Recensione di Simona Vallasciani
Autore: Robert Harris
Traduttore: Annamaria Raffo
Editore: Mondadori
Genere: Romanzo storico
Pagine: 290
Anno di Pubblicazione: 2018
RECENSIONE:
Nuovissimo romanzo storico pubblicato da Mondadori, Monaco di Robert Harris ci porta ad addentrarci in una sordida storia di spionaggio che intreccia i destini di due paesi alle porte dello scoppio della Seconda Guerra Mondiale; da una parte, l’Inghilterra di Neville Chamberlain, determinata a fare di tutto per evitare il conflitto, dall’altra la Germania nazista di Adolf Hitler che, attraverso vari stratagemmi, porta avanti in incognito la sua sete di conquista.
A raccontare il procedere delle due diverse fazioni, due semplici segretari, Hugh Legat e Paul von Hartmann, vecchi amici e compagni di università che, dopo un misterioso avvenimento, hanno perso i contatti ma che sono destinati a incontrarsi al grande incontro di Monaco, dove le loro delegazioni, insieme a quelle francesi e italiane, stanno per incontrarsi e discutere il destino dell’intera Europa.
Harris mostra da subito tutta la sua esperienza in questo campo, creando un romanzo dalla scrittura eccezionale che scorre piacevolmente e che intreccia veri avvenimenti storici con le vite di personaggi assolutamente indimenticabili. Quella raccontata in Monaco non è solo una storia di stampo storico, non è solo una storia di spionaggio, ma è principalmente una storia di amicizia; quella tra Hugh e Paul che nonostante le differenze sociali e culturali e il delicato periodo storico che tenderebbe ad allontanarli, rimangono uniti in una missione che potrebbe metterli in serio pericolo ma che risulta necessaria in prospettiva a quello che sembra destinato a succedere qualche mese dopo.
L’ambientazione storica è espressa eccellentemente, come anche la descrizione dei luoghi e della vita in quel particolare settembre del 1938. Un vero amante della storia non può che rimanere colpito dalla descrizione del lungo viaggio sul “Treno del Führer” o del fermento della popolazione che si trova a dover ospitare i quattro maggiori capi di stato europei, che per la prima volta si ritrovano tutti nello stesso luogo; Chamberlain, Hitler, Mussolini, Daladier e i loro più importanti collaboratori risultano incredibilmente reali grazie alla penna di Harris che permette al lettore di immaginarseli perfettamente nelle loro diverse caratteristiche.
Un romanzo da leggere tutto d’un fiato, nato dalla passione smisurata dell’autore per uno degli avvenimenti storici più importanti e controversi della storia moderna, che non potrà far altro che impressionare il lettore facendogli vivere quei tre giorni quasi in prima persona.
A cura di Simona Vallasciani
Robert Harris
(1957), laureato alla Cambridge University, è stato giornalista alla BBC, e uno dei più noti commentatori dell’Observer e del Sunday Times.
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