Recensione di Anthony Brigida
Autore: Fulvio Luna Romero
Editore: Marsilio
Genere: Giallo / Thriller
Pagine: 288
Anno di pubblicazione: 2021
Sinossi. La penisola di Jesolo è un luogo strano. Una lingua di terra circondata dal mare e dalla laguna di Venezia; in estate è l’affollato regno del divertimento notturno e del turismo vacanziero, ma in inverno si spopola, riducendosi a poco più di un paese affacciato sulla città più bella del mondo. È questo il territorio controllato dall’azienda, la tentacolare organizzazione criminale capeggiata da Andrea Salvi. Dalla droga alla prostituzione, dall’edilizia alle sale giochi: nella penisola jesolana, quasi nulla si muove se non è lui a volerlo. Salvi però non è un boss come gli altri. Rifugge il mito del gangster, e preferisce mantenere un basso profilo. Per i lavori sporchi si serve dei suoi tre uomini migliori: Africa, un campano dalla mano pesante, il Negro, un lombardo schivo e dedito al lavoro, e infine Bomber, il cocainomane capocannoniere della squadra di calcio locale. Oltre alla compagna Valentina – che cela la propria determinazione dietro una maschera algida e a tratti umorale –, sono loro le uniche persone di cui si fida. Un giorno, però, durante la consegna di un ingente carico di marijuana, qualcosa va storto, e nello scontro con i carabinieri ci scappa il morto. Salvi si sente braccato. E in un momento come quello, la prudenza non è una strada percorribile: bisogna farsi sentire, e dimostrare che nessuno può permettersi di sfidare impunemente l’azienda. E così, mentre Jesolo viene messa a ferro e fuoco, il boss e i suoi uomini scopriranno che la verità è molto più complicata di quanto possa sembrare, e che il confine tra chi combatte il crimine e chi su quel crimine ha basato la propria esistenza è labile e fin troppo facile da attraversare, ritrovandosi di colpo dall’altra parte.
Recensione
Le regole degli infami di Fulvio Luna Romero è un noir con uno stile secco senza troppi fronzoli, duro e piacevole. Parla dell’anatomia criminale del Nordest, descrivendo alla perfezione le situazioni criminali di quella zona.
“L’azienda” capeggiata da Andrea Salvi, controlla droga, prostituzione, edilizia e sala giochi. Nulla sfugge al suo controllo. A differenza dei soliti gangster Salvi mantiene un basso profilo ed è molto prudente quando si parla della sua “Azienda” e la fiducia è per pochi eletti. Africa, campano e la persona giusta per i lavori sporchi, Il Negro, lombardo e il lavoro è il suo unico interesse e poi Bomber, il più problematico dei tre, sia per il fatto di essere un cocainomane e sia per il fatto di essere una star locale, visto il suo status da capocannoniere per la squadra di calcio locale. Infine la sua compagna Valentina, la classica donna del Boss, con indosso la maschera della felicità sul viso, fatta di regali, soldi e bella vita.
“L’azienda” è ben avviata e nessuno può contrastare un’organizzazione che non sembra possa avere crepe, fino a quando, però, un giorno qualcosa va storto dopo un grosso carico in consegna e ci scappa il morto. In quel momento tutto cambia e le crepe che prima non sembravano esserci, ora iniziano ad aprisi nel muro di Salvi e i suoi uomini.
Romero, con questo noir, mette in evidenzia la sottilissima linea e la facilità nel passare dalla parte opposta tra il criminale e chi combatte il crimine. Tra Verità e Menzogna. Tradimento e Onestà.
Le regole degli infami è un libro che si legge tutto d’un fiato. Veloce. Duro. Con colpi di scena classici per il genere che tratta. Piacevole. Non perde tempo. Non coccola il lettore. Non dà modo al lettore di poter respirare. Gli spara dritto in faccia tutta la cattiveria della storia. Senza sé e senza ma…
La struttura dei capitoli aiutano il lettore a dar continuità e velocità alla lettura. Brevi e concisi. Quasi chirurgici.
I protagonisti creati sono coerenti con la narrazione ideata da Ferrero. L’autore non entra nel profondo della loro psiche ma non sempre serve fare questo con i personaggi, non tutti i libri devono approfondire questo aspetto, ma in questo caso aiuta ad avere una narrazione incentrata su aspetti più adrenalinici e meno psicologici.
Detto ciò il libro è sicuramente piacevole, veloce e non pesante. Non spicca certo per originalità sono tutti aspetti già visti o letti, ma questo non toglie la piacevolezza della lettura e della scrittura dell’autore.
Altri spunti da considerare ci sarebbero ma difficili da trattare in una recensione su un giallo/thriller ancora da leggere…per queste considerazioni vi aspetto a lettura terminata.
A cura di Anthony Brigida
www.instagram.com/let.sreadtogether
Fulvio Luna Romero
trevigiano classe ’77. L’avventura letteraria comincia nel 2003 con il suo primo romanzo che vede come protagonista l’investigatore Carlo Caccia. Nel corso di questi anni, avvicinando la musica ai libri, ha proseguito l’avventura come scrittore e autore di recensioni per vari siti internet e blog. Per Piazza Editore ha pubblicato: “Carlo Caccia”, “La parte fredda dell’inferno”, “Il rumore discreto della nebbia”, “5-non uccidere”, “La sesta corda” e “Nancy”. Per Edizioni Tarantola, con protagonista Alex Romanelli, “Sarò l’ultimo a morire”.
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