Ma liberaci dal male



ma liberaci dal male costantino d'orazio

Recensione di Simona Vallasciani


Autore: Costantino D’Orazio

Editore: Sperling & Kupfer

Pagine: 301

Genere: Thriller

Anno di Pubblicazione: 2017

La prima emozione che suscita “Ma liberaci dal male”, la novità editoriale firmata Sperling & Kupfer, è senza dubbio la sorpresa.

Non può che stupire, infatti, apprendere che un autore come Costantino D’Orazio, critico d’arte e saggista, famoso per le sue pubblicazioni basate sulla vita, le opere e i misteri dei grandi maestri dell’arte italiana, abbia deciso di lanciarsi nella creazione di un romanzo thriller.

Scelta che sembra però decisamente meno rivoluzionaria di quanto appaia inizialmente quando si leggono le pagine del romanzo in questione.

“Ma liberaci dal male”, infatti, non rientra propriamente nell’idea comune dei romanzi di questo preciso genere, ma più che altro si posiziona a metà tra il giallo e il romanzo d’arte/storico.

La protagonista, Virginia, chiamata spesso solo con il soprannome di Vivì, è una trentenne che ha appena preso una decisione che le cambierà completamente la vita: entrare in convento.

Giunta al monastero romano dei Santi Quattro Incoronati, alla ricerca di pace e serenità, la ragazza viene attratta fin da subito dalla storia del luogo e, grazie alla sua curiosità (e anche a una vivida immaginazione), si rende immediatamente conto che la vita monastica nasconde ben più segreti di quanti mai si potrebbe immaginare.

Lo stile dello scrittore è a dir poco eccellente e fa di questo libro uno dei più ben scritti tra quelli che ho avuto modo di leggere negli ultimi anni.

Particolarmente interessanti appaiano alcune scelte stilistiche, come quella di segnare la divisione tra i capitoli che narrano la storia presente e quelli che descrivono i ricordi di Virginia con un cambiamento di tempo e di modo; il presente infatti viene raccontato in terza persona mentre il passato è sviluppato in prima persona, direttamente dal punto di vista della protagonista. Ciò permette alla narrazione di correre su diversi livelli e non scendere mai nella banalità.

Importanza fondamentale è data all’ambientazione, vero fulcro della storia dal quale viene sviluppata tutta la vicenda; il monastero viene descritto minuziosamente, in ogni particolare, a partire dalla vicende storiche, dal mistero legato al suo nome e dalle sue varie funzioni nel corso della storia, e questo fa sì che il lettore venga catapultato al suo interno. I misteri di quel luogo si intrecciano a quelli della storia personale di Virginia, permettendoci così di entrare profondamente in contatto con entrambi.

“Ma liberaci dal male” è un thriller “tiepido” ma assolutamente interessante, soprattutto per gli amanti dell’arte, e con un colpo di scena finale, completamente inaspettato.

Costantino D’Orazio


nato a Roma nel 1974, è critico d’arte e saggista. Racconta la storia dell’arte italiana, anche in radio e tv: conduttore della rubrica AR Frammenti d’Arte su RaiNews 24 e del programma Bella davvero su Radio 2, collaboratore di Geo&Geo su Rai 3. È autore di Caravaggio segreto (Sperling & Kupfer, 2013), Leonardo segreto (Sperling & Kupfer). Ma liberaci dal male (Sperling % Kupfer, 2017) è il suo romanzo d’esordio.