Le regole della vendetta




Fulvio Luna Romero


DETTAGLI:

Editore: Marsilio

Genere: thriller

Pagine: 336

Anno edizione: 2024

Sinossi. Il Veneto orientale è un territorio unico: pianure a perdita d’occhio, campi coltivati, strade strette e impervie. Il tutto tagliato da lunghi rettilinei che puntano verso il mare. Qui niente si muove se non lo decide Santo Di Paola. Il suo impero, appoggiato dai “calabresi”, si basa su un gruppo di società fittizie gestite da Arianna Marino, manager capace e spregiudicata. La loro tattica è semplice: da una parte si insinuano nelle aziende in difficoltà riciclando denaro sporco, dall’altra stoccano rifiuti tossici e gestiscono il traffico di droga. Il risultato è una montagna di denaro che prende ogni giorno la strada di San Donà di Piave, dove Di Paola vive. Un giorno, però, le cose cambiano. Piccoli e grandi imprevisti cominciano a complicare gli affari: una partita di droga tagliata male, qualche imprenditore che alza la testa… Niente di davvero grave, eppure la sensazione è che qualcuno stia provando a fare terra bruciata attorno a Di Paola, spingendolo al passo falso. Quello che il boss non può sapere è che sulle sue tracce si è messa una donna estremamente pericolosa. Una donna che cova vendetta da cinque lunghissimi anni, Valentina Luisetto. È scaltra, paziente e ha una grande ossessione: eliminare Di Paola e riprendersi il suo territorio. In un crescendo di sospetti reciproci, di omicidi sempre più spietati e di innocenti brutalmente torturati, il cerchio attorno a Di Paola si stringe. Finché il vecchio boss non rimane solo. Ma è Valentina a gestire le trame dell’operazione, o è solo una pedina in un gioco più grande di lei?

 A cura di Marina Toniolo


Sono nata e cresciuta nel Nordest che traina. La mia è la seconda generazione dopo quella dell’esplosione economica avvenuta negli anni Sessanta quando sono spuntate come funghi tutte le fabbriche che costeggiano questa zona del Veneto.

Qui chi ha potuto ha colto la palla al balzo e, grazie agli insegnamenti dei genitori e dei nonni che hanno inculcato in testa la sola parola ‘lavoro’, ha fatto i famosi ‘schei’, i soldi. Denaro accumulato, che non sia mai che arrivino tempi di magra o che non si possa ingrandire la produzione, ma quasi mai goduto.

La casa, la macchina, l’orologio, questi sono gli status symbol che vengono ostentati. Persone che la domenica mattina fanno il giro nel loro capannone anche se non c’è nessuno: orgoglio o, come scrisse il Verga, semplicemente vedere la ‘roba’ di proprietà. Molti fanno debiti per acquistare l’ultimo bene di lusso e non è raro commentare che sì, ce l’ha, ma magari durante il giorno mangia pane e cipolla per tirare avanti.

In questa terra così ricca di contraddizioni e – oserei dire – di deficit intellettuale, è ambientato il noir di Romero, secondo della serie di Jesolo.

Un ritratto lucido e impietoso di un territorio sotto le grinfie di gente senza scrupoli. L’autore già all’inizio centra il punto: dei personaggi hanno nome Susy, Megan e Maicol. Tendenza questa tutta locale di inseguire l’esoticità a discapito della coerenza. Nel romanzo non ci sono i buoni o i cattivi, questi ultimi sono le star indiscusse pur con delle sfumature.

L’impressione che sia ha leggendo ‘ Le regole della vendetta’ è che si entri in una spirale di oscurità dove Valentina Luisetto, la protagonista, brilli come una stella. Lei contro Santo di Paola, al momento boss della riviera jesolana. Leggo di un corollario di malviventi, dai semplici galoppini della droga fino ai pezzi grossi veneti e friulani. I luoghi li conosco tutti: da ragazza passeggiavo in inverno sulla spiaggia di Jesolo, quando ancora la via principale, via Bafile, teneva chiusi i negozi. Ho sempre intuito, poi me lo hanno confermato, che affari loschi avvenivano nei territori tra Eraclea, Jesolo e Duna Verde.

Nel libro di Romero questi affari occulti vengono messi brutalmente in piazza senza disdegnare scene splatter degne di Tarantino. Gli scagnozzi di cui si avvale Di Paola spaziano nelle diverse gradazioni dell’intelligenza umana e allungano le mani della mafia su diversi lavori: la droga, il riciclaggio, la gestione dei rifiuti tossici, i rifugiati. Solo Valentina si definisce una non criminale, anche se tutte le sue gesta volte a spodestare chi ha ucciso Andrea Salvi la collocano in quel settore. 

Capitoli brevi e frasi ancora più brevi caratterizzano questo noir dei più noir mai letti. Non c’è redenzione, solo un gioco al massacro. Un potente, esaustivo atto di denuncia verso la società del Nordest pronta a volgere il capo quando si incontrano brutti ceffi e a pensare solo alla roba e agli schei.

La figura di Casale, imprenditore che trova il coraggio di denunciare presso l’antimafia di Venezia, è emblematica: un segno che forse le persone potranno trovare il coraggio di alzare la testa e rispondere a tono alle minacce che arrivano dai prepotenti. 

Lavorare, lavorare e accumulare, per poi lavorare ancora. L’ha imparato da suo padre, che a sua volta lo aveva imparato dal nonno. Una generazione di gente che aveva fatto la guerra’.

Ci sono molte cose buone in questo Nordest ma ancora manca la capacità di scrollarsi di dosso culturalmente la nomea di ‘polentoni’. Siamo ancora legati alla mafia del Brenta e il romanzo di Romero accende il riflettore su ciò che molti di noi ignorano o fanno vinta di non sapere, di non vedere.

Consigliato?
Assolutamente sì. La lettura mi ha spiazzata e intrigata non riuscendo a staccarmi dalle pagine fino al termine.

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Fulvio Luna Romero


Treviso 1977, è uno scrittore italiano nonché musicista e triatleta. Nel 2017 ha vinto il premio NebbiaGialla per inediti con il romanzo ‘Prosecco connection’, pubblicato da Laurana nel 2018 e finalista al premio La Provincia in Giallo. A partire dal 2003 ha pubblicato i romanzi polizieschi con protagonista l’investigatore Carlo Caccia. Per Marsilio, nel 2021 è uscito il noir ‘Le regole degli infami’, primo capitolo di una trilogia di cui ‘Le regole della vendetta’ (2024) costituisce il secondo episodio.

A cura di Marina Toniolo

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