La tigre




Recensione di Simona Vallasciani


Autore: Joël Dicker

Traduzione: Vincenzo Vega

Editore: La nave di Teseo

Genere: Romanzo

Pagine: 60

Anno di pubblicazione: 2019

Sinossi. All’inizio del XX secolo, una notizia drammatica sconvolge l’opinione pubblica di San Pietroburgo, la capitale dell’Impero russo. Nella lontana Siberia una tigre semina il terrore, aggredisce il bestiame e massacra gli abitanti dei villaggi. Pochi testimoni sono riusciti a sfuggire ai suoi assalti. Lo zar decide di offrire una ricompensa straordinaria a chi riuscirà a uccidere l’animale, l’equivalente del peso della Tigre in monete d’oro. I migliori cacciatori di tutta la Russia si dirigono verso la Siberia per catturarla, ma l’animale schiva le loro trappole e scompare nella steppa: da preda diventa lei stessa cacciatrice spietata. Nessuno sembra in grado di fermarla finché Ivan, un giovane di San Pietroburgo, decide di farsi avanti. Per avere la meglio sulla Tigre, ricorre a uno stratagemma implacabile e terrificante: l’ultima tappa di un duello avvincente che rischia di ritorcersi contro di lui.

Recensione

Quando si raggiunge un livello di fama stellare come quello che ha interessato il giovane scrittore svizzero Joël Dicker, è impossibile non creare nei lettori un immaginario ben preciso.

Appena ognuno di noi legge il suo nome sulla copertina di un libro non può trattenersi da immaginare un thriller mozzafiato, ricco di personaggi e stravolgimenti di fronte.

Chi, come me, ha avuto modo di poter scoprire Joël Dicker nell’altro genere che ha avuto modo di sperimentare, nello specifico nel suo inizio di carriera, saprà però perfettamente che questo autore è capace di mostrare una capacità narrativa estremamente eclettica.

Lo ha dimostrato in “Gli ultimi giorni dei nostri padri” emozionante racconto della resistenza francese durante la Seconda Guerra Mondiale e lo ha ribadito anche con “La tigre”, questo racconto scritto in giovane età e rieditato quest’anno da La nave di Teseo. In questa breve ma piacevolissima opera ci troviamo di fronte ad una sorta di fiaba che ci porta a viaggiare nei meandri più sperduti della steppa siberiana alla scoperta dei lati più oscuri e corrotti dell’animo umano.

“La tigre” si legge in meno di un’ora ma questo non limita la sua efficacia narrativa perché nelle circa sessanta pagine che lo compongono, Dicker riesce ad inserire così tanti elementi che risulta impossibile non fermarsi per molto tempo a ragionarci una volta finito.

La storia di Ivan Levovic, questo giovane uomo partito per un lungo viaggio alla caccia della terribile tigre che sta terrorizzando gli abitanti della Siberia, non può che ricordare quella del capitano Achab e del suo Moby Dick e, proprio come il capolavoro di Melville, anche essa si rivela essere una fine metafora che mostra, con un finale tragico, una bella morale sull’animo umano.

Di particolare pregio sono le belle illustrazioni di David de las Heras che accompagnano la lettura e donano vita alla finezza narrativa che Dicker ha già mostrato ampiamente di avere, in qualsiasi genere voglia sperimentare. Un bel modo per scoprire un amato autore in una veste totalmente diversa.

A cura di Simona Vallasciani

I libri di momo.blogspot.it

 

Joël Dicker


Joël Dicker è nato a Ginevra nel 1985. La verità sul caso Harry Quebert è il suo secondo romanzo. Il primo, Les derniers jours de nos pères, ha ricevuto il Prix des écrivains genevois nel 2010.

 

Acquista su Amazon.it: