Recensione di Fiorella Carta
Autore: Fiona Barton
Editore: Einaudi
Pagine: 384
Genere: Thriller
Anno Pubblicazione: 2016
Vi ricordate la sere televisiva Six feet under?
Alcune puntate avevano dialoghi e personaggi surreali, tutte le storie erano condite da humour nero.
Il racconto della vicenda da parte di Jean si colloca perfettamente in quelle atmosfere.
E’ così che inizia il thriller, con una vedova, letteralmente allegra ma non troppo, che liberatasi del fardello coniugale sputa fuori i suoi segreti, chiude un cerchio di sospetti, indagini e squallore e senza troppa vergogna tira un sospiro di sollievo davanti alla morte accidentale del marito.
Un romanzo ben costruito che si diletta a sottolineare come la stampa possa diventare becera e affamata di scoop e riesca, senza scrupoli, a entrare nella vita delle persone con le scarpe piene di fango e senza chiedere permesso.
Glen, marito di Jean, viene accusato del rapimento di Bella una bambina di due anni e mezzo scomparsa dal giardino di casa in un pomeriggio di ottobre.
Il racconto si dipana fra indagini e ricerche disperate sul mondo buio e sgradevole delle chatroom, passando al malessere più totale quando dal cilindro spunta fuori la pedopornografia.
Tra disgusto, speranza, rabbia ho divorato le pagine e l’autrice è riuscita a trasmettermi in maniera forte e chiara tutte le sensazioni e tutti gli scenari.
La facciata è quella che noi leggiamo sui giornali, che guardiamo negli eterni tg impostati sulle tragedie quotidiane ma dietro le quinte esistono sciacalli d’ inchiostro, fotografi capaci di rubare la tua vita in uno scatto e trasformarla in base alle esigenze del momento.
L’ ispettore Sparkes, a capo delle indagini, cerca di dipanarsi tra testimoni, giornalisti, pettegoli di quartiere che venderebbero la loro madre per cinque minuti di celebrità.
Ostinato e caparbio non molla la presa neanche quando le indagini ufficiali vengono interrotte; per lui c’è un solo colpevole e alla sua morte tutto il lavoro fatto sembra svanire nel nulla.
Ma la vedova nasconde molte verità e ce le racconta a modo suo, perché anche lei ha le sue ossessioni, i suoi scheletri nell’armadio e vestirsi a lutto non le servirà comunque a nascondere il vero colpevole.
Fiona Barton
si è occupata di cronaca per il «Daily Mail», il «Telegraph» e il «Mail on Sunday». Attualmente vive con il marito nel Sud della Francia.