Recensione di Patrizia Argenziano
Autore: Cristina Cassar Scalia
Editore: Einaudi
Collana. Stile Libero Big
Genere: giallo
Pagine: 312
Anno di pubblicazione: 2020
Sinossi. Solo un caso molto complesso può distogliere, anche se per poco, il vicequestore Vanina Guarrasidalla caccia ai propri fantasmi e riportarla in azione. Anzi, qualcosa di piú di un caso: un intrigo internazionale all’ombra dell’Etna. Esteban Torres, cubano-americano con cittadinanza italiana e residenza in Svizzera, viene trovato morto nel parcheggio dell’aeroporto di Catania; qualcuno gli ha sparato al cuore. L’uomo ha un passato oscuro, e girano voci che avesse amicizie pericolose, interessi in attività poco pulite. Eppure le indagini sono completamente arenate: nessun indizio che riesca a sbloccarle. Questo finché a Taormina, dentro un pozzo nel giardino di un albergo, si scopre il cadavere di Roberta Geraci, detta «Bubi». Torres e Bubi si conoscevano. Molto bene. Con l’aiuto della sua squadra e dell’immancabile Biagio Patanè, commissario in pensione che non ha perso il fiuto, Vanina riporterà alla luce segreti che hanno origine in luoghi lontani. Ma non potrà dimenticare gli incubi che la seguono fin da quando viveva a Palermo. Questioni irrisolte che, ancora una volta, minacciano di metterla in pericolo.
RECENSIONE
Ed è subito Sicilia, dalle prime righe i pensieri sono quelli che girano vorticosamente nella testa di milioni di turisti.
Che il viaggio abbia inizio.
Ed è subito giallo, dalle prime pagine la curiosità si accende in un attimo e si infiamma. Si infiamma perché a condurre le indagini, questa volta in lungo e in largo per tutta la Sicilia e non solo, non è una persona qualunque ma il vicequestore Vanina Guarrasi.
È tornata Vanina e con la passione che la contraddistingue per il lavoro, insieme alla sua squadra di indimenticabili colleghi, esplora nel passato e nel presente della vittima con la precisione di un certosino e carica di una buona dose di fiuto sbirresco.
Vanina Guarrasi fa parte di quei personaggi che prendono subito posto nel cuore del lettore e fa parte di quei personaggi di cui si percepisce il profumo e l’odore, di cui “tocchi” i pensieri con mano, di cui condividi sogni, rabbia e paura, tanta paura. Quella paura che la porta a rifugiarsi nel lavoro come arma di difesa ma anche di riscatto, quella paura che la porta ad allontanare gli affetti più cari ma anche a cercare la presenza conciliante e rasserenante dell’amico e commissario in pensione Patanè, quella paura che le ha permesso di avere al suo fianco una grande squadra.
Il passato è proprio dietro l’angolo, i sentimenti spesso non si possono controllare, i fantasmi puoi cercare di tenerli sotto chiave ma poi ritornano, ritornano sempre. Ritornano anche per Vanina, si infiltrano continuamente nella sua quotidianità, si nascondono dietro gli specchi o se li ritrova semplicemente di fronte, alcuni cerca di domarli e altri di dimenticarli, si butta anima e corpo nel lavoro per evitare che tornino protagonisti indiscussi.
Questo intrigo accattivante, in cui si intersecano le vicende di più personaggi descritti con precisione e accuratezza dall’autrice, questo giallo in cui non bisogna mai dare niente per scontato e la storia sembra non arrivare mai a una svolta e l’incertezza tiene il lettore in sospeso, ha come coprotagonista la Sicilia.
La Sicilia calda che ti aspetti, calda anche a novembre a dispetto delle reali temperature anomale che ci accolgono all’aeroporto, un calore che non si può spiegare, un calore pieno di suoni, profumi, colori, persone, un calore che ti riempie il cuore come la famiglia e gli affetti più cari. Sarà un caso?
Un giallo che ti accoglie come un abbraccio e all’ultima pagina, al momento del distacco, piena di malinconia senti la tua voce che dice:
“ Non lasciarmi proprio adesso “.
Una serie di cui non si può più fare a meno, per questa protagonista che ci ha conquistati, per questaSicilia meravigliosa che si scopre poco a poco ogni volta, per questa scrittura capace di ammaliare il lettore e condurlo per mano, per questi gialli sempre intriganti e per questa trama che fa da sfondo ma che, in realtà, sfondo non è.
Leggetelo e non cercate somiglianze con altri scrittori, la sicilianità viene vissuta in maniera diversa da ciascun autore. Leggetelo, vi troverete ad aspettare con ansia un altro capitolo, un’altra storia.
A cura di Patrizia Argenziano
Cristina Cassar Scalia
Cristina Cassar Scalia: è nata nel 1977 ed è originaria di Noto. Medico oftalmologo, attualmente vive e lavora a Catania. Ha pubblicato per Sperling & Kupfer “La seconda estate” (2014, Premio Internazionale Capalbio Opera Prima) e “Le stanze dello scirocco”(2015). Per Einaudi ha pubblicato “Sabbia nera” (2018), di cui sono già stati opzionati i diritti per il cinema e la tv, “La logica della lampara” (2019) e “La Salita dei Saponari” (2020).
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