Recensione di Loredana Gasparri
Autore: Aldo Dalla Vecchia
Editore: Graphe.it
Collana: Flavia
Genere: Gialli, mystery e noir
Pagine: 104
Anno di pubblicazione: marzo 2021
Sinossi. Prima uscita sulla ribalta per Amerigo Asnicar, autore televisivo e giornalista di Milano coinvolto in storie di delitto e intrigo classiche, ma non troppo, fatte di comparse frammiste a personaggi reali, se reali sono le celebrità del piccolo schermo. La sua storia prende avvio con la morte del truccatore Rosario Russo: un fatto di cronaca dal sapore per nulla cinematografico e vicino alla vita vera, eppure colorato (truccato, è il caso di dire) dalle consuetudini della stampa locale che il nostro protagonista conosce bene. Ma ecco che sulla scena del delitto Amerigo nota un particolare…In sei racconti deliziosi, Asnicar si muove nel proprio mondo come testimone non distaccato di quelli che nella didascalia della guida Tv sarebbero etichettati con la parola «giallo».
Recensione
Quando il giallo incontra un giornalista televisivo specializzato nella creazione di programmi di intrattenimento per il piccolo schermo di successo, con la passione del burraco e un numero infinito di contatti nel settore, dotato di gentilezza, intraprendenza e forte spirito di osservazione, si ottiene un nuovo modo di raccontare il delitto e il mistero.
Amerigo Asnicar è il filo conduttore del libro, costruito in 6 racconti, ciascuno a sé stante, ed è l’io narrante e il catalizzatore degli altrettanti misfatti descritti. Di professione giornalista televisivo e autore di programmi, di primo acchito dovrebbe essere lontano mille miglia dalle tinte cupe e angoscianti che accompagnano i fatti criminosi. Tuttavia, il mondo dorato della televisione che è una sua seconda casa, rivela una predisposizione piuttosto marcata per il misfatto, il tradimento, le trame segrete, persino il delitto.
E Amerigo è Giornalista dentro, e lo scrivo con la maiuscola per indicare quella particolare genìa di giornalisti che subiscono profondo il fascino della verità. La cercano e sono votati a non mollare finché non la trovano, per ristabilire l’equilibrio delle cose turbate e per raccontarla (se si può).
Non sono necessariamente dei rambo esperti in venti arti marziali, con gli arsenali di armi di ultima generazione nascosti in una botola sotto il pavimento della camera da letto, e una super macchina che risponde ai fischi. Sono persone gentili, educate, professionali nel loro lavoro che non appartiene alle Forze dell’Ordine, che non mancano mai di chiamare in causa, ma che hanno cervelli veloci e creativi degni di McGyver. Hanno occhi laser, sensibili al minimo dettaglio nascosto, strano, dissonante. Hanno artigli d’acciaio che lo afferrano e non lo mollano finché non hanno trovato la soluzione, mentre si dedicano a confezionare programmi televisivi con ascolti elevati o ideare eventi originali che richiamano orde di spettatori contenti.
So che all’apparenza ho descritto un robocop umano, ma in realtà ho tracciato il ritratto di una persona gentile e competente, che sa come muoversi anche in mondi lontani dal suo essere. Le sue vaste conoscenze del mondo dello spettacolo italiano, e l’affiorare di nomi noti reali, affiancati ai personaggi di fantasia, mi ha fatto ripensare a Paolo Limiti e al garbo delle sue trasmissioni.
In questo libro gli eventi televisivi diventano pretesto e teatro di delitti, misfatti, inganni: apriamo la porta e siamo a Milano, e mentre facciamo conoscenza con la vita e la professione di Asnicar, ecco che gli arriva una notizia tragica. Il noto truccatore delle dive e artista di per sé, Rosario Russo, viene trovato morto in casa sua. Nel bel mezzo della concitazione e della commozione della perdita, Amerigo, che viene convocato da un amico collega nell’abitazione del visagista ucciso, nota qualcosa di strano, che non avrebbe dovuto essere lì… e che, diverse pagine dopo, si rivelerà la chiave del mistero. Un colloquio esauriente con il vicequestore Rinaldi, ed ecco che il lungo braccio della legge interviene per ristabilire l’ordine.
Gli altri “casi”, che costituiscono ciascuno un racconto, ci portano su altri set e ambientazioni, con una puntatina nel mondo semi-sconosciuto dei tornei di burraco, gioco di carte di cui Amerigo è appassionato. Conosciamo nuove persone, ci godiamo l’atmosfera del “dietro le quinte” di trasmissioni televisive, partecipiamo a convention straordinarie, e mentre ci riempiamo gli occhi di glamour, arrivano i primi intoppi che minacciano di mandare tutto all’aria.
Come mai ci sono così tanti incidenti, in questo reality di cucina?
Questi aspiranti cuochi sono troppo distratti (Dieci piccoli chef).
Che bella idea, unire caffè e pietre preziose… ehi, ma dov’è finito il diamante che doveva essere nella teca? (Il caffè più prezioso dell’Expo) Eh, ma se non si può nemmeno festeggiare il compleanno senza ritrovarsi un cadavere in casa… ma non l’avevano già usata in qualche film, questa idea? (Grosso guaio per la Marietti)
… com’era il titolo di quella telenovela? Anche i ricchi piangono? In questo libro, anche i famosi piangono, e soprattutto hanno molti fastidi. E senza nemmeno bisogno di spostarsi su un’isola!
A cura di Loredana Gasparri
https://www.delfurorediaverlibri.it
Aldo Dalla Vecchia
Aldo Dalla Vecchia, autore televisivo e giornalista, nasce a Vicenza nel 1968. Abita a Milano con i gatti Achille e Amerigo. Le sue passioni: le canzoni di Mina, giocare a burraco, Simenon, la filodiffusione, il gelato alla pera, le focaccine dell’Esselunga. Vorrebbe passare la vita a scrivere libri e basta, ma al momento non è ancora possibile. In tivù ha firmato Target, Verissimo, Il Bivio, Cristina Parodi Live, The Chef, In Forma. Ha collaborato tra gli altri con Corriere della Sera, Epoca, TV Sorrisi e Canzoni, A e Mistero Magazine. Ha al suo attivo vari libri. Il primo è il romanzo Rosa Malcontenta (Sei Editrice, 2013), mentre i più recenti sono il romanzo La consapevolezza di te (isenzatregua edizioni) e l’instant book Arturino l’amoroso (in self publishing). Con Graphe.it ha pubblicato due saggi su Mina e Franca Valeri e l’e-book Vasco l’investigacane, che ha inaugurato la collana Flavia, dedicata al giallo con un pizzico di leggerezza.
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