La vita intima
di Niccolò Ammaniti
Collana: Stile libero big
Einaudi 2023
Narrativa, pag.312
Sinossi. Maria Cristina Palma ha una vita all’apparenza perfetta, è bella, ricca, famosa, il mondo gira intorno a lei. Poi, un giorno, riceve sul cellulare un video che cambia tutto. Nel suo passato c’è un segreto con cui non ha fatto i conti. Come un moderno alienista Niccolò Ammaniti disseziona la mente di una donna, ne esplora le paure, le ossessioni, i desideri inconfessabili in un romanzo che unisce spericolata fantasia, realismo psicologico, senso del tragico e incanto del paradosso. Niccolò Ammaniti è ritornato più cattivo, divertente e romantico che mai.
Recensione Giuseppe Tursi
Niccolò Ammaniti non ha bisogno di presentazioni, la sua maestria nel racconto gli ha permesso di aggiudicarsi nel 2007 l’ambito premio Strega per il romanzo Come Dio comanda, entrando di diritto nell’olimpo degli autori di culto contemporanei. Diversi suoi romanzi sono stati trasposti su pellicola, riscontrando un notevole successo tra il pubblico.
Al contrario della maggior parte dei suoi colleghi, Ammaniti non è un autore prolifico, spesso tra un titolo e l’altro trascorre diverso tempo, facendo accrescere per ogni sua uscita attese e aspettative. Sono passati quasi otto anni da Anna che ha visto la luce nel 2015, e anche questa volta l’annuncio del romanzo da parte di Einaudi è stato accolto con trepidazione da parte dei fan, ma anche degli haters, quelli che definiscono Ammaniti già finito da tempo.
Lo dimostra il fatto che “la vita intima” è l’unico libro che nelle recenti settimane è riuscito a tenere testa a “Spare” del principe Harry. Detto ciò, voglio rompere qualsiasi indugio e riconoscere che Niccolò Ammaniti ha scritto un libro godibile, che riesce a calamitare il lettore tra le sue pagine, nonostante la trama iniziale non sia delle più originali.
Di narrazioni di donne belle, dalla vita apparentemente perfetta, ma che nascondono segreti inconfessabili, ne è piena la narrativa, ma Ammaniti riesce a condire il tutto con scene esilaranti, metafore geniali e quel suo tocco di raccontare così personale e unico. Da tempo, come in passato era accaduto con altri suoi lavori, ho l’impressione che l’autore romano si diverta tantissimo a scrivere e a mettere in difficoltà i suoi protagonisti, stesso divertimento che successivamente viene riflesso sul lettore.
A fare da sfondo alla vicenda personale di Maria Cristina Palma c’è una caricatura, che poi tanto caricatura non è, dell’Italia, in cui l’apparenza è molto più importante della sostanza. Maria Cristina Palma, la nostra eroina, come la definisce lo stesso Ammaniti, dalla vita apparentemente perfetta: sposata con il primo ministro, nominata donna più bella del mondo, si ritrova a fare i conti con un evento che scombussola totalmente la propria vita. Infatti, un ex ragazzo della protagonista, incontrato per puro caso a una festa, le manda un video hard che i due avevano girato anni prima, quando erano ancora giovani e spensierati. Maria Cristina Palma pensa che l’uomo voglia mettere il file in rete per ricattare lei e suo marito. Da questo punto, la protagonista dovrà fare i conti con il proprio passato e ridefinire completamente il proprio presente. Da donna abituata a subire le sorti del proprio destino, la nostra eroina cambierà la propria prospettiva e cercherà di andare fino in fondo a questa vicenda. Il tema che Niccolò Ammaniti decide di affrontare è molto importante e di estrema attualità, ovviamente l’autore lo fa a suo modo, con ironia e leggerezza, caratteristiche che lo contraddistinguono.
Niccolò Ammaniti, dal mio punto di vista, rimane uno dei migliori narratori italiani, la sua prosa, che a volte può sembrare banale, è totalmente funzionale alle storie che racconta, i dialoghi sono il punto di forza dell’autore, perché sono sempre credibili e scritti alla perfezione. Sono contento che Niccolò Ammaniti sia tornato e che ancora una volta abbia sfornato una storia ricca di colpi di scena e con un personaggio principale perfettamente caratterizzato. Bentornato Niccolò, l’attesa è stata lunga ma ne è valsa la pena.
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Niccolò Ammaniti
Niccolò Ammaniti è uno scrittore italiano. Ha esordito nel 1994 con il romanzo Branchie (1997). Nel 1995 ha pubblicato il saggio Nel nome del figlio, scritto con il padre Massimo, e nel 1996 la raccolta di racconti Fango. Suoi racconti sono usciti nelle antologie Gioventù cannibale (1996) e Tutti i denti del mostro sono perfetti (1997).
I suoi libri sono stati tradotti in francese, tedesco, spagnolo, greco e russo. È del 1999 Ti prendo e ti porto via, mentre nel 2001 pubblica per Einaudi Io non ho paura (diventato nel 2003 un film di Gabriele Salvatores). Niccolò Ammaniti si è poi dedicato al fumetto, genere che ha contribuito a formare lo stile narrativo dello scrittore. Fa un po’ male è il libro pubblicato nel 2004 che contiene tre brevi romanzi a fumetti sullo sfondo di una Roma minore, in una periferia pasoliniana ricca di storie e personaggi grotteschi. Ha vinto la 61° edizione del Premio Strega nel 2007 con Come Dio comanda, che nel 2008 diventa un film di Gabriele Salvatores. Del 2009 è Che la festa cominci (Einaudi), del 2010 Io e te (Einaudi), del 2015 Anna (Einaudi) poi adattata in una fortunata serie televisiva targata Sky.
Nel 2023 esce sempre per Einaudi La vita intima. I suoi libri sono tradotti in 44 paesi.