Le stelle




di Capo Gelsomino

Recensione di Fiorella Carta


Autore: Elvira Serra

Genere: Narrativa

Editore: Solferino

Pagine: 218

Anno: 2019

Sinossi. Tre generazioni di donne, unite e divise da nodi di amore e disamore che nella memoria della più giovane sono un dato di fatto, senza tempo e senza spiegazione. Tra Chiara e sua nonna Lulù, ostetrica condotta, l’affetto e la complicità sono cementati dalle lunghe estati passate insieme nella casa vicino al mare, a Capo Gelsomino. Tra Lulù e Marianna, la madre di Chiara, c’è invece solo un muro di silenzi e recriminazioni. Perché? Non sembra esistere risposta. Finché, per ricucire quello strappo, Chiara decide di raccontare la storia della sua famiglia, partendo dalla Sardegna della sua infanzia, uno sfondo vivido come solo certi ricordi felici sanno essere. Ma al cuore della guerra fredda tra Lulù e Marianna scoprirà un segreto capace di deflagrare di vita in vita, cambiando ogni cosa. Con grazia e tenerezza, Elvira Serra dipana in queste pagine il filo rosso con cui ogni madre si lega alla figlia per sempre. Intreccia una narrazione avvincente in cui nulla è ciò che sembra. Ci conduce nella più intima delle esplorazioni e nella più ardita delle avventure: la ricerca delle proprie radici.

Recensione. “Chiara,tutto è mosso dall’amore perché l’amore si espande senza chiedere il permesso, si moltiplica nell’aria in silenzio. “

Elvira Serra rimarca in questo modo i sentimenti: nonno Vittorio ha ragione, è l’amore il motore della vita, non il sangue, le origini o il ceto sociale.

L’amore dato e ricevuto accresce l’anima, che grassa di sentimenti può andare in giro per il mondo ad affrontare ogni avversità.
Io ho avuto la mia Lulù e nessun ruolo sociale potrà mai scardinarla da fulcro della mia vita.

Chiara si trova in mezzo a due fuochi, letteralmente opposti dal punto di vista caratteriale, ognuno con le proprie colpe e giustificazioni, con i propri dolori e le profonde cicatrici.

Quando ti ritrovi in mezzo a un contrasto subisci le conseguenze di entrambe le parti e spesso ti ritrovi a fare errori di valutazione.
Chiara, fra nonna Lulù e mamma Marianna.

Nonna nel senso più stretto del termine, piena di abbracci e premure, complicità e amore incondizionato.
Mamma lontana invece, assenza che lascia tracce di sé, mai troppo vicina.

Così Chiara ha davanti a sé due donne fortemente differenti che condizioneranno la sua crescita e le sue scelte.
Segreti celati per amore, accuse che innalzano muri mai abbattuti per orgoglio ed egoismo.

Un romanzo che affronta scontri generazionali, conseguenze dovute al riaprirsi di ferite molto profonde.
Resta però il forte senso di protezione, crescita e maternità.
Conta sempre chi ti stringe la mano mentre inizi a camminare, chi ti aiuta a rialzarti, chi ti sostiene e ti accompagna lungo il cammino della vita.

Una storia che affronta la genitorialità e il senso materno in maniera non convenzionale; che, attraverso gli occhi di Chiara, racconta tre donne e le loro tre strade e, ad un incrocio fondamentale, la scelta di una strada che ha cambiato per sempre i loro rapporti.

Da casa mia, in Sardegna, non si vede il mare, ma l’estate di Clarita con i suoi profumi e la sua routine, è una cornice comune a molti conterranei e resta indimenticabile, come un tatuaggio indelebile , dovunque ti porti a vivere l’ avventura della vita.

Elvira Serra


Elvira Serra è una firma del “Corriere della sera” , dove si occupa di cronaca e costume e intervista grandi personaggi. Ha curato per cinque anni la rubrica “La forza delle donne” sul settimanale “F” e scrive sul blog “La 27ma ora”. Ha pubblicato due romanzi: “L’altra (Mondadori 2014) e ” Il vento non lo puoi fermare” ( Rizzoli 2016 )

 

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