LE LACRIME DI DIO
Fabio Mundadori
DETTAGLI:
Editore: sette chiavi
Genere: noir
Pagine: 185
Anno edizione: 2024
Sinossi. La mattina di un freddo Natale. Andrea si sveglia nel suo letto. Il lato dove dorme Anna, sua moglie, è vuoto. Anche la camera di sua figlia Martina è deserta; il piumino è sul pavimento. Oltre a lui ci sono solamente Nemo e i suoi insistenti miagolii. Nel salone della loro bella casa, addobbato a festa, ogni cosa è al proprio posto. Sotto il grande abete adorno, i pacchi messi lì la sera prima sembrano essere scomparsi nel nulla. Tutti. Tranne uno. Fissato al nastro c’è un biglietto, e sul biglietto c’è il suo nome. Andrea scarta il pacco. Da questo momento niente, per lui, sarà più come prima.
Recensione di Paola Iannelli
I fantasmi non esistono, li crea la nostra immaginazione, o meglio è l’elaborazione di un fruscio interiore. Andrea si desta la mattina del giorno di Natale, consapevole che quella sarà una giornata particolare, un preludio alle gioie domestiche che una tale ricorrenza richiede.
Un’amara sorpresa lo accoglie: la scomparsa della moglie e della loro unica figlia. Se un in un primo istante l’uomo cerca di non farsi accogliere dallo sconforto, con il passare delle ore la certezza del compiersi di una tragedia prende corpo.
L’arrivo di Simone, il giovane fidanzato della figlia, lo desta dal torpore iniziale, aprendo le porte a ciò che si dimostra, essere un intrigo spaventoso.
Inizia così la fuga di Andrea, vittima inconsapevole di un intrigo ben più complesso da ciò che appare.
L’intero racconto si basa su un ritmo narrativo veloce, rapido, con cambi di scena continui e dialoghi brevi, guidando il lettore all’interno di un segreto che lambisce i contorni dell’inverosimile.
Andrea non poteva immaginare un Natale più diverso da quello che è costretto a vivere, la trappola in cui è caduto è profonda, ricoperta da cumuli di materiale da scarto, dove i buoni sentimenti infrangono per ridursi in frammenti di vite macchiate dall’ignobile patina dell’avidità.
La vicequestore Primavera è colei che dovrà fare chiarezza sulla scomparsa delle due donne, a pochi giorni dal suo agognato pensionamento, in compagnia dei suoi fedeli assistenti si metterà sulle tracce di Andrea.
Un triangolo di forze occulte limita il raggio di azione, costringendo i personaggi a recidere legami e convinzioni, per lanciarsi lungo la via della verità, amara e triste.
Fabio Mundadori firma questo nuovo racconto poliziesco, dove le “lacrime” si cristallizzano per trasformarsi in armi pungenti, tanto da penetrare nel sangue di chi colma le malinconie con un raggio d’illusione.
Acquista su Amazon.it:
Fabio Mundadori
Nato a Bologna il 16 gennaio 1966, Fabio Mundadori vive oggi a Latina e si occupa di sistemi e sicurezza informatica. Ha sempre amato la lettura, con particolare preferenza per la fantascienza, l’avventura e il giallo. Il suo immaginario è stato formato da scrittori come Salgari, Verne, Doyle e Asimov ma anche Dan Simmons, Valerio Evangelisti, Robert E. Howard e William Gibson. Per lui lettura ha significato anche fumetti, partendo dagli immancabili eroi Disney e passando da mostri sacri come Stan Lee, Jack Kirby, John Byrne, Neal Adams, per arrivare ai tratti più maturi di Frank Miller, al cartooning esagerato di Todd McFarlane o al bonelliano Claudio Castellini. Gli stessi generi lo hanno appassionato anche nel cinema che, attraverso registi come Tim Burton, Ridley Scott, George Lucas e Steven Spielberg, gli ha insegnato la grammatica del trasmettere emozioni. Fa attualmente parte del gruppo letterario pontino “I duri della Palude” e cura una rubrica su fumetto e fantascienza noir per la fanzine online di “Giallolatino“. Il primo racconto di Fabio Mundadori, Eroi, viene premiato nel 2006 a Fondi (Premio letterario Ieri Oggi Domani). Nel 2008 vince la seconda edizione del premio “Giallolatino” con Notti di Luna Iena e nel 2009 pubblica gli istant book Quartana (Ego Edizioni) e Vivi Da uomo (Ego Edizioni). Nel 2010 escono poi Il faro (ArpaNet Editore) e Io sono Dorian Dum (Ego Edizioni).
A cura di Paola Iannelli