Recensione di Anthony Brigida
Autore: Joe R. Lansdale
Editore: Einaudi
Collana: Stile libero big
Traduzione: Luca Briasco
Genere: Thriller
Pagine: 360
Anno di pubblicazione: 2022
Sinossi. «La luna è alta. L’acqua è alta. Anime oscure vagano sulla terra e piangono. È una vecchia poesia. Ora so cosa significa», sono le ultime parole che Daniel Russell sente pronunciare a suo padre, in una notte del 1968, poco prima di lanciarsi con la macchina nel Moon Lake. Dieci anni dopo, quando l’auto e i resti del padre vengono recuperati, Daniel scopre tra le macerie qualcosa di scioccante, destinato a scuotere la piccola città fino al suo nucleo piú marcio. Il grande ritorno di Joe R. Lansdale. Un romanzo sulla scoperta del male e la fine di ogni illusione. Un capolavoro accanto a libri indimenticabili come In fondo alla palude e La sottile linea scura. «Papà inserí la prima e avanzò un po’, dando una leggera spinta all’acceleratore. Fui contento all’idea che finalmente ci muovessimo da lí. – Voglio che tu sappia quanto ti voglio bene, – disse. Prima che potessi rispondere «anche io ti voglio bene», diede una forte accelerata, la macchina scattò in avanti e il ponte tremò. Girò il volante a destra e la grossa Buick, con le sue cinque rate ancora da pagare, sfondò la ringhiera marcia e si fiondò nello spazio come un razzo.»
Recensione
“ Mi chiamo Daniel Russell. E sogno l’acqua scura”.
Moon Lake è il nuovo romanzo di Joe R. Lansdale, edito da Einaudi che vede come protagonista Daniel Russell.
L’autore ancora una volta ci trascina nel suo mondo, il Texas. Solo poche pagine e ti ritrovi come se fossi seduto ad una tavola calda a prendere un caffè con un tuo amico che ti racconta qualcosa che gli è successo. Questa è la cosa che mi attira della Sua scrittura, non puoi semplicemente metterti in disparte e osservare perché in un modo o nell’altro leggendo i suoi libri ti relazionerai ed affezionerai con qualcuno dei suoi personaggi.
La trama ha un buon ritmo grazie soprattutto alla scrittura dell’autore che non si perde in descrizioni inutili e il ritmo della narrazione è sempre altissimo. I dialoghi sono diretti e coloriti in “classico” stile Lansdale, rendendo il libro sempre vivace ed interessante anche quando la trama si prende qualche secondo per rifiatare.
Molti hanno criticato le tante similitudine usate nel romanzo. A mio parere non ho trovato questa cosa fastidiosa. Anzi molte erano davvero divertenti. Un suo marchio di fabbrica.
La storia è un mix tra mistero, omicidi ed indagini.
Con piccole sfumature Horror, dovute a determinate “scene” ed un’ambientazione della città fantasma degli anni ’60 di Long Lincoln, rese alla perfezione. Come tante sue opere, ci sono parecchi riferimenti al razzismo.
Una lotta continua tra bianco e nero. Due “colori” che in quel periodo storico non possono e non devono andare a braccetto ma Lansdale in modo sublime gioca ed ironizza parecchio su questo aspetto non appesantendo un tema in realtà delicato.
Una città piena di segreti e mai come in questo caso, alla fine sono venuti a galla. Tutti hanno qualcosa da nascondere, in questa cittadella, come se un alone di mistero circondasse Long Lincoln e i suoi pazzi e fottuti abitanti.
Daniel Russell, dovrà indagare e scoprire indizi che collegano suo padre alla serie raccapricciante di crimini che hanno invaso questa città sperduta in un buco di culo nel Texas.
Uno stile unico. Una trama che, inizialmente, non riesci a decifrare per volere dell’autore, ma che tutt’a un tratto prende forma e ti sputa in faccia con disprezzo come per dire, “per caso stavi dubitando di me? “Umorismo. Amore. Potere. Ambientazione. Mistero.
Come detto all’inizio sedetevi e ordinate il vostro caffè, il nostro amico ha molto da raccontare.
Godetevelo…
E buona lettura
A cura di Anthony Brigida
www.instagram.com/let.sreadtogether
Joe R. Lansdale
Scrittore statunitense. Versatile e prolifico, si è cimentato in avvincenti trame di genere (western, noir, thriller, fantascienza), rinnovandole con uno spiccato gusto pulp nella scelta di elementi grotteschi e di un linguaggio triviale e irriverente. La sua vena migliore si esprime nella capacità di penetrare l’atmosfera del profondo Sud, in violenti chiaroscuri che esaltano l’amicizia, l’amore, il sesso e denunciano le discriminazioni razziali, la malvagità e la stupidità. “Atto d’amore” (Act of Love, 1980), “La notte del drive-in” (The Drive-In, 1988, primo di una serie horror), “Il mambo degli orsi” (Two-Bear Mambo, 1994), “In fondo alla palude” (The Bottoms, 2000), “La sottile linea scura” (A Fine Dark Line, 2002), “Tramonto e polvere” (Sunset e Sawdust, 2004). Nel 2008 sono stati pubblicati anche “La morte ci sfida”, “Fuoco nella polvere”, “Il carro magico”e “Assassini nella giungla”. Nel 2010 è uscito “Devil Red” (Fanucci). Nel 2012 Einaudi ha pubblicato “Acqua buia”, considerato il suo capolavoro e nel 2013 “La foresta” e “Una coppia perfetta”. I racconti di Hap e Leonard, tre racconti della serie dei due investigatori fuori dagli schemi. Del 2014 è “Notizie dalle tenebre” (Einaudi). Nel 2015 esce “La foresta” e “Honky Tonk samurai” (entrambi Einaudi); nello stesso anno vince il Raymond Chandler Award. Nel 2016 pubblica sempre con Einaudi “Paradise Sky”, cui seguono “Io sono Dot” e “Bastardi in salsa rossa”(2017), “Il sorriso di Jackrabbit”. “Un’indagine di Hap & Leonard” (2018) e “Hap & Leonard Sangue e limonata” (2019). Tra le altre pubblicazioni “Caldo in inverno” (Mondadori, 2020), “Una Cadillac rosso fuoco” (Einaudi, 2020) e “Jane va a nord” (Einaudi, 2020).
Acquista su Amazon.it: