LA SPOSA GITANA
Carmen Mola
DETTAGLI:
Traduttore: Sara Cavarero
Editore: Salani
Genere: Noir
Pagine: 416
Anno edizione: 2024
Sinossi. Quando rientra all’alba, esausta dopo notti di bevute e sesso occasionale, Elena Blanco ha un rito: esaminare le immagini di una fotocamera che ha piazzato davanti al portone del suo palazzo. Chi ha paura di vedere? O meglio, chi più di ogni altra persona al mondo vorrebbe vedere? C’è un caso irrisolto nel passato di questa eccezionale ispettrice di polizia. L’unico della sua carriera. È molto più di una delusione, è un profondo trauma che ha sconvolto la sua vita e che continua a perseguitare ogni secondo della sua esistenza. Per ora deve mettere da parte i suoi demoni perché la BAC, la brigata speciale che dirige a Madrid, è chiamata a indagare su un caso molto strano: l’omicidio di una ragazza gitana scomparsa la sera del suo addio al nubilato, e ritrovata due giorni dopo con ancora addosso il vestito della festa. La sua morte, di indicibile sadismo, è opera di una mente spaventosamente crudele. A complicare le cose c’è che il modus operandi è identico a quello di un delitto avvenuto sette anni prima, e la cui vittima era la sorella della ragazza, anche lei uccisa alla vigilia del proprio matrimonio. Tuttavia, il colpevole di quell’assassinio è già dietro le sbarre.
Recensione di Paola Iannelli
La perdita di un figlio, se rapito, amplifica quel senso di perdita, restituendo l’infinita stranezza su cui continua la vita. Segue un binario distorto, cui ogni fermata corrisponde a una breve pausa, prima di ricominciare sulla medesima direzione: cercare la via che indichi la verità.
Elena Blanco è un’ispettrice di polizia, vive e lavora nel distretto di Madrid, alloggia in una delle piazze più iconiche del regno, la plaza Mayor per eccellenza. Nel quadrilatero che caratterizza la struttura delle piazze spagnole, la perimetria di quell’angolo di mondo racchiude la vana speranza di recuperare un’immagine, la sola che le interessa: il volto del rapitore del suo unico figlio.
Sono trascorsi ben otto anni da quella devastante tragedia e, Elena vive trapassando di continuo il confine tra la luce e l’ombra, bevendo a ogni ora del giorno e della notte, attraversando il limbo della perdizione, finendo per alimentare quelle voglie di sesso puro. Ogni azione è tesa per dimenticare un dolore che la sfinisce, riducendo qualsiasi sogno, sfibrando infine le sue resistenze.
Il cadavere di una giovane gitana, uccisa secondo un rito barbaro, la notte prima delle nozze la coinvolge. Elena, seguita da alcuni abili collaboratori si immerge nel labirinto oscuro che occupa la morte di Susana, cui la sorella aveva subito anni addietro il medesimo destino.
I due delitti hanno un ospite sgradito che li accomuna: dei vermi.
L’ispettrice scaverà nel passato delle due vittime, infilerà le mani nel liquido vischioso della vendetta, perderà quasi la vita, senza deludere il proprio spirito guerriero.
Carmen Mola pseudonimo utilizzato da tre sceneggiatori spagnoli (derivante dall’uso del verbo molar che nel registro colloquiale fa riferimento a qualcuno o qualcosa di molto accattivante) conferma il successo decretato dal pubblico, cucendo una storia nera, dove i fantasmi di un passato lontano danzano un macabro rituale, fissando così le corde di un sipario calato sul dubbio, strappando la tela negli angoli sepolti da una scenografia orripilante.
La vita di Elena s’intreccia con la morte delle due ragazze, depositando un quesito finale che ci fa ben sperare in un sequel.
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Carmen Mola
è lo pseudonimo dei tre scrittori e sceneggiatori spagnoli Jorge Díaz, Antonio Mercero e Agustín Martínez, che hanno rivelato la loro identità con grande scalpore durante la cerimonia di assegnazione del Premio Planeta, il più importante premio letterario iberico. A lungo è stata considerata l’Elena Ferrante spagnola. Frutto di una scrittura collaborativa moderna, di cui i tre autori sono tra gli esponenti più acclamati a livello internazionale, La Bestia ha venduto oltre un milione di copie e sarà pubblicato in quindici Paesi.
A cura di Paola Iannelli