L’immagine Malvagia




Recensione di Costantino Giordano


Autore: Roberto Ricci

Editore: Le Mezzelane Casa Editrice

Genere: Thriller

Pagine: 224

Anno di pubblicazione: 2020

Sinossi. Quando a Demetrio Avolfi, serial killer pentito, viene concessa la semilibertà, chiede anche che gli venga consentito di scrivere la propria biografia con l’aiuto del suo scrittore preferito, Luigi Diamante. Quest’ultimo, in crisi di ispirazione, è inizialmente titubante, ma, convinto dal suo editore, infine accetta. Un giorno, però, Demetrio non fa ritorno in carcere. Subito dopo viene uccisa una donna disabile, il tipo di vittima da lui preferito. Il commissario Ranieri gli dà la caccia, ma Luigi e Sonia Foschi, la psicologa che ha seguito Demetrio, non sono convinti che sia lui il vero assassino. I loro dubbi paiono venire confermati quando viene ritrovato il cadavere di una seconda vittima, questa volta non disabile. Mentre gli omicidi si susseguono, emerge un filo conduttore che lega le vittime a una tragedia avvenuta anni prima in città. Per fermarli, il commissario deve andare a fondo di questa tragedia e scoprire se l’assassino è davvero Demetrio o un suo feroce emulatore.

Recensione

Quanto può fare male un ricordo?

Quanto questo può ossessionare e rovinare per sempre la vita di chi lo ha vissuto e lo rivive ogni giorno?

“L’immagine Malvagia” è un libro che conquista il lettore sin dalla prima pagina e lo trascina negli angoli più oscuri e cupi dell’animo umano. È un libro incredibilmente concreto, con una trama interessante e ben costruita. Sembra di guardare una bellissima serie tv, le immagini durante la lettura scorrono nitide e pulite nella mente del lettore che si immerge completamente nella storia.

La narrazione è chiara e diretta, la lettura scorre veloce e ci si ritrova a finire il libro in tempi brevissimi presi dalla voglia di conoscere ogni particolare. L’autore riesce a creare in ogni capitolo nuova suspense grazie ad un nuovo indizio, ad una nuova rivelazione che sembra inutile e futile eppure, man mano che si va avanti, si comprende che i tanti indizi, sparsi nei capitoli, alla fine hanno tutti un unico grande senso.

La descrizione degli omicidi è precisa e non lascia spazio all’immaginazione, al lettore sembra di trovarsi sulla scena del crimine nel momento esatto in cui il crimine viene commesso, riesce a percepire la paura e la rassegnazione delle vittime, vive quegli ultimi istanti di terrore sulla propria pelle, percependone tutta la drammaticità; un mix di emozioni che rende la lettura appassionante e incredibilmente realistica.

L’attenzione che viene dedicata ai singoli personaggi è quasi maniacale, sembra che l’autore voglia far conoscere a fondo l’animo di ogni singolo personaggio in modo da far entrare in totale empatia il lettore; quest’ultimo, si troverà per assurdo a fare il tifo per un serial killer che dice di essere cambiato, di essersi sbarazzato di quella “immagine malvagia” che tutti vedono in lui. Ma sarà veramente così?

Ci si può fidare delle parole di un omicida seriale?

Queste sono le domande che, durante tutta la lettura, circolano indisturbate nella mente e nel cuore del lettore fino al tragico epilogo finale che renderà tutto il romanzo un incredibile viaggio alla scoperta delle paure più profonde e nascoste dei protagonisti.

Le persone possono veramente cambiare? Possono sopprimere quell’istinto primordiale che le ha trascinate verso l’oblio?

Forse, alla fine di questo libro, capiremo che “l’immagine malvagia” non è una semplice etichetta che viene data ad una persona violenta, ma una vera e propria aura maligna che viene emanata da chi, purtroppo, un’anima l’ha persa per sempre.

 

 

Roberto Ricci


Roberto Ricci: Nasce ad Ancona, città dove tuttora vive e nella quale svolge la professione di parrucchiere. Dopo aver vinto nel 2012 il Premio Racconti nella rete, legato al festival letterario LuccAutori, con il racconto thriller “Il Cappotto”, divenuto un cortometraggio di grande successo in rete, e la pubblicazione della raccolta “Respiro Tagliente” contenente quello e altri tre racconti dello stesso genere, viene soprannominato dalla stampa Il parrucchiere del brivido. Il libro, viene presentato in grande stile durante la festa per il ventennale del suo negozio. Nel 2013 pubblica online il racconto “Tour Location Di Terrore”, mentre nel 2014 esce la sua seconda raccolta “Buio Rosso”, contenente dieci racconti, dei quali sei inediti. Uno degli inediti “Guanti Neri”, diventa un cortometraggio. Nello stesso anno pubblica il racconto “Le Palline di Natale” contenuto nell’antologia “Schegge per un Natale Horror 2014”. Nel 2015 pubblica il racconto “Il veglione di carnevale” contenuto nell’antologia “Ombre gialle brividi neri” e scrive il soggetto del cortometraggio “Nel silenzio della notte”, girato e presentato con grande successo e soddisfazione nella sua città. Nel 2016 pubblica il romanzo breve “L’acconciatura sbagliata”, presente nella raccolta “Nero corvino” (2018) in versione integralmente aggiornata e scrive il soggetto del cortometraggio “The Audition” e collabora a quello del film “TangOscuro”. Un suo racconto dal titolo “La stanza del sangue”, vince uno dei premi speciali al Festival Letterario “Giulia in Giallo”, mentre un altro, dal titolo “Profumo Fatale” viene pubblicato sul settimanale “Oggi”.

 

Acquista su Amazon.it: