che non uccide’ ha continuato nel 2015 la triologia ‘Millennium’ di Stieg Larsson, aggiungendo un quinto capitolo due anni dopo con ‘L’uomo che inseguiva la sua ombra’ e un sesto nel 2019 con ‘La ragazza che doveva morire’.
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