Speciale. Margaret Atwood




 

Buongiorno care Lettrici e cari Lettori. Ben tornati in quel della Distopia.

Oggi, come avrete intuito dal titoletto di questa nuova puntata, vi parlerò di un romanzo in particolare “Il racconto dell’Ancella” di Margaret Atwood.

Un romanzo che molti di voi avranno sentito nominare grazie anche alla serie TV andata in onda su Netflix qualche tempo fa. Ebbene, questo romanzo, che ha acchiappato l’interesse del pubblico con la stessa maestria con cui Miyagi prendeva le mosche, oggi, dopo bel 34 anni… avrà finalmente un sequel.

Ma andiamo per ordine.

 

TRAMA: In un mondo devastato dalle radiazioni atomiche, gli Stati Uniti sono divenuti uno Stato totalitario, basato sul controllo del corpo femminile. Difred, la donna che appartiene a Fred, ha solo un compito nella neonata Repubblica di Galaad: garantire una discendenza alla élite dominante. Il regime monoteocratico di questa società del futuro, infatti, è fondato sullo sfruttamento delle cosiddette ancelle, le uniche donne che dopo la catastrofe sono ancora in grado di procreare. Ma anche lo Stato più repressivo non riesce a schiacciare i desideri e da questo dipenderà la possibilità e, forse, il successo di una ribellione. Mito, metafora e storia si fondono per sferrare una satira energica contro i regimi totalitari. Ma non solo: c’è anche la volontà di colpire, con tagliente ironia, il cuore di una società meschinamente puritana che, dietro il paravento di tabù istituzionali, fonda la sua legge brutale sull’intreccio tra sessualità e politica. Quello che l’ancella racconta sta in un tempo di là da venire, ma interpella fortemente il presente.

 

Io non ho avuto il piacere di vedere la serie purtroppo, ma chi l’ha vista mi ha detto che per molti aspetti si distanziava dal romanzo. Altri dicono che il sequel si avvicinerà alla seconda stagione in programma per Netflix, ma sentiamo invece cosa dice l’autrice: “Questo libro nasce da tutte le domande che mi avete fatto su Gilead e i suoi meccanismi interni. Beh, non solo da questo. L’altra fonte di ispirazione è il mondo in cui viviamo oggi”.

Il 10 settembre, alla soglia dei suoi 80 anni, Margaret Atwood terrà un dibattito presso il National Theatre di Londra che sarà trasmesso in diretta streaming in tutti (o quasi) i cinema del mondo.

Be’… WOW!

 

 

 

E sempre il 10 settembre uscirà “I testamenti”, l’atteso sequel di questa incredibile storia che ha affascinato gli amanti del ditopico.

Io ho letto il primo volume di questa serie e devo dire che mi è piaciuto tantissimo, e non solo perché tratta un tema che mi sta a cuore, ovvero la discriminazione verso le donne, ma perché l’autrice è stata in grado di creare un mondo talmente reale da farlo sembrare a un passo dal nostro.

La Atwood è una delle scrittrici viventi di narrativa e di fantascienza più premiate. È conosciuta particolarmente per i suoi romanzi e le sue poesie, ma è anche nota per la sua notevole attività a favore del femminismo.

E non a caso l’abito scarlatto e la cuffietta bianca sono stati adottati dalle donne di tutto il mondo che protestano contro il divieto all’aborto.

Vi lascio il link della mia recensione su Leggere Distopico (a proposito… ci sono stati dei cambiamenti, quindi fate un salto sul nostro sito tutto nuovo!) e ovviamente vi consiglio di leggere questo romanzo prima che esca il tanto atteso seguito.

 

 

Margaret Atwood

 

Per molti questa è solo una mossa strategica. La serie TV ha avuto successo, quindi perché non cavalcare l’onda? Ma perché no dico io? Se la lettura sarà all’altezza delle aspettative, che male c’è?

Attendiamo insieme il 10 settembre per scoprire cosa ne è stato dell’ancella più famosa del mondo.

 

Liliana Marchesi