Recensione di Fiorella Carta
Autore: Fred Uhlman
Traduttrice: Mariagiulia Castagnone
Genere: Narrativa
Pagine: 92
Editore: Feltrinelli
Anno: 1990
Sinossi. Nella Germania degli anni Trenta, due ragazzi sedicenni frequentano la stessa scuola esclusiva. L’uno è figlio di un medico ebreo, l’altro è di ricca famiglia aristocratica. Tra loro nasce un’amicizia del cuore, un’intesa perfetta e magica. Un anno dopo, il loro legame è spezzato. “L’amico ritrovato” è apparso nel 1971 negli Stati Uniti ed è poi stato pubblicato in Inghilterra, Francia, Olanda, Svezia, Norvegia, Danimarca, Spagna, Germania, Israele, Portogallo. Introduzione di Arthur Koestler.
Recensione
“Centinaia di grossi volumi sono stati scritti sul tempo in cui i corpi venivano trasformati in sapone per mantenere pura la razza ariana, tuttavia credo sinceramente che questo smilzo volumetto troverà una sua collocazione imperitura negli scaffali delle librerie. Non c’è nulla del furore wagneriano qui; anzi è come se Mozart avesse riscritto IL CREPUSCOLO DEGLI DEI”.
Arthur Koestler
Come non definire un classico questa novella?
Come non farsi toccare dalle sorti dei due protagonisti?
Vicini nell’anima e separati dagli eventi più disastrosi del ventesimo secolo?
Il racconto di un’amicizia fra affini che muta negli sconvolgimenti crudeli e assurdi che portano al secondo conflitto mondiale.
Niente colpi di scena badate, ma resta, una volta finita la lettura, un’ aleggiante malinconia per ciò che poteva essere, per due destini differenti che non smettono di incrociarsi anche dopo tanti anni.
Emozione infantile, delicata, che lascia nel lettore senso di ineluttabilità, di giustizia, di ricomposizione di un mondo che invece ha in sé una condizione e una guerra in continua evoluzione, un regresso sociale ben evidenziato in questa breve storia che dovrebbe diventare lettura scolastica essenziale, senza obblighi, ma con la consapevolezza che nella lettura, i ragazzi ritrovino valori che si stanno opacizzando nel tempo.
Fred Uhlman
è stato uno scrittore, avvocato e pittore tedesco naturalizzato britannico.
Nel 1971 pubblicò la sua opera più famosa: il romanzo “in miniatura” L’amico ritrovato (Reunion). Iniziò così la Trilogia del ritorno, che comprende anche Un’anima non vile e Niente resurrezioni, per favore. Inoltre pubblicò l’opera autobiografica Storia di un uomo (The Making of an Englishman).
L’amico ritrovato ebbe un immediato successo ed è stato tradotto in diciannove lingue; nel 1989, ne è stato tratto il film L’amico ritrovato, di Jerry Schatzberg e più recentemente è stato adattato per il palcoscenico da Ronan Wilmot ed ha debuttato al New Theatre di Dublino il 9 novembre 2001 [1]. “Si può sopravvivere con un solo libro” ha dichiarato prima di morire.
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