La vita contro




Rita Ragonese


Editore: Fazi

Genere: Romanzo

Pagine: 288

Anno edizione: 2024

Sinossi. Umberto e Angela si incontrano. Lui alla soglia della pensione, alcolista, cresciuto al CEP – esperimento di aggregato popolare affacciato sulla laguna di Venezia – e lei poco più che ventenne, appena uscita dal carcere della Giudecca, proveniente da una rispettata famiglia ottusamente cattolica, la cui infanzia è stata scandita dalle ossessioni di un padre bigotto. Quando si incontrano per la prima volta, Umberto è il serio, scorbutico e apprezzato macellaio di un supermercato di Mestre che porta sulle spalle il peso di una terribile tragedia accaduta vent’anni prima. Abbandonato dalla moglie e dal figlio, trascina la sua esistenza in solitudine. Angela, ospite di una comunità, arriva al reparto macelleria come stagista, grazie al progetto di recupero proposto dai servizi sociali, al solo fine di ottenere l’affido di Martin, il figlio avuto da Florian, che durante la sua detenzione era stato affidato ai nonni. L’errore di Angela è stato quello di aver ingenuamente creduto alla lealtà del giovanissimo padre del bambino, finendo invischiata, invece, in una serie di attività criminali. Umberto e Angela, dopo un primo momento di collisione, iniziano ad avvicinarsi. Senza volerlo, senza sapere di esserne capaci, finiranno per proteggersi a vicenda, accompagnati dalla lenta scoperta della bellezza, sino all’inaspettato finale. Con una voce calibrata, emozionante, autentica, l’autrice ci racconta una storia di dolore e riscatto con due protagonisti diversissimi che saranno capaci, tuttavia, di dare vita a un’amicizia virtuosa imperniata sulla solidarietà e il sostegno reciproco.

 Recensione di Ilaria Bagnati

Angela ha ventidue anni quando esce dal carcere e va a vivere in una comunità. La ragazza è stata coinvolta in una spiacevole vicenda dal padre di suo figlio e dalla sua famiglia. Angela è stata dichiarata innocente, nonostante ciò deve impegnarsi per riavere suo figlio Martin che ora vive con i nonni. Angela non si dà pace, il suo unico pensiero è uscire dalla comunità, avere una casa, un lavoro e riprendersi Martin.

Umberto è un alcolista solitario cresciuto sulla laguna di Venezia. Fa il macellaio, è ben voluto al lavoro ed è apprezzato per la sua lealtà anche se lui fa di tutto per starsene solo. Solo Oreste e la moglie gli sono vicini, sono i proprietari della casa in cui vive e dell’osteria vicina. 

La sua solitudine è destinata a finire quando conosce Angela al lavoro, lei è lì per fare uno stage. Umberto ancora non sa che la ragazza lo travolgerà come un uragano, che lo farà vacillare nelle sue scelte, compresa quella di finire ubriaco ogni sera. Angela le ricorda sua figlia e forse è questo ad unirli o forse il bisogno di avere qualcuno che si prenda cura dell’altro. 

Angela ha il solo scopo di riprendersi Martin e Umberto quello di aiutarla perché così facendo può rimediare e comportarsi da padre.

La loro è un’amicizia particolare ma stranamente funziona fino a quando la vita si mette di nuovo di mezzo.

A cosa serve ingannare la mente, Umberto?”

Ti permette di creare una realtà più bella”.

Ma è finta! Che te ne fai, è sempre così, pensi di aver trovato qualcosa di bello poi, un attimo dopo, sei con il culo a terra di nuovo”.

Forse hai ragione, ma in fondo penso che tutto passa, non resta niente. Anche l’inganno non è per sempre ma nel frattempo ci ha dato sollievo”.

In effetti, dice d’un tratto Angela dopo qualche minuto di silenzio, dipende da cosa decidi di guardare”.

La Ragonese ha scritto un romanzo toccante, le sue parole fanno sempre centro, colpiscono dove fa più male ma anche dove serve un balsamo per lenire le ferite. 

La vita a volte, come dice il titolo, si mette di traverso, ma spesso, sa anche sorprenderci positivamente, la differenza la fanno le persone che ci stanno accanto.

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Rita Ragonese


è nata in Libia, dove ha trascorso l’infanzia. In seguito, si è trasferita in Veneto dove vive tuttora. È laureata in Scienze del servizio sociale e ha lavorato per molti anni come assistente sociale maturando una grande esperienza nel campo.

A cura di Ilaria Bagnati

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