Le notti senza sonno




Le notti senza sonno

Gian Andrea Cerone

Guanda 2022

Genere: Noir/Thriller

Pagine: 576

 

Sinossi. Febbraio 2020: mentre i media diffondono le prime voci ancora confuse su un virus che sta mietendo vittime in Cina e sembra essere arrivato anche in Italia, la Questura di Milano si trova di fronte a un macabro ritrovamento e all’ipotesi di un killer seriale che si accanisce contro le donne, seminando indizi indecifrabili. Le indagini sono affidate al commissario Mario Mandelli dell’Unità di Analisi del Crimine Violento, un cinquantacinquenne solido, vecchia volpe del mestiere, innamorato dell’efficientissima moglie Isa e appassionato di storia. Al suo fianco l’ispettore Antonio Casalegno, affascinante e donnaiolo, talvolta fin troppo impulsivo e spregiudicato, perfettamente complementare al suo capo. Ci sarà bisogno di tutto il loro intuito, della loro competenza e della collaborazione di tutta la squadra investigativa per risolvere rapidamente il caso prima che il virus dilaghi e blocchi le ricerche. A complicare le cose interviene un altro crimine che scuote la città, l’omicidio di un noto gioielliere durante una rapina. In un’atmosfera da assedio, le indagini si concentrano in otto giornate tesissime fra colpi di scena e percorsi umani e sentimentali che si intrecciano, trasformandosi in una crudele sfida in cui ognuno metterà a rischio la propria esistenza e i propri affetti.

Recensione di Antonio Modola

Libri nascosti

C’è una linea sottile che separa l’esistenza di ognuno di noi da quella di chiunque altro. C’è un filo altrettanto sottile che allo stesso modo collega le nostre vite con quelle degli altri. Questione di punti vista. Dove alcuni vedono confini, altri vedono punti di incontro.

È questa la prima riflessione che mi viene in mente mentre mi appresto a scrivere la recensione di “Le notti senza sonno” di Gian Andrea Cerone. Questo è un romanzo pieno, di quelli che ti fagocitano nella trama, che ti spingono a girare la pagina per scoprire cosa succede nel capitolo successivo.

Potrebbe essere una banalità ma da tempo non mi ritrovavo così immerso quasi fisicamente in un romanzo. Sarà perché vivo a Milano e mi ricordo i giorni in cui i primi casi di Covid passarono agli onori della cronaca. Ricordo ogni sensazione di quella fine di febbraio, ogni odore, l’incredulità di trovarsi davanti a uno scenario nemmeno lontanamente immaginato, i primi momenti in cui sembrava che potesse durare una, massimo due settimane e poi tutto sarebbe tornato come prima.

Proprio nel giorno in cui il primo caso di Covid viene acclarato a Codogno, iniziano le vicende del commissario Mandelli: alcune parti di un corpo di donna vengono trovate in un cassonetto dell’indifferenziata alla periferia di Milano.

Investigatori e scientifica iniziano subito il loro lavoro maniacale di scoperta: chi è la vittima? Potrebbe essere ancora viva? Chi sarebbe capace di tanta crudeltà? Quali messaggi ha voluto lasciare il carnefice? Colpirà ancora?

Domande che si affollano nella mente dei protagonisti di questa vicenda, un nutrito gruppo di poliziotti rappresentanti delle tante sfaccettature dell’umanità, ognuno con le proprie idee e modi di fare. La pressione è tanta e il tempo è sempre meno. L’arrivo del Covid è imminente, si preparano le prime misure di contenimento.

Nell’incertezza e nell’incredulità generale, nessuno sa per quanto le indagini potranno continuare ancora. A tutto questo si aggiunge l’omicidio di uno dei gioiellieri più ricchi di Milano al quale sono stati sottratti milioni di euro in diamanti.

Ma la situazione è ben più oscura di quanto appare, gli interessi in gioco sembrano andare oltre la rapina. Così il nostro commissario si trova tra le mani un altro caso da risolvere in fretta, sul quale si aggiunge anche la pressione della stampa.

“Le notti senza sonno” è senza dubbio un thriller ben scritto, che talmente immerge il lettore nella vicenda narrata da lasciarlo senza fiato, quasi obnubilato dalla confusione dei casi da risolvere, prosciugato di ogni energia pagina dopo pagina proprio come gli investigatori che devono far fronte a notti insonni e corse forsennate per impedire il peggio.

Ma il più grande pregio di questo libro è aver messo al centro della scena persone che con la vicenda hanno davvero poco a che fare, ma che rendono la narrazione piena e vivida. Gli operatori ecologici protagonisti delle prime pagine non sono solo funzionali per il ritrovamento dei resti della donna nel cassonetto, sono persone con una vita, che hanno iniziato il turno alle sei e hanno dormito tre ore per i bagordi della notte precedente, che mentre fanno il loro lavoro ricevono messaggi sullo smartphone, sorridono, fanno battute.

Così come i ragazzini che faranno un altro ritrovamento più avanti nella storia sono protagonisti dei loro primi amori, con le vicissitudini di studenti del liceo in piena tempesta ormonale la cui più grande preoccupazione è se passare il sabato sera da soli a casa o con la comitiva al bar.

Vite vissute, alcune con la disillusione di chi ha visto svanire i propri sogni, altre con le pulsioni e l’impeto di chi ha la vita davanti, alcune con la speranza di trovare una fuga dalla mediocrità a cui si appartiene, altre inesorabilmente offese e rovinate per colpe non proprie. Vite separate da un confine labile o tenute insieme da un filo altrettanto sottile? Sta a voi deciderlo.

Gian Andrea Cerone


Gian Andrea Cerone, savonese classe 1964, milanese d’adozione, vanta una lunga esperienza nell’ambito della comunicazione, delle relazioni pubbliche, istituzionali, dell’editoria tradizionale, digitale e televisiva, settori in cui ha rivestito importanti responsabilità in Italia e all’estero. Tra i numerosi incarichi svolti è stato consigliere per le relazioni esterne presso il ministero dello Sviluppo Economico e responsabile delle relazioni istituzionali presso EXPO 2015. Nel 2018 ha fondato con successo la piattaforma editoriale di podcast Storielibere. Questo è il suo esordio nella narrativa.

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