L’ULTIMO
RINTOCCO
Diego Pitea
DETTAGLI:
Editore: Altre Voci Edizioni
Genere: Thriller
Pagine: 408
Anno edizione: 2024
Sinossi. “L’essenza del male ha preso forma umana”. È questo che pensa Richard Dale, psicologo e criminologo, entrando nella camera da letto di un appartamento alla periferia di Roma. A terra giace una donna incinta con un taglio sopra il pube. Del feto nessuna traccia e sulla parete una scritta enigmatica: “Rosso”. A interpellarlo è Marani, il capo dell’Unità Analisi Crimini Violenti, per indagare sull’“Escissore”, un serial killer edonista, crudele e geniale, con il vezzo di lasciare sulla scena del crimine degli indizi che, opportunamente decifrati, permettono di risalire all’identità della prossima vittima. Coadiuvato dalla profiler Doriana Guerrera, Dale analizzerà, come in una macabra caccia al tesoro, le tracce lasciate dall’assassino, ma quando tutto sembra aver fine avrà inizio il vero incubo, che lo porterà a scontrarsi con le sue paure più profonde e con un nuovo rompicapo all’apparenza insolubile… fino allo scoccare dell’ultimo rintocco.
Recensione Ilaria Bagnati
Il caso dell’Escissore è forse il caso più difficile a cui la squadra di Marani ha dovuto lavorare. Richard Dale e la collega Doriana Guerrera si trovano di fronte a un serial killer spietato che uccide giovani donne incinte di quattro o cinque mesi e ne asporta il feto. Le scene a cui si trovano di fronte sono raccapriccianti ed è impossibile non pensare alla sofferenza delle donne.
Dale è uno psicologo e criminologo esperto, è affetto dalla sindrome di Asperger che lo rende unico nel suo modo di lavorare. Non sempre è facile lavorare con lui, Doriana che ha una cotta per lui lo sa bene.
Quando la squadra di Marani pensa di aver messo fine al male causato dall’Escissore, si aggiunge altro dolore. Richard Dale viene sfidato di nuovo, viene messo alla prova nel modo peggiore, sarà in grado di risolvere il caso? Come ne uscirà?
L’ultimo rintocco è un thriller ad alta tensione, l’adrenalina scorre a fiumi. Non c’è tempo da perdere, il serial killer deve essere fermato e il tempo come sempre in questi casi scarseggia.
La cosa che più ho apprezzato del libro è la figura del serial killer, il suo modus operandi, la sua storia e ciò che lo ha spinto ad uccidere. Pitea è stato molto bravo a rappresentarlo, a descrivere la sua follia omicida.
L’unica cosa che non mi ha soddisfatta completamente è il rapporto che hanno tra loro i componenti della squadra. Singolarmente sono dei bei personaggi che funzionano ma, a parte nella parte finale del libro, non li ho trovati molto affiatati. Spesso i loro scambi si traducono in risposte negative che a lungo andare risultano un po’ fastidiose.
L’ultimo rintocco è comunque un thriller che gli amanti del genere dovrebbero leggere perché è davvero apprezzabile per la trama, il ritmo e la suspense.
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Diego Pitea
È nato e vive a Reggio Calabria, nella punta dello Stivale. È sposato con Monica – quella dei libri – e ha tre figli meravigliosi: Nano, Mollusco e Belva. Ha iniziato a scrivere a causa di un giuramento, dopo un evento doloroso: la malattia di sua madre. Il tentativo è andato bene perché il suo primo romanzo Rebus per un delitto è risultato finalista nel 2012 al Premio Tedeschi della Mondadori, affermazione ribadita due anni dopo con il secondo romanzo: Qualcuno mi uccida. Con AltreVoci Edizioni ha pubblicato nel 2021 La stanza delle illusioni e nel 2023 Come agnelli in mezzo ai lupi. L’ultimo rintocco è stato pubblicato per la prima volta nel 2020 e riprende ora nuova vita.
A cura di Ilaria Bagnati