Le ombre degli uomini 




  Le ombre degli uomini


Autore: Abir Mukherjee

Editore: SEM

Traduzione: Alfredo Colitto

Genere: Giallo – Thriller

Pagine: 324

Anno di pubblicazione: 2022

Sinossi. Calcutta, 1923. Quando un teologo indù viene trovato assassinato nella sua casa, la città è sull’orlo di una guerra religiosa che avrebbe conseguenze disastrose. Il capitano della polizia imperiale Sam Wyndham e il sergente Banerjee riusciranno a rintracciare i responsabili in tempo per fermare un bagno di sangue? Ambientato in un momento di crescente tensione politica, che inizia nella suggestiva Calcutta e porta gli investigatori fino alla vivace Bombay, l’ultimo episodio di questa serie presenta a Wyndham e Banerjee una sfida senza precedenti.

TRAMA

L’omicidio di un teologo indù porta Calcutta sull’orlo della guerra civile a causa degli scontri tra musulmani e induisti, dell’omicidio è però accusato il sergente indiano Suren Banarjee rinvenuto privo di sensi sul luogo dell’assassinio. Sarà arduo dimostrare la propria innocenza ma il sergente assieme al proprio superiore l’inglese Sam Wyndham si metteranno all’opera, a rischio delle rispettive vite, anche per scongiurare, su scala nazionale lo scontro religioso tra le opposte fazioni. Le investigazioni porteranno a scoprire, chi, insospettabile nell’ombra, ordiva a scatenare unaguerra civile interreligiosa al fine di accrescere e consolidare il proprio potere alla vigilia di importanti elezioni politiche che, con il Mahatma Gandhi in prigione, avrebbero potuto dare inizio al disgregamento dell’Impero inglese.

 Recensione di  Bruno Balloni


Indubbiamente un buon romanzo, molto ben scritto dall’autore indiano Abir Mukherjee (per me una scoperta e mi dolgo di non averlo letto prima) che, a mio modo di vedere, riprende, modernizzandolo, lo stile e i canoni del poliziesco classico britannico, quello, per intenderci, alla Agatha Christie.

La trama ben costruita, solida e priva di sbavature, ha e mantiene per tutto il romanzo il ritmo giusto per tenere il lettore incollato alle pagine fino al finale che giunge, forse, un po’ scontato.

Sia i personaggi principali che le comparse sono ben caratterizzati riuscendo non solo a dare al lettore il loro giusto spessore umano ma a rendere ben chiare, senza esasperarle, le problematiche raziali e religiose dell’India di inizio ‘900. Forse, leggermente carenti le descrizioni ambientali, ma questo sono valutazioni che dipendono dal gusto personale del lettore, senza dubbio l’autore, in questo romanzo, ha prediletto l’arrosto al fumo.

Un romanzo, anzi un autore, consigliatissimo meglio sarebbe però iniziare dalla sua premiatissima opera prima: “L’uomo di Calcutta”.

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Abir Mukherjee


è uno scrittore inglese di origine indiana nato a Londra nel 1974 e cresciuto in Scozia. Nel 2014 ha partecipato, vincendolo, all’Harvill Secker crime writing competition indetto dal Telegraph con il thiller storico “L’uomo di Calcutta” ambientato in India nel 1919 e avente per protagonista il capitano Sam Wyndham e in seguito ha continuato la serie con altri quattro romanzidei quali l’ultimo è “L’ombra degli uomini” edito nel Regno Unito nel 2021.