Sinossi. Un vestito da sposa fresco di lavanderia è appeso a un cassonetto. Scoprire la sua storia, e raccontarla ai telespettatori della piccola emittente televisiva per cui lavora, è l’incarico affidato alla protagonista di La ragazza Garbatella. È l’unico personaggio senza nome in una storia dai colori vividissimi: c’è Cordelia, l’anziana proprietaria di casa con un passato da film neorealista; Noemi, coinquilina cinese dagli amanti misteriosi; c’è la salvifica cagnetta Quinoa; e c’è persino Pamela Anderson, pronta a intervenire a una manifestazione femminista e antispecista nel cuore di Garbatella… Al suo romanzo d’esordio, Laura Eduati è capace di raccontare con ironica e sincera malinconia la necessità di riaprirsi all’amore e al mondo, in un percorso che riallaccia presente e passato e che oscilla tra due poli. Da una parte Garbatella, un quartiere attuale, credibile e allo stesso tempo immaginifico; dall’altra Dublino, casa di ricordi universitari e di un amore che torna senza preavviso: Yon.
LA RAGAZZA GARBATELLA
di Laura Eduati
Accento 2023
Narrativa, pag.259
Recensione di Laura Salvadori
Difficile incasellare questo romanzo-caleidoscopio. Tanto è colorito e colorato. Composito, multistrato, una coperta patchwork che scalda il cuore.
Un arcobaleno di personaggi, che passano e trapassano la storia di una ragazza-donna, che vaga tra le sponde di una vita incerta, inconclusa. Una vita e alcuni amori, che sembrano essere gli aghi impazziti di una bussola rotta, che non segna più il nord. Amori impossibili, o irrealizzabili, anche per colpa di un destino cattivo o capriccioso.
Amori che esistono per segnare il passo della protagonista, che sembra dipendere da loro. Dalla ricerca del loro scheletro, della loro genesi, del motivo per cui lei e solo lei se ne è invaghita a tal punto da consegnargli la sua felicità.
Dal bisogno di vivisezionarli, indagare la loro essenza che tuttavia sfugge, sempre. Una lotta impari, faticosissima, eppure uno dei pochi modi per osare conoscersi a fondo, nei recessi dei desideri più nascosti.
Eppure, in questo frullatore di uomini e donne, l’unico essere che sa davvero dispensare amore senza chiedere niente in cambio e la cagnetta Quinoa, unico punto fermo della protagonista.
Forse perché la ragazza ha un debole proprio per gli amori complicati. Come quello per Yon, che prende strade tortuose e si perde. O quello per Giacomo, che si spezza come uno stuzzicadenti, lasciando tutto a metà. Come Andrea, il parafulmine di una rottura, il balsamo che cura la ferita.
Per fortuna ci sono le amiche e le donne che lei incontra per caso. Personaggi ben più definiti, con un’aura netta e benefica. Che risolvono e chiedono soluzioni. E che con la loro semplice esistenza motivano anche quello di chi gli sta di fronte.
Leggere questo libro è come entrare dentro ad una scatola magica. Si annusano profumi, si guardano colori abbacinanti, si vola e si sogna sulle scia di una vita vivace, alla ricerca della chiave della felicità. Non si rincorre un lieto fine. Incredibilmente è sufficiente quell’ordinarietà che ci renda partecipe dei momenti di questa storia. Una lettura scorrevole e frizzante ma anche piena di spunti di riflessioni sulla vita, sulla casualità degli eventi, sulle opportunità e sulle scelte.
Una storia contemporanea, figlia di un’attualità disarmante e difficile da sostenere con costanza e abnegazione. Oltre che ad un memento vitae, la bandiera di questo romanzo.
Tutto si risolve, insomma. Basta non smettere mai di crederci. Rimanendo aperti verso gli altri e verso la vita stessa.
E se questo è il messaggio di Laura Eduati, beh ha fatto centro.
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Laura Eduati
Laura Eduati, giornalista, ha lavorato per La7 e HuffPost. Ha realizzato il podcast Lockdown. Tracce digitali dal futuro (2020). Vive a Padova. Nella sua seconda vita è anche insegnante.