Recensione di Cristina Bruno
Autore: Marco G. Dibenedetto
Editore: Buendia Books
Genere: noir
Pagine: 28
Anno di pubblicazione: 2020
Sinossi. Luca Morini scopre un segreto legato alla sua nascita, un mistero taciuto per ventisei anni che spalanca un abisso di curiosità e rabbia. Il giovane indaga tra vecchi fatti di torbida cronaca, cerca risposte, ottenendo in cambio soltanto silenzi: fino a che punto può spingersi la sua sete di verità?
Recensione. Luca è un giovane in procinto di partire per gli Stati Uniti per un master in economia. Tutto nella sua vita è andato per il verso giusto: una famiglia amorevole, buoni studi, fidanzate… Ma proprio mentre cerca il passaporto nella casa dei genitori, trova un documento che lo turba: la sua bella famiglia non è quella biologica.
Luca intende andare a fondo e scoprire le proprie origini, ma le difficoltà non sono poche. Tutti sembrano reticenti e sembrano non volere che il passato torni a galla, a cominciare dal giudice che si è occupato dell’adozione. Il giovane però non ha alcuna intenzione di fermarsi ed è disposto a compiere azioni estreme.
In questo breve racconto, con un sapore a metà tra il noir e il fatto di cronaca, l’autore tratteggia il contorno psicologico del giovane Luca, tipico esponente di una famiglia della media borghesia. Luca ha sempre vissuto in modo spensierato e il trovarsi di fronte a una realtà capovolta stravolge la sua esistenza cambiandone le priorità e i comportamenti.
La sua ricerca della sfuggente verità non parte dall’ambito familiare ma dall’apparato burocratico, da cui non riesce a ottenere riscontri utili.
Amplia così le sue indagini fino ad arrivare al giudice che ha seguito la pratica cercando di forzarne le risposte.
Quel che verrà svelato nel finale al lettore, ma non al protagonista, risolve la narrazione inserendo l’elemento imponderabile, il colpo di scena., l’agnizione tipica tanto nella farsa quanto nella tragedia. E questa doppia sfumatura è latente in tutto il racconto che alterna tratti ironici ad altri dal contenuto impegnativo, come il tema dell’adozione.
Un testo agile, dalla lettura veloce e il risvolto finale inaspettato come in ogni buon giallo che si rispetti e dove vittime e colpevoli si confondono tra loro.
A cura di Cristina Bruno
Marco G. Dibenedetto
Marco G. Dibenedetto: insegna in una scuola media superiore a Torino. Svolge anche l’attività di psicoterapeuta come libero professionista. È uno dei membri fondatori del gruppo di scrittori ToriNoir e dal 2017 collabora con il settimanale La Voce di Settimo Torinese. Tra i suoi romanzi e racconti si ricordano la serie dedicata all’ispettore Rubatto (Golem Edizioni), Porta Palazzo in noir del 2016, Il Po in noir del 2017 e Montagne in noir del 2018, editi da Edizioni del Capricorno e in allegato con La Stampa.
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