Recensione di Patrizia Argenziano
Autore: Sergio Cova
Editore: Morellini
Genere: giallo
Pagine: 224
Anno di pubblicazione: 2021
Sinossi. A Samagno, paese di fantasia sul lago Maggiore, all’interno di un’auto viene ritrovato il cadavere della giornalista Caterina Sala. Non è un’indagine facile per Scalabrin. La ragazza non ha mai nascosto di provare forti sentimenti nei suoi confronti, senza essere ricambiata. Ora che lei non c’è più, il commissario si rende conto di non averla mai conosciuta davvero. Il poliziotto e la sua squadra si addentrano nella vita privata e professionale della giovane: gli ultimi appunti di Sala riguardano dei lavori di ristrutturazione di una casa di riposo comunale e una strana vicenda relativa ad alcune false operazioni eseguite in uno studio veterinario. Ma le indagini prendono una svolta inaspettata quando Scalabrin scopre che Stana Popovic, una ragazza che aveva un appuntamento con la giornalista, è scomparsa senza lasciare traccia. Una brutta storia si nasconde dietro i due eventi, una storia che lascerà a pezzi il commissario Scalabrin con la sola consolazione delle sue lacrime.
Recensione
“Commissario! Ci può dire due parole? Cosa è successo? E’ stato trovato un cadavere? Un uomo? Una Donna?”
“Un pesce”
“Scusi?”
Con la faccia più autorevole possibile guardò negli occhi la ragazza e la vide arrossire di colpo.
“Abbiamo trovato un pesce. Morto certo, altrimenti non ci sarebbe qui il dottor Guerrini della Morgue, come dicono i francesi. E di sicuro non è un luccio o una carpa, altrimenti non avrebbero scomodato un povero commissario alle prese con una porzione gigante di lasagne.”
E’ un attimo tornare alle prime pagine di “Tutti colpevoli” e a quello scambio di battute tra il commissario Scalabrin e la giornalista Caterina Sala. Riaffiorano i ricordi, tra l’altro mai sopiti perché Scalabrin è un soggetto veramente interessante, e questo giallo diventa via via una lettura ad alta tensione. Tensione sprigionata proprio dalla figura del commissario che, in questa occasione, si mostra sì determinato ma anche imprigionato nelle sue fragilità. La scorza dura che lo protegge viene lentamente scalfita dal dolore fisico, che tenta disperatamente di reprimere con scarsi risultati,e da un dolore più profondo, sordo e cupo legato alla “bestialità del genere umano”.
E’ un vero percorso, il nostro, attraverso le vie dell’animo umano alla scoperta dei dettagli visibili a occhio nudo ma soprattutto alla scoperta degli aspetti più intimi e nascosti. Tutto questo grazie all’affinità che si crea in un istante tra lettore e protagonisti, grazie a quell’essere subito nella storia.
Un giallo appassionante in cui spiccano appunto la precisa caratterizzazione dei personaggi e una trama in cui si intersecano più vicende che si fondono amabilmente. Mi piace considerarlo un giallo denuncia in cui la realtà fa male al cuore, lascia increduli e disgusta. Lo si vive così, inondati da sentimenti contrastanti, un romanzo che rafforza la consapevolezza di come alcune professioni raccolgano per strada tanta sporcizia e tanta crudeltà, sicuramente difficili da dimenticare una voltaterminato l’orario di lavoro.
La lettura è scorrevole, impossibile lasciare le pagine in sospeso, l’urgenza di conoscere la verità ti tocca la spalla e ti invita a continuare il viaggio con avidità.
E’ stato un vero piacere ritrovare Scalabrin, la sua “mitica” Harley e naturalmente tutta la sua squadra.
Spero di non dover attendere molto per trovarmi ancora al suo fianco.
A cura di Patrizia Argenziano
Sergio Cova
è nato a Varese dove vive con la sua compagna Ilaria, il piccolo Francesco e cinque gatti. Finalista in diversi concorsi, ha vinto due edizioni del premio NebbiaGialla con pubblicazionesul “Giallo Mondadori”. Collabora con Delos Digital nelle collane “Sherlockiana Delos” e “Delos Crime”. Il suo ultimo romanzo è “La Monna Lisa di Picasso” (2020) Alcuni suoi racconti sono statitradotti e pubblicati in Russia. Ha pubblicato i gialli “Tutti colpevoli” (2011) e “Una via d’uscita”(2013) con protagonista il commissario Scalabrin e i noir “Il piano del Gatto” (2015) e “Il Modigliani perduto” (2017). Con Morellini Editore ha pubblicato il racconto “La sciagura del lago” presente nell’antologia “Delitti di lago 4” (2020).
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