Recensione di Fiorella Carta
Autore: Letizia Vicidomini
Editore: Homo Scrivens
Genere: thriller
Pagine: 288
Anno di pubblicazione: 2019
Sinossi. Ines è una bella donna, impiegata, vedova, con due figlie. La sua vita ruota intorno a loro, ma da vent’anni ha uno spazio che dedica solo a sé, e all’uomo che con lei divide quel tempo sospeso. Avvocato, sposato e con figli, non le ha mai promesso nulla, e lei nulla chiede: solo quell’ora o due di parole, carezze, sesso appagante. È felice, Ines, ma un giorno il suo paradiso sprofonda. Lui manca a un incontro, non risponde al telefono, e lei non ha altri contatti. Solo ora si rende conto di non averlo mai conosciuto a fondo: addirittura il nome che le ha dato è falso così come la professione. E se fosse morto? Se gli fosse accaduto qualcosa? Nessuno avrebbe potuto avvisarla. Nessuno sapeva di lei. Lei era nessuno, nella vita del suo uomo.
Recensione
” Pensavo che oggi forse sono più frequenti le deformazioni dell’anima, come le hai chiamate tu, che quelle del corpo“.
Rinascere dopo un lutto è come rifiorire nuovamente dopo l’inverno più rigido del cuore.
Ines, insieme alle due figlie, riesce a riprendere in mano la sua vita dopo la morte del marito, ritrovando anche l’amore, in maniera difforme forse, non di certo convenzionale, ma passionale e costante. Giuseppe è il suo porto sicuro da vent’anni, sebbene lui sia già impegnato.
Eppure non mancano mai ai loro incontri, ai loro momenti unici e complici. Fino a quando Giuseppe sparisce, portando con sé Ines in un baratro di domande e incertezze.
Inizia così, con un grosso punto di domanda, il nuovo romanzo di Letizia Vicidomini. Insieme a Ines cerchi un appiglio, un modo per fermare questo capogiro dell’anima che smarrisce e crea mancanze inaspettate,vuoti di aria e di tempo.
D sempre discreta nel rivelare la sua relazione a chiunque, quando scopre la vera identità di Giuseppe, decide di appoggiarsi alla sua amica Anna, strettamente legata ad Andrea Martino.
Avete mai avuto stima di un personaggio di un romanzo?
Ecco io stimo così tanto Andrea Martino che non trovandomi nei luoghi in cui è ambientata la sua vita, posso immaginarlo lì presente, ritenerlo una persona reale .
Lo stimo per la semplicità nei modi, per il senso di giustizia insito in lui da sempre e che mai lo ha abbandonato anche dopo la pensione. Amo la sua devozione per Luisa e per la sua famiglia, il rispetto che porta verso il genere umano e la sensibilità nei confronti del mondo femminile.
È questo che lo spinge ad aiutare Ines a sua insaputa e capire in che luoghi nascosti alberghi la verità.
Lei era nessuno ha un ritmo familiare, forte e sentito come i romanzi precedenti e affronta un argomento mai sopito, la violenza sulle donne, la prepotenza maschile che dilaga, uccide e traumatizza, più del fisico, l’anima e il cuore di donne incapaci di slegarsi da un nodo che opprime.
Un romanzo che rivendica giustizia verso abusi, omicidi impuniti e verso la voglia di vita che scappa dalle mani di Ines.
Ines.. lei che nei confronti di Giuseppe, per vent’anni, era presente ma lontana dalla sua vera vita, si sente alienata dalla sua esistenza.
Lei era nessuno…eppure in questo mondo fatto di violenza, l’unica cosa che ci ricorda Ines è che, prima di tutto, dobbiamo essere qualcuno per noi stesse.
Oltre al mio amato investigatore senza impermeabile e con un invidiabile pollice verde che io non avrò mai, ricorderò con molto piacere una figura che compare due o tre volte nel romanzo e che ha lasciato il segno, regalando saggezza e calore ad Ines e anche a me: Edvige, sua suocera, una splendida anziana donna con un animo giovane e fresco che infonde fiducia.
Letizia Vicidomini
Acquista su Amazon.it: