Recensione di Francesca Mogavero
Autore: Don Winslow
Traduzione: Alfredo Colitto
Editore: Einaudi
Collana: Stile Libero Big
Pagine: 344
Genere: Thriller e spionaggio
Anno di pubblicazione: 2018
Cercasi Polly disperatamente.
Ma non attraverso un annuncio pubblicato sul giornale da un romantico spasimante – precisiamolo subito, prima nelle orecchie parta in automatico Into the Groove di Madonna a tutto volume.
Qualcuno sta cercando Polly, e anche con una certa urgenza, e per trovarla è disposto ad arrivare fino a Austin, Nevada (192 abitanti secondo il censimento del 2010), scansando leggi, calpestando ostacoli e qualche elemento di disturbo di passaggio.
Proteggerla (e istruirla) in vista di un processo, farla diventare una star senza veli, chiuderle la bocca per sempre: le ragioni di questa affollata ricerca sono molteplici, ma tutte conducono a un unico, spumeggiante Graal… Polly Paget, esplosiva rossa dagli occhi di gatta, vistosa (e improbabile) dattilografa che si esprime come Eliza Doolittle prima della “cura” del professor Higgins – “Machebbellina, ’sta casetta”, “Ciavete qualche lozzione?” e “Trettigri cronto trettighi” sono solo alcuni esempi.
Cos’hanno in comune un investigatore privato sul viale del tramonto, un killer paranoico, l’Fbi, la stampa, un magnate del porno, la malavita organizzata e gli Amici di Famiglia? La risposta, di nuovo, è una sola: Polly Paget.
La domanda, dunque, sorge spontanea: perché tutti vogliono Polly Paget?
Perché la nostra Pollyanna sensuale e sgrammaticata ha appena accusato Jack Landis, noto e moralista conduttore televisivo di un network per famiglie, nonché suo ex amante, di stupro. E una simile denuncia non sempre viene presa sul serio e talvolta – ritornello ancora attuale, purtroppo –scivola nel “Se l’è cercata”.
Occorre allora che Neal Carey, assoldato dal suo mentore Joe Graham, abbandoni per l’ennesima volta la tesi di laurea su Tobias Smollett e faccia le veci di una fata madrina esperta di ortografia e sintassi, tramutando la svampita vamp in una credibile lady pronta a testimoniare in tribunale.
Come se fosse semplice! Polly si rivela un’inarrestabile fonte di parole storpiate ed espressioni colorite, ma soprattutto una simpatica fonte di guai; le carte in tavola, come al casinò, scottano e ingannano; le maglie dell’intrigo si rivelano più strette e annodate del previsto.
Aggiungete Karen e Candy, due figure altrettanto irresistibili, un parco dei divertimenti costruito non proprio a regola d’arte (e a norma…), qualche fortuita coincidenza, una scrittura ironica, vivace e brillante e il gioco è fatto: con il quarto romanzo della serie di Neal Carey, Don Winslow batte il banco e si accaparra tutte le fiches, regalandoci una spy-story godibilissima, una versione contemporanea di Pygmalion che profuma di lacca, whisky e polvere da sparo.
A cura di
Francesca Mogavero
www.buendiabooks.it
Don Winslow
Don Winslow, ex investigatore privato, uomo di mille mestieri, è tra gli autori di crime più importanti al mondo. Einaudi Stile libero ha pubblicato L’inverno di Frankie Machine (ultima edizione Super ET, 2017), diventato un vero e proprio caso letterario, Il potere del cane, La pattuglia dell’alba, La lingua del fuoco e, nel 2011, Le belve, da cui Oliver Stone ha tratto l’omonimo film. Nel 2012, sempre per Einaudi Stile libero, è uscito I re del mondo, prequel de Le belve; nel 2013, Morte e vita di Bobby Z; nel 2014 Missing. New York, primo capitolo di una nuova serie poliziesca con protagonista il detective Frank Decker; nel 2015, Il cartello; nel 2016, i primi due romanzi che hanno come protagonista Neal Carey, London Underground e China Girl, e L’ora dei gentiluomini. Nel 2017, Corruzione e il terzo romanzo con protagonista Neal Carey, Nevada Connection. Nel 2018, il quarto romanzo della serie con Neal Carey, Lady Las Vegas.
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