L’ultimo segreto




L’ultimo segreto dei Templari

Recensione di Cristina Bruno


Autore: Martin Walker

Traduzione: Alice Pizzoli

Editore: Feltrinelli

Genere: thriller

Pagine: 320

Anno di pubblicazione: 2019

Sinossi. Nel cuore della Dordogna, nel Sud della Francia, il corpo di una donna giace ai piedi di un’antica roccaforte templare, lo château di Commarque. La vittima ha il collo spezzato e non ha documenti né segni distintivi: è caduta accidentalmente o è stata spinta? Sopra di lei, sulle mura del castello, una scritta che sembra essere un messaggio in codice: I-F-T-I… Lo château di Commarque è uno dei pochi siti templari in Francia a non essere mai stato associato al loro famoso tesoro. Finché il giornale locale pubblica una storia sensazionale sulla morte della donna, che porta alla ribalta il castello e le grotte che lo circondano.
Le indagini spettano al commissario Bruno Courrèges, affiancato da Amélie, una giovane collega di Guadalupa che ha il compito di studiare i suoi metodi investigativi e di aggiornarlo sulle tecniche più moderne. Ma hanno poco tempo, perché uno studioso medievalista viene brutalmente torturato. L’uomo era forse a conoscenza di preziose informazioni su un antico documento di rilevanza eccezionale: se venisse ritrovato, causerebbe pericolosi sconvolgimenti in tutto il Medio Oriente, oltre a travolgere la cittadina di Saint-Denis, più abituata a godere dei piaceri della tavola che alla luce dei riflettori.
Solo un coordinamento molto stretto fra i metodi di indagine di Bruno e Amélie potrebbe impedire una catastrofe.

Recensione

Bruno Courrèges è il commissario della polizia locale di una piccola cittadina di campagna del sud della Francia. La vita scorre tranquilla, scandita da passeggiate a cavallo, cura dell’orto, battute di caccia e buona cucina. I pochi abitanti si conoscono tutti e i turisti non sono poi così tanti, anche se non mancano le attrazioni.

Oltre allo splendido paesaggio della Dordogna, famosa per i suoi vini, la zona di Périgord offre il bellissimo castello di Commarque e soprattutto le grotte di Lascaux, note come la “cappella Sistina” della preistoria. In questo piacevolissimo sfondo, ideale per una vacanza a metà tra cultura e riposo, accade un fatto decisamente inusuale. Una donna cade mentre tenta di arrampicarsi sulla torre del castello di Commarque, una antica costruzione che fu sede Templare. Inoltre sulle mura della roccaforte è apparsa una scritta di quattro lettere I F T I rossa fluorescente.

Subito Bruno viene affiancato da J.J., il capo della polizia nazionale della zona, per cercare di identificare la vittima e interpretare la scritta. Intanto nella cittadina è giunta Amélie, un’incaricata del Ministero, che deve seguire Bruno come osservatrice del lavoro di un poliziotto di provincia.

Sarà proprio Amélie, con il suo fiuto da investigatrice a dare spunti utili per l’indagine. E così ben presto si scoprirà che la donna era di origine israeliana e che le quattro lettere sembrano alludere al testamento di Iftikhar, un documento risalente alle crociate, forse leggendario o forse no, che riguarda Gerusalemme e la sua appartenenza al mondo arabo o ebraico e il caso diventa all’improvviso di portata internazionale. Bruno e i suoi colleghi poliziotti dovranno scoprire cosa si cela davvero dietro la morte della donna e perché Dumesnil, un famoso storico medievale della zona, venga brutalmente torturato. Intanto una nuova scoperta archeologica sta per essere rivelata al mondo.

Horst e Clothilde, due archeologi amici del commissario, sembrano aver individuato una nuova grotta che cela al suo interno una tomba templare…

Gli ingredienti per un thriller ci sono tutti, templari, scritte da decifrare, intrigo internazionale, archeologia, e l’autore riesce a dosarli con sapienza creando una storia equilibrata e piacevole da leggere. Le frequenti digressioni storiche e artistiche si integrano nella narrazione e forniscono informazioni di sicuro interesse suscitando curiosità per i luoghi e gli eventi storici.

I personaggi sono descritti in modo semplice ed efficace il che li rende vivacemente realistici.

Tutto l’insieme appassiona e invoglia il lettore ad arrivare alla fine del libro per sapere quale sarà il finale con il suo misterioso segreto…

A cura di Cristina Bruno

fabulaeintreccio.blogspot.com

 

Martin Walker


Martin Walker: (Scozia, 1947), “il Maigret della Dordogna”, è scrittore, storico e giornalista politico. È stato corrispondente estero per “The Guardian” in Urss, Usa, Europa e Africa e ha scritto saggi sulla Guerra fredda, Gorbaciov, Clinton e l’America del XX secolo. Vive tra Washington D.C. e il Périgord, in Francia, fonte di ispirazione per la serie di gialli con protagonista il commissario Bruno Courrèges che lo ha portato in vetta alle classifiche dei bestseller in Inghilterra, Stati Uniti e Germania, dove ha venduto più di 1.800.000 copie. I suoi romanzi sono tradotti in 15 lingue e stanno per diventare una serie tv. Feltrinelli ha pubblicato Grand Prix. Delitto Doc per il commissario Courrèges (2017) e L’ultimo segreto dei templari. Delitto Doc per il commissario Courrèges (2019).

 

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