Recensione di Alessandra Ciancaleoni
Autore: Howard Philip Lovecraft
Editore: Mondadori
Pagine:312
Genere: Horror Fantasy
Anno di pubblicazione: 2019
Sinossi. Antartide, ultimo inesplorato luogo della Terra. Una spedizione di studiosi guidati dal professor Lake in viaggio verso il Polo Sud fa una scoperta sensazionale: ai piedi di una catena montuosa di ciclopiche dimensioni, sepolti in una caverna nel ghiaccio, giacciono degli esseri mostruosi. Ma i ricercatori hanno appena il tempo di avvisare del loro ritrovamento il campo base che le comunicazioni si interrompono. Una seconda spedizione inviata in aiuto troverà solo i cadaveri degli scienziati e dei cani. Delle strane creature nessuna traccia. Cos’è successo? Per scoprirlo due uomini, il narratore e il giovane Danforth, partono verso l’ignota distesa bianca che si profila oltre le inquietanti, immense montagne della follia, dove dovranno misurarsi con i segreti di un passato sconvolgente e inconcepibile.Quello stesso tempo di magia nera e di insondabili misteri con cui si confronta Charles Dexter Ward – personaggio fortemente autobiografico -, anch’egli protagonista, nel secondo racconto ricompreso in questo volume, di un pellegrinaggio nella sfera proibita dell’Eterno e dell’Assoluto.
Recensione
L’immaginario di Lovecraft è sempre un confine labile tra fantasia e realtà, tra pazzia e verità.
Con questi due romanzi Lovecraft affronta le paure più nascoste e profonde dell’animo umano, come creature spaventose che si celano nel buio più profondo di una caverna.
Magia nera e misteri insondabili fanno parte della sua scrittura più profonda, come nel Necronomicon, affine in questo caso a “Il caso di Dexter Ward” o nel “Ciclo dei racconti di Cthulhu” e “Le montagne della Follia”.
Quest’ultimo romanzo è stato scritto nel 1931 e racconta il disastroso esito di una spedizione nell’antartico.
Già dalla data in cui è stato pubblicato potete intuire quanto Lovecraft sia stato rivoluzionario.
Questo autore non smette mai di stupire e terrorizzare al tempo stesso, vi troverete a chiedervi: c’è un fondo di verità in quello che scrive?
Perché Lovecraft è così, è il mago del romanzo horror.
Solo per veri impavidi!
Howard Philip Lovecraft
Howard Phillips Lovecraft (Providence, Rhode Island, 1890-1937), iniziò giovanissimo a collaborare con riviste quali «The Vagrant», la sua «Conservative» e i quotidiani di Providence. Dal 1924 visse a New York per due anni e nel 1926 si ristabilì nella città natale, dove riprese a scrivere i numerosi racconti soprannaturali che pubblicò su riviste come «Weird Tales». Tra i racconti più conosciuti ricordiamo Dagon (1917), Il richiamo di Cthulhu (1926), L’orrore di Dunwich (1928) e Le montagne della follia (1931).
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