L’ordine




Recensione di Loredana Cescutti


Autore: Daniel Silva

Editore: Harper Collins

Traduzione: Seba Pezzani

Serie: Gabriel Allon #20

Genere: Thriller

Pagine: 408p., R

Anno di pubblicazione: 2021

 

 

 

 

 

Sinossi. Quando Papa Paolo VII muore inaspettatamente, Gabriel Allon, che si trova in vacanza a Venezia, viene convocato a Roma dal segretario personale del pontefice, l’arcivescovo Luigi Donati. Ai media è stato comunicato che il Santo Padre è morto d’infarto, ma Donati ha due ottime ragioni per sospettare che in realtà sia stato assassinato: la guardia svizzera in servizio davanti agli appartamenti papali quella sera è scomparsa, e così pure la lettera che il pontefice stava scrivendo. Una lettera indirizzata al suo vecchio amico Gabriel…Mentre facevo una ricerca nell’Archivio segreto vaticano, mi sono imbattuto in un libro davvero straordinario…Si tratta di un misterioso vangelo apocrifo che la Chiesa ha sempre tenuto gelosamente nascosto, un testo che mette in discussione l’accuratezza con cui il Nuovo Testamento tratta uno dei più grandi prodigi della Storia. Per questo motivo l’oscuro e potente Ordine di Sant’Elena è disposto a tutto pur di evitare che il libro arrivi nelle mani di Allon. Non solo: sta anche complottando per impadronirsi del papato. Ed è solo l’inizio. Mentre i cardinali si radunano a Roma per il conclave, Gabriel Allon lotta contro il tempo per raccogliere le prove della cospirazione e ritrovare il volume che potrebbe mettere fine a duemila anni di odio sanguinario. La sua sarà una missione all’ultimo respiro che lo porterà da Firenze a un monastero di Assisi, e poi ai sotterranei dell’Archivio segreto in Vaticano e alla Cappella Sistina, dove assisterà a un evento a cui nessun laico è mai stato ammesso prima di lui: la sacra consegna delle chiavi di San Pietro al nuovo papa.

Non si supera mai, vero?

Che cosa?

Il senso di colpa del sopravvissuto. Si trasmette di generazione in generazione. Come i suoi occhi verdi.

Erano gli occhi di mia madre.

È stata in un campo?

Birkenau.

In tal caso, anche lei è un miracolo.”

 

Recensione

Ritrovare Gabriel Allon ha sempre un che di speciale per me, perché è proprio con un libro che lo vedeva protagonista (La vedova nera 2017 di cui trovate la mia recensione qui nel sito) che qualche anno fa, grazie ad una recensione di prova sono entrata a far parte della grande famiglia Thrillernord e, il feeling con questo angelo vendicatore è stato immediato e si è rivelato duraturo nel tempo.

Storia, emozioni, arte, humor noir, strategia e tanta azione sono le caratteristiche di questa fortunata serie creata da Daniel Silva, l’autore che ha dato i natali alla più famosa spia del Mossad che il mondo possa ricordare.

Un uomo spietato, che se deve uccidere non ha la minima esitazione a farlo ma che, a differenza di altri ha una coscienza che lo accompagna e una storia alle spalle che lo segue come un’ombra. Da qualche anno ha una nuova vita familiare nel privato, ma tutto ciò che è stato lo insegue proprio perché è lui che non vuole dimenticare, perché dimenticando si cancellano le origini, perché scordando rischierebbe di non essere più la persona che è diventata ora.

I file su un computer sono un po’ come i peccati, Eccellenza.

In che senso?

Nel senso che si può ottenere l’assoluzione, ma in realtà non spariscono mai.”

Proprio i peccati saranno all’origine di questa storia molto particolare, di questo viaggio fra le antiche mura vaticane, ricche di segreti e di sotterfugi, di macchinazioni machiavelliche e di arrivismo estremo e sarà proprio questo, che darà il via all’intera storia.

“…l’inimmaginabile può succedere.”

Per Gabriel Allon, questa doveva essere una vacanza, organizzata interamente e segretamente dalla moglie, a sua volta una spia ma da un po’ impegnata soprattutto a fare la mamma di due gemellini di quattro anni. D’altronde, non è cosa di ogni giorno riuscire a portare in vacanza la massima autorità di un servizio segreto così importante.

La possibilità di ripercorrere la loro storia, il tentativo di dargli un po’ di respiro dopo l’ultima avventura che gli ha lasciato qualche strascico fisico ancora da recuperare, l’incredibile opportunità di trascorrere del tempo tutti assieme come una famiglia normale, dedicandosi al turismo, ai giochicon i figli, alla sua passione di sempre, che non è solo tale ma che è ancora più importante, la sua abilità più grande. L’arte e il restauro.

Un personaggio contrastante e carismatico, che da un lato è, infatti, in grado di ridonare la vita ad antiche tele e ad opere che hanno da sempre un valore storico importante e dall’altro però, non va mai dimenticata la sua altrettanto grande abilità nel dare la morte, quando necessario.

Secondo te, le persone normali cosa fanno in vacanza?

Noi siamo persone normali

Solo che abbiamo amici interessanti.”

Appunto perché loro non sono persone “normali”, la loro vacanza sicuramente sarà un tantino più movimentata, ma niente di che, solo una caccia serrata alla ricerca dell’assassino del Santo Padre.

Sicuramente un romanzo un po’ diverso da quelli a cui Silva ci ha abituato, non perché sia meno bello, ma perché stravolge l’abitudine del lettore in merito all’organizzazione, alla pianificazione e a tutto ciò che di norma ci accompagna nelle missioni di Gabriel Allon. Qui non ci sarà tempo per mettere in piedi una stangata in piena regola, perché lui per molto tempo agirà da solo e il suo compagno di viaggio in quest’incredibile avventura sarà proprio un arcivescovo, suo grande amicooltre che unico conoscitore di certi meccanismi interni.

Certo, essere il capo dei servizi segreti israeliani magari gli darà qualche vantaggio, ma molte cose, questa volta, dovrà sbrigarsele da solo e magari, con qualche altra amica spia che si è fatto in giro per l’Europa.

Un libro, che parte da un mito, ma che va a toccare temi forti, come quello della fede e soprattutto,quello dell’intolleranza, dell’integrazione che spesso ancora ai giorni nostri appare un’utopia, per non parlare dell’antisemitismo e, riporta in superfice ancora una volta l’olocausto, che purtroppo, ancora ora viene spesso negato da esponenti politici ultra integralisti di vari paesi.

Ciò che apprezzo sempre moltissimo nei libri di Silva, è proprio il come, seppur attraverso un romanzo che racconta di temi d’evasione, talvolta più curiosi di altri, ma sempre in chiave narrativa, è in grado di inserire argomenti d’impatto di grande attualità, che in qualche modo finiscono per riportare alla luce fatti reali e comunque, riescono a farti provare un brivido.

Noi sappiamo che c’è stato lo sterminio di massa, siamo a conoscenza di ciò di cui la storia è stata protagonista e vittima in egual misura, ma, sentirlo riportare ancora e ancora attraverso un personaggio così vivo, così vibrante, che attraverso le sue parole riesce a farti percepire la portata dei fatti che si sono abbattuti su milioni di persone, in modo incomprensibile, senza motivi plausibili, senza nemmeno una via di scampo riesce a ferirti ancora di più. Perché, e magari sembrerò folle nell’affermarlo, le sue parole, i suoi ricordi e la sua sofferenza ti arrivano genuini e tremendamente sentiti.

Daniel Silva spiega molto bene nelle pagine finali i come e i perché di questa particolare storia, che probabilmente segnerà anche un punto di svolta nella vita di quest’uomo dal nome di un angelo, con un cuore palpitante con tanto amore da dare e da ricevere ma, con una mano fredda e immobile quando si tratta di compiere il suo dovere. Un personaggio per cui non si tratta di scegliere se e quando uccidere, bensì tutto si riduce al “deve essere fatto”.

Una scrittura che sicuramente, ancora una volta , tiene incollati e incuriosisce  anche perché vi sarà l’occasione di assistere “da vicino” a uno dei momenti più importanti a livello mondiale che possa capitare nelle varie epoche, che non si verifica così spesso, che prevede un cerimoniale molto ben definito, assolutamente chiuso poiché nessun esterno vi può prendere parte e che, fa rimanere fino all’ultimo istante, ogni volta tutti in rigorosa attesa. Tutti trepidanti e pieni di curiosità rispetto alla scelta, che in qualche modo andrà a influenzare anche le nostre vite future, oltre alla politica mondiale.

Chi già conosce sia Silva che Allon, per conseguenza sa che i suoi libri meritano di essere letti perché ti lasciano sempre qualcosa e, agli altri invece, posso solo dire di provare.

A questo riguardo, mi permetto solo di segnalare che purtroppo, per quanto riguarda i primi libri, non sono di semplice reperibilità, ed è un peccato. Alcuni, per quanto io abbia cercato, non risultano nemmeno essere stati tradotti. Io sono riuscita a trovare tempo fa e a leggere “Il restauratore” (di cui potete trovare la mia recensione sempre qui in Thrillernord).

È vero che in ogni libro recente c’è un accenno al passato più o meno presente del personaggio, ma secondo me non è la stessa cosa che poterli leggere in sequenza. Come ho già fatto a suo tempo, mi sono comunque ripromessa di cercarli, nei limiti delle traduzioni e, di recuperarne quanti più possibili.

Immagini mai che piega avrebbero preso le nostre vite se non fosse successo?

Monaco?

No… Duemila anni di odio. Saremmo numerosi come le stelle del cielo e i granelli di sabbia di una spiaggia, proprio come Dio promise ad Abramo.”

A presto Gabriel! להתראות בקרוב גבריאל!

Buona lettura.

 

 

 

Daniel Silva


è nato nel Michigan. Si è laureato alla Fresno State University e iniziò anche un corso di specializzazione in relazioni internazionali alla San Francisco State University, lasciandolo però incompleto quando gli offrirono un posto di giornalista. Di famiglia cattolica si è convertito all’ebraismo in età adulta. Silva ha iniziato la sua carriera di scrittore come giornalista in un impiego temporaneo presso la United Press International nel 1984.

 

 

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