Sinossi. Venezia, 1723. Per le orfane dell’Ospedale della Pietà, la vita è molto dura. Fin dalla più tenera età, la loro esistenza è scandita dal lavoro, dalla cura dei malati, dalle faccende domestiche. Eppure, a un gruppo ristretto di ragazze particolarmente dotate viene offerto qualcosa cui pochissime donne hanno accesso: l’istruzione. Un’istruzione che comprende addirittura la possibilità d’imparare a suonare uno strumento sotto la guida di un maestro d’eccezione, Antonio Vivaldi. Ada, però, è diversa. A lei non basta eseguire meccanicamente brani scritti da altri. Lei vuole usare la musica per dare voce ai propri pensieri e alle emozioni che si agitano nel suo cuore. Ma in un mondo in cui le uniche possibilità per le donne sono il matrimonio o il convento, persino un talento straordinario come il suo rischia di svanire nel silenzio… Belgio, oggi. Quando riceve in regalo uno scrigno che racchiude un diario e uno spartito dall’aria antica, la giovane Lionella lo considera un segno del destino. Da settimane, infatti, cercava un brano da presentare a un importante concorso musicale, e quello sembrerebbe addirittura opera di Vivaldi. Solo leggendo il diario scoprirà una verità ben più sorprendente…
LA SONATA PERDUTA
di Christiana Moreau
Editrice Nord 2023
Roberto Boi ( Traduttore )
Narrativa, pag. 300
Recensione di Roberta Canu
Un romanzo emozionante che mette in scena, come fosse una pièce teatrale, l’amore innato per la musica e le piccole grandi gioie della vita che nonostante possa non essere sempre gratificante, è doveroso averne cura e sentirla sempre speciale, sentirla sempre come un dono di Dio.
Il passato e il presente si incontrano e dichiarano adorazione infinita verso tutto ciò che è sacro e che conduce ad una perfezione dell’animo non indifferente, attraverso il diario che Kevin, il protagonista maschile del libro, acquisterà in un mercatino delle pulci e donerà alla sua amica Lionella, facendole rivivere la storia meravigliosa e intensa di una giovane di nome Ada.
Ciò che mi ha colpito molto del romanzo è stato il modo in cui l’autrice trasmette in modo notevole, le ambizioni di entrambe le ragazze e le loro paure, le fragilità ma anche l’incredibile forza d’animo in un caleidoscopio di bellezza e spesso anche tristi verità.
Ada e Lionella, seppur appartenenti a due epoche molto diverse e piuttosto lontane tra loro, si compensano e sono molto più simili di quanto non lo siano alcune ragazze che vivono entrambe in età moderna, perché la musica avvicina, la musica riesce a costruire ponti laddove sembrerebbe che non possa esistere alcunché.
Lionella è diversa dalle sue compagne di scuola, è caparbia, è emotiva, sa ciò che vuole e non perde tempo appresso a inutili fandonie… riesce anche a colpire a segno nel cuore di Kevin, che rispetto al fratello Jason, è molto simile alla stessa Lionella e infatti non smetterà di perseguire il sogno di poterla avere tutta per sé, amandola in modo rispettoso e sognante.
Non manca il romanticismo non smielato che riesce in ogni caso a catturare il cuore dei lettori, così come non manca l’intraprendenza di Ada, che potrebbe essere considerata una sorta di “outsider” o reietta, ma anche per questo motivo così tanto indimenticabile.
Un romanzo a tratti quasi storico e vero, in cui si affacciano vite parallele, sogni distanti ma che si avvicinano e si fanno sempre più intimi e realizzabili, in contesti tra l’altro non semplici da gestire e a volte quasi impossibili, ma d’altronde che cosa è impossibile quando lo si vuole sul serio?
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Christiana Moreau
vive a Seraing, nella provincia mineraria di Liegi. Pittrice e scultrice autodidatta, è alla costante ricerca di nuovi modi per esprimere la propria creatività. Ha esordito con una raccolta di poesie nel 2014, per poi passare alla narrativa. Dopo Cachemire rosso e La dama di creta, La sonata perduta è il suo terzo romanzo pubblicato in Italia e vincitore di numerosi premi letterari.
A cura di Roberta Canu
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