Recensione di Francesca Marchesani
Autrice: Chiara Deiana
Editore: Mondadori
Genere: Narrativa
Pagina: 216
Pubblicazione: Marzo 2021
Sinossi. Asia è in campagna, nel posto dove torna ogni anno e dove per tutto l’anno desidera tornare, e aspetta l’arrivo di Matilde, la sua migliore amica, con cui condivide la libertà che a dodici anni si inizia ad assaggiare nei mesi estivi. Si prepara perciò a sfrecciare insieme a lei in bicicletta per le vie del paese, a sfuggire gli sguardi inquisitori delle vecchie eternamente schierate sulle panchine, capaci di trasformare le giovani ragazze come loro – Asia e Matilde ne sono certe – in mummie incartapecorite. A mettere da parte le monetine per i videogiochi nel circolo in cui si ritrovano tutti, a lanciare la bici a tutta velocità per esplorare zone del bosco in cui non sono mai state. Un campo di girasoli è la superficie della Luna, ai vecchi lavatoi si nasconde una congrega di vampiri, l’agriturismo abbandonato è infestato di spettri e nasconde il più feroce dei cani assassini. È la magia dei luoghi in cui abbiamo trascorso l’infanzia, e gli scenari della nostra immaginazione si sovrappongono a quelli reali, dando loro una vita che non si estinguerà mai. Un giorno però succede qualcosa, qualcosa che Asia non confida a nessuno, e che ingigantisce dentro di lei fino a sembrarle inconfessabile. E questo primo segreto se ne tira dietro altri, fino a creare una frattura profonda tra lei e chi le sta intorno. L’infanzia le si sgretola tra le mani prima che lei abbia la minima idea di cosa mai potrà prenderne il posto e si apre una stagione fatta di inizi: se fino a quel momento le sue paure erano quelle infantili, Asia si troverà ora ad affrontare le prime prove della vita. Il passaggio dall’infanzia all’adolescenza, le prime incrinature nella pienezza dell’esistere, l’incontro con il dolore e con la morte: temi cruciali su cui Chiara Deiana getta uno sguardo al tempo stesso consapevole e fresco.
Recensione
Asia non pensava che l’estate fosse la stagione più crudele. Non a dodici anni, quando qualsiasi esperienza che provi è amplificata di cento volte rispetto a quando sei grande, cosa che Asia non ha intenzione di diventare a breve.
I suoi genitori sono separati, la mamma vive a Milano mentre lei, almeno durante i mesi estivi se ne va col papà nel paese dei suoi nonni. Un posto dove il tempo sembra essersi fermato a secoli fa, dove gli abitanti sono ogni anno più vecchi e dove lo svago più grande è guardare le partite di bocce al circolo. Per questo, quando Asia scopre che Matilde, la sua migliore amica, tarderà a arrivare in vacanza quest’anno, pensa che l’intera vacanza sia rovinata.
Chiara Deiana mi ha fatto tornare indietro nel tempo in un momento della vita, quello in cui non sei ancora adolescente ma neanche una bambina, in cui cominci a provare forti emozioni e dove cominci a chiuderti con gli amici e i genitori rispetto a questi sentimenti perché non sai come interpretarli, non sai se sia qualcosa di normale che capita a tutti o se sei la prima persona sul pianeta a provarlo.
L’equilibrio quasi statico in cui questo paese in cui non succede mai niente si rompe quando Asia fa una scoperta che potrebbe mandarla via da lì, se non addirittura dalla faccia della terra. Non prova paura, ma eccitamento, il brivido della scoperta. È una cosa che sa solo lei e deciderà di prendersene cura come se fosse un cucciolo abbandonato.
E quando finalmente arriverà anche Matilde e deciderà di condividere il suo più grande segreto con lei, qualcosa fra loro si romperà. Ma, come dice il suo papà, forse ci vorrà un po’ più di tempo, ma se l’amicizia è vera e sincera, sicuramente le cose si metteranno a posto.
Un bel viaggio in un passato, neanche troppo remoto alla fine dei conti, dove ai ragazzi bastavano i gettoni della sala giochi e un po’ d’immaginazione per passare estati favolose.
Chiara Deiana
Chiara Deiana è nata nel 1989. Laureata in Neuroscienze all’università di Trieste, vive a Milano, dove lavora come redattrice. Questo è il suo primo libro.
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