del cielo e della terra
James McBride
Traduttore: Silvia Castoldi
Editore: Fazi
Genere: Narrativa
Pagine: 420
Anno edizione: 2024
Sinossi. James McBride, uno degli autori americani contemporanei più brillanti, già vincitore del National Book Award, torna con un capolavoro assoluto che negli Stati Uniti è stato il romanzo letterario più importante dell’anno. Nell’America degli anni Trenta, il quartiere di Chicken Hill a Pottstown, Pennsylvania, è una vivace comunità in cui persone di colore e immigrati ebrei convivono condividendo sogni e sofferenze. I coniugi Moshe e Chona, originari dell’Est Europa, sono profondamente legati alla gente del posto, che aiutano sempre come possono, e nel tempo sono diventati un punto di riferimento per tutti. Un giorno bussano alla loro porta i vicini Nate e Addie: il nipote Dodo, un ragazzino di dodici anni rimasto sordo in seguito a un incidente domestico, è in pericolo; sua madre è venuta a mancare, il piccolo ora è orfano e gli zii hanno ricevuto una lettera. Dodo verrà prelevato dalle autorità per essere mandato in un istituto speciale per ragazzi con problemi. Moshe e Chona accettano di nasconderlo, ma in seguito a una soffiata si reca sul posto Doc Roberts, un medico bianco e razzista che finisce per aggredire la donna mentre Dodo, unico testimone, viene portato via dalla polizia. Non tutto, però, è perduto…L’Emporio del Cielo e della Terra, votato come uno dei migliori cento libri degli ultimi venticinque anni dai lettori del «New York Times» e per oltre trenta settimane consecutive stabile ai vertici delle classifiche di vendita americane, è un potente romanzo intriso di speranza: un inno alla forza salvifica dell’amore che dimostra come la solidarietà sia in grado di abbattere tutti i muri.
Recensione di Ilaria Bagnati
L’emporio del cielo e della terra è ambientato nel quartiere di Chicken Hill, a Pottstown in Pennsylvania. Qui negli anni Trenta si sono stabilite molte persone ebree provenienti dall’Europa.
Est europei, italiani, tedeschi, irlandesi, polacchi e afroamericani convivono tra loro, ognuno seguendo le proprie tradizioni e religioni. L’emporio del cielo e della terra gestito dall’ebrea Chona è un punto di riferimento, la donna è sempre gentile con tutti, facendo regali e credito a chi non ha soldi.
Il marito Moshe è proprietario di due teatri e la coppia si può definire benestante. Il loro è un rapporto basato sulla fiducia e il rispetto purtroppo però non è stato baciato dalla gioia di un figlio.
Così quando Dodo, nipote di Nate e Addie loro amici, entra nelle loro vite sono lieti di aiutarlo. Dodo ha dodici anni, è sordo a causa di un incidente domestico e dopo la morte della madre le istituzioni vogliono chiuderlo in un istituto per persone con malattie mentali. Chona e Moshe lo nascondono come possono ma l’arrivo del medico razzista Doc Roberts all’emporio rovina il piano. Doc aggredisce Chona la cui salute è molto fragile e Dodo viene prelevato dalla polizia. In molti hanno a cuore le sorti del ragazzo che per fortuna non viene abbandonato a sè stesso…
L’emporio del cielo e della terra è un libro che racchiude tanti personaggi, tanti avvenimenti, ricordi e non è facile tenere il filo di tutto. Se nella prima parte ho faticato un po’ a seguire il filo della storia e memorizzare tutti i personaggi successivamente la storia è filata via liscia senza intoppi.
Sicuramente questa è una storia da assaporare, da gustarsi lentamente per non perdere dettagli che successivamente possono risultare importanti.
Le tematiche trattate sono varie e tutte di grande rilievo come il razzismo, la religione, l’immigrazione, la salute mentale, la fratellanza, la maternità.
McBride ha scritto senza ombra di dubbio un gran bel libro in cui la speranza è davvero l’ultima a morire. Anche quando tutto è nero ci può essere la svolta che ridona felicità. Non nego che alcuni passaggi mi hanno commossa fino alle lacrime per questo e per tutto ciò che ho detto finora non posso che consigliarvelo caldamente, può essere un bellissimo regalo di Natale.
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James McBride
nato nel 1957 da padre afroamericano e madre ebrea esule dalla Polonia, dopo una formazione come giornalista che lo porta nelle redazioni di celebri testate come «The New York Times», «The Washington Post» e «Rolling Stone», James McBride esprime il suo poliedrico talento sia come musicista jazz che come sceneggiatore per Spike Lee, giungendo alla popolarità nel 1995 con Il colore dell’acqua, vigoroso libro d’esordio a carattere autobiografico nel quale l’autore rievoca le proprie origini composite attraverso il toccante ritratto della figura materna. La decisiva consacrazione arriverà quasi vent’anni dopo con The Good Lord Bird (Fazi Editore, 2021), vincitore del National Book Award 2013, a cui è seguito Il diacono King Kong (Fazi Editore, 2023). L’Emporio del Cielo e della Terra, il suo ultimo romanzo, ha avuto in patria un successo clamoroso e Steven Spielberg ne ha acquisito i diritti cinematografici.
A cura di Ilaria Bagnati