Le streghe non dormono




ALICE BASSOLI


Editore: Corbaccio

Genere: thriller

Pagine: 272

Anno edizione: 2025


Sinossi. La golena: un luogo senza tempo, una terra fertile tra il Po e l’argine che salva dalle inondazioni, ma che in inverno si trasforma in un luogo di nebbie, misterioso e avvolgente. È nel fienile di una casa semidiroccata di golena che Paolo, dodici anni, viene trovato privo di sensi con una profonda ferita alla testa. Con gli amici era andato a giocare sfidando i proprietari, Luigi Morosini, un uomo violento con un debito verso la giustizia, e la moglie Elvira, che nel paese di Fossanera descrivono come una strega, anche se poi non poche donne vanno da lei di nascosto a farsi fare i tarocchi. Gli altri ragazzi non sanno che cosa sia successo, ma non è difficile puntare il dito contro il Morosini. Certo, è possibile che Paolo avesse visto qualcuno che non doveva vedere proprio lì, dai Morosini, proprio in quel freddo pomeriggio invernale… Paolo è in coma, non si sa se ce la farà, ma intanto il vaso di Pandora dei segreti del paese è stato scoperchiato e mentre la polizia indaga, tallonata da vicino da Pietro Incantevole, giovane cronista della stampa locale, nessuna famiglia si sente più al sicuro…

 Recensione di Cinzia Passaro


Ho letto questo romanzo in una sola giornata, si presenta come un thriller avvincente e carico di tensione, mai banale, ambientato in una golena misteriosa, un luogo che diventa quasi un personaggio a sé stante, che con la sua bellezza inquietante diventa simbolo di ciò che è nascosto e proibito . La prosa dell’autrice riesce a creare un’atmosfera avvolgente dove il mistero si mescola ai segreti del passato e alle tensioni del presente. 

Le streghe non dormono” di Alice Bassoli è un’opera ricca di tensione e introspezione, che affronta temi come il pregiudizio, la ricerca della verità e la complessità della natura umana. Ambientato in una golena misteriosa, il romanzo si apre con un evento drammatico: Paolo, un dodicenne, viene trovato privo di sensi dopo un incidente legato a un confronto con i Morosini, un’altra famiglia del paese. Da qui, la narrazione si sviluppa in un crescendo di tensione, rivelando le fragilità e i segreti di una comunità.

Paolo nella sua condizione di coma rappresenta non solo la vulnerabilità dell’infanzia, ma anche il catalizzatore che fa emergere le verità nascoste. La sua assenza diventa un elemento cruciale, poiché le interazioni e le tensioni tra gli altri personaggi si intensificano mentre cercano di capire cosa sia realmente accaduto.

Gli amici di Paolo, Filippo e Alessandro, rappresentano l’innocenza e la spensieratezza dell’infanzia, ma anche il peso delle conseguenze delle loro azioni. La loro paura, enfatizzata dalla suggestione, e incertezza dopo l’incidente di Paolo mostrano come il dramma influisca su di loro, costringendoli a confrontarsi con la realtà del mondo adulto.

Antonella, Costanza ed Eleonora, sono le mamme dei ragazzi coinvolti, che come tutte le madri sono spesso ignare di quello che fanno i figli, giustificandoli in quanto bambini quando invece il loro comportamento è spesso al limite della buona educazione come ben sa la bidella Rossella, personaggio emblematico, prima fra tutti a condannare Luigi Morosini come mostro.

Luigi Morosini rappresenta l’archetipo dell’uomo maledetto, violento e tormentato, intrappolato tra i suoi demoni e le aspettative della comunità lo rendono come il possibile colpevole. La sua figura è circondata da sospetti e pregiudizi, ma la narrazione esplora anche la sua umanità, ponendo interrogativi sulla giustizia e sulla colpevolezza.

Elvira Morosini è la moglie di Luigi, etichettata come “strega” dalla comunità, è un personaggio complesso. La sua dualità, tra la figura temuta e quella di una donna che offre servizi di cartomanzia. Rappresenta le paure e i pregiudizi della comunità,  bastano le sue maledizioni e i suoi riti a far sprofondare nella superstizione ed Eleonora nella pazzia .

Clara e Gabriele Morosini sono il risultato di una famiglia disagiata, etichettati dalla società che con il loro comportamento non fanno altro che rafforzare l’idea negativa che la gente ha di loro.

Pietro Incantevole: Il giovane cronista si trova in prima linea nella ricerca della verità. La determinazione a scoprire la verità lo rende un personaggio chiave, mentre la sua curiosita e il suo senso di giustizia lo spingono a scavare nei segreti del paese. La sua riflessione finale sul “mostro” che ognuno porta dentro di sé evidenzia la sua crescita personale e il suo desiderio di comprendere le sfumature della natura umana. Il suo interesse morboso per Clara e  la sua interazione con Eva, l’assistente sociale, pongono in luce il tema della compassione e della comprensione, anche verso coloro che sono considerati colpevoli.

Eva è una figura di supporto e saggezza, con un passato tormentato. La sua riflessione sulla lotta contro i propri demoni interiori offre una visione profonda e realistica della fragilità umana, suggerendo che ogni persona, anche quella che sembra malvagia, ha una storia da raccontare.

Jessica e Daniele, gli amanti di cui tutto il paese di Fossanera sa. Il senso di colpa dell’uno condanna l’altra…

L’autrice affronta con grande sensibilità e profondità il tema della disabilità e dell’emarginazione sociale attraverso la voce di un personaggio che esprime il suo dolore e la sua frustrazione per la mancanza di empatia e comprensione da parte della comunità. L’autrice riesce a delineare un quadro realistico e toccante, mettendo in evidenza le difficoltà che le persone con disabilità e le loro famiglie vivono. 

Alice Bassoli, in poche pagine, riesce a catturare il conflitto interiore di Antonella, una madre che lotta per proteggere la propria figlia, Maddalena, da uno sguardo sociale critico e spesso ostile. L’autrice utilizza un linguaggio potente e diretto, che comunica la frustrazione e la rabbia di una madre consapevole che la società tende a misurare il valore di una persona in base a standard di “normalità”.

Questo approccio mette in luce il pregiudizio insito nella società, dove la disabilità è vista come una colpa o una mancanza, piuttosto che come un aspetto della diversità umana. L’autrice riesce a trasmettere l’idea che le persone con disabilità, come Maddalena, hanno tanto amore e valore da offrire, ma spesso sono invisibili agli occhi della società. La madre esprime un desiderio profondo di accettazione e inclusione, evidenziando come la disabilità possa essere stigmatizzata e come ciò influisca non solo sulla persona direttamente coinvolta, ma anche sui familiari che la sostengono.

La narrazione riesce a far emergere la vulnerabilità di chi vive in questa condizione, rendendo il lettore consapevole delle ingiustizie e delle sofferenze che derivano dall’ignoranza altrui. La lotta contro l’ignoranza: La frustrazione della madre è palpabile, e Bassoli riesce a trasmettere l’urgenza di un cambiamento culturale che promuova la comprensione e l’accettazione.

L’autrice utilizza la voce di questo personaggio per sfidare il lettore a riflettere sulle proprie percezioni e comportamenti nei confronti delle persone con disabilità. La sua richiesta di empatia diventa un appello universale, che invita a superare l’ignoranza e la superficialità, a riconoscere l’umanità di ciascuno, al di là delle etichette.

Il romanzo di Bassoli riesce a intrecciare elementi di suspense con una profonda analisi psicologica dei personaggi. La prosa evocativa dipinge un paesaggio intriso di emozioni, mentre il fiume e la golena diventano simboli di scorrere del tempo e delle verità che emergono. La citazione del proverbio “Quando il saggio indica la luna, lo stolto guarda il dito” riassume perfettamente l’essenza del libro: la ricerca della verità è spesso offuscata da pregiudizi e superficialità.

In conclusione, “Le streghe non dormono” è un romanzo che invita alla riflessione, esplorando il confine tra giustizia e pregiudizio, e mostrando come ogni individuo porti con sé una complessità che merita di essere compresa. La storia dei vari personaggi con i loro segreti si intreccia in un racconto avvincente che rimane impresso nella mente del lettore, spingendolo a interrogarsi sulla natura del bene e del male.

Un romanzo che suggerisco di leggere, la cui trama si presterebbe a una fiction per la varietà dei personaggi e delle situazioni narrate.

Complimenti all’autrice.

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Alice Bassoli


nasce nel 1981. In quell’anno la radio trasmette a raffica “Felicità” di Albano e Romina, il Papa viene ferito in un attentato e al Festival di Sanremo trionfa la canzone “Per Elisa”. Figlia degli anni ’80, fin dalla tenera età Alice coltiva l’amore per la musica, per il disegno e per i fumetti e, soprattutto, inventa storie e scrive copioni improbabili che sottopone ai propri amici. L’amore per la scrittura arriva tardi, quando ha quasi trent’anni, ispirata dalla lettura di due romanzi molto speciali che ancora oggi conserva nel cuore. Alice è autrice di quattro romanzi gialli. Con “La ninnananna degli alberi” è arrivata tra i cinque finalisti del concorso Amazon Storyteller 2022, tra oltre millecinquecento candidature. Potete trovare gli altri suoi suoi romanzi su Amazon: “Elefanti a colazione”, “Il bosco obliquo”, “Dove nuotano le sirene”.