Lo strano caso di Eve Harding
di Gemma Rogers
Newton Compton 2022
Katia di Chiara (Traduttore)
Narrativa, pag.320
Sinossi. Presto o tardi avrà la sua vendetta… e sarà definitiva Fino a che punto ci si può spingere per ottenere giustizia?** Il mondo di Eve Harding si è fermato un sabato mattina, quando ha subito un’aggressione mentre aspettava il treno. Da allora la sua vita non è più la stessa. Nonostante la sua denuncia, il colpevole non è mai stato trovato: sembra svanito senza lasciare traccia. Eve è tormentata dal pensiero che possa colpire di nuovo. E quel chiodo fisso condiziona ogni aspetto della sua vita: lascia il lavoro, cambia colore e taglio dei capelli, inizia ad allenarsi forsennatamente in palestra… finché non lo incontra. È lui, ne è sicura; è il suo corpo a parlare, il ricordo che le è rimasto impresso sulla pelle e nell’anima. Eve vuole vendetta. E non si fermerà di fronte a niente. Inizia così un gioco estremamente pericoloso…
Recensione di Marina Toniolo
Cosa determina un buon thriller?
Sicuramente la suspance, i colpi di scena e il ritmo serrato.
Qui abbiamo un libro che di thriller ha ben poco, a cominciare dal titolo italiano che non si sposa con la storia. Meglio quello originale: ‘Stalker’, allora sì che possiamo avere un’idea di cosa affronteremo.
C’è una ragazza, Eve, sui venticinque anni, minuta, carina. Lavora nel marketing. Non ha praticamente vita sociale e quasi non ha frequentazioni. Vive in un appartamento con il coinquilino Ben, un ragazzo a modo per il quale prova un sentimento nascente. Eve viene aggredita mentre raggiunge un’amica e la violenza la cambierà per sempre.
Il racconto si sviluppa in due piani temporali: quando viene violentata e quando successivamente viene arrestata per omicidio. La scrittura è quasi sempre in prima persona a parte alcuni capitoli in cui compare la voce o dell’aggressore o degli investigatori. Non ci sono né colpi di scena né suspance. Eve decide di cambiare atteggiamento e da ragazza aggredita diventa aggressore, una stalker.
Non mi piace l’idea di fondo della storia che è sì attuale – la violenza sulle donne – ma instilla il pensiero di una possibile giustizia fai da te quando invece è risaputo che affidarsi agli organi competenti è fondamentale. Pure il finale è quanto di più scontato ci possa essere.
‘Lo strano caso di Eve Harding’ si può leggere sotto l’ombrellone in spiaggia come lettura alternativa, ma gli amanti del giallo/thriller non troveranno nulla che solletichi il palato.
Consigliato? No, in questo caso la formula ‘giustiziere solitario’ non funziona.
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Gemma Rogers
Gemma Rogers vive nel West Sussex con il marito, le due figlie e l’amato bulldog. Il suo amore per la scrittura è iniziato nella prima adolescenza, ispirato dalle ore trascorse a leggere gialli. È appassionata di film, in particolare di horror, di lunghe passeggiate con il suo cane, di nuoto e di qualsiasi cosa coinvolga le torte.
A cura di Marina Toniolo