Sinossi. “Questi racconti, a più di cinquant’anni dalla loro nascita, appaiono come veri e propri archetipi del Male e della letteratura crime che seguirà.La sacra triade crimine, sesso, denaro e potere (quest’ultimo nella sua accezione più vasta, comprendente invidia, desiderio di rivalsa, vendetta) è qui presente in ogni pagina. I personaggi di questi racconti sono mossi da amori dolenti e perdenti, o da fatali attrazioni sessuali. Scerbanenco è Scerbanenco, e il lieto fine è una rarità nelle sue storie come nella vita vera.” Cecilia Scerbanenco
Ventidue storie scritte negli anni dei romanzi di Duca Lamberti, che hanno fondato il noir in Italia: Giorgio Scerbanenco al suo meglio in un libro affilato come una lama nella notte. Storie rubate a fatti di cronaca, confessioni confidenziali, vicende sottratte alla quotidianità di persone comuni ispirano a Scerbanenco la trama di un capolavoro del crimine letterario. E il centro del crimine è inevitabilmente Milano, la grande città che sale nell’Italia del boom economico. Dove ci sono molti soldi e molto potere, crescono le illusioni e il male può catturare anche le anime più innocenti.
MILANO
CALIBRO 9
di Giorgio Scerbanenco
La nave di Teseo 2023
Noir, Poliziesco, pag.372
Recensione di Bruno Balloni
Ventidue racconti, ventidue perle regalateci da Giorgio Scerbanenco nelle quali ci vengono descritte, senza alcuna disillusione ma con efferata crudezza, altrettante sfaccettature del male.
Criminali per indole o per necessità poco importa, il solo elemento comune è la violenza di una malavita composta da uomini da poco usciti dalla guerra e ai quali la guerra ha lasciato in eredità l’esiguo valore della vita umana.
Criminali e vittime ci sono descritti con pochi ma ben marcati tratti, una descrizione che, il più delle volte, soprassiede alla descrizione fisica per concentrarsi sulle motivazioni che stanno alla base del loro essere vittime o carnefici o entrambi secondo i punti di vista.
Lo scenario è un’Italia triste e ancora sotto shock nella quale la ricerca del benessere è un obiettivo da raggiungere a ogni costo.
Una raccolta imperdibile assolutamente consigliata, azzardo nel dire propedeutica alla serie che vede protagonista il personaggio di Duca Lamberti, sebbene si tratti di racconti scritti nello stesso periodo.
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Giorgio Scerbanenco
GIORGIO SCERBANENCO (1911-1969), nato a Kiev, cresce a Roma ma ancora adolescente si stabilisce a Milano. Negli anni ’30 approda nell’editoria come collaboratore alla Rizzoli e in seguito come caporedattore dei periodici Mondadori, per tornare in Rizzoli nel dopoguerra come direttore dei periodici femminili. Collabora con i maggiori quotidiani e riviste dell’epoca, tra cui il “Corriere della Sera”, “La Gazzetta del popolo”, “il Resto del Carlino” e “Novella”. Scrittore prolifico, ha sperimentato tutti i generi della narrativa ed è riconosciuto come uno dei maestri del giallo italiano, consacrato dal successo della serie di romanzi con protagonista Duca Lamberti e dall’assegnazione del Grand Prix de littérature policière nel 1968. Tra i suoi libri ricordiamo Venere privata, Traditori di tutti, Milano calibro 9, I milanesi ammazzano al sabato, Ladro contro assassino. Tutta la sua opera è in corso di pubblicazione presso La nave di Teseo.