Naufragio




Enrico Pandiani


DETTAGLI:

Editore: Rizzoli editore  

Genere: Noir Poliziesco

Pagine: 408

Anno edizione: 2024

Sinossi. È una fredda giornata di gennaio quando, per via della bufera, una barca in navigazione sul lago Maggiore si rovescia. Una tragedia annunciata che causa la morte di quattro persone, fra cui il conte e la contessa Murazzano. Gli altri passeggeri a bordo erano tutti ricchi cittadini provenienti da mezza Europa e accomunati dall’interesse per il collezionismo di auto d’epoca, un mercato esclusivo, spietato e assai redditizio. Sembra un semplice, tragico incidente, eppure il naufragio potrebbe nascondere qualcosa di torbido. Cosa ha spinto un gruppo di uomini e donne facoltosi a organizzare una gita sull’acqua in pieno inverno? Cosa è accaduto davvero su quella barca? A indagare sotto copertura sono Max, Abdel, Sanda e Victoria, evasi in Francia e latitanti in Italia: contattati da Numero Uno, misterioso capo dell’agenzia investigativa per cui lavorano, i quattro fuggiaschi sono costretti a mettere in pausa ancora una volta il progetto di una vita normale lontana dai pericoli e dal crimine e a tornare in azione. Per questo nuovo caso la banda Ventura può fare affidamento soprattutto su Abdel, l’astuto parigino di origine algerina, grande appassionato e restauratore di auto d’epoca. Ma per lui e per gli altri membri della banda l’ingegno e il lavoro di squadra potrebbero non essere sufficienti, perché insidie e pericoli sono sempre dietro l’angolo.

Trama. Max, Abdel, Sanda e Victoria sono quattro latitanti che fanno parte della B.E.S.T. (acronimo di Bureau Europeen de Secutitè Territoriale) l’agenzia investigativa retta dal misterioso “Numero Uno” che, col ricatto, si avvale dei loro servizi. I quattro vengono incaricati di operare in incognito per far luce sul misterioso naufragio di un’imbarcazione turistica avvenuta nel lago Maggiore a causa del maltempo e che è costata la vita a quattro persone, tra le quali il conte e la contessa Murazzano e la moglie di un noto titolare di case d’asta inglese. Tra l’altro, a infittire il mistero, il fatto che il corpo della contessa non è stato restituito dalle acque del lago e questa circostanza rende solo presunta e non certa la sua morte. Oltre alle vittime, gli altri passeggeri a bordo erano tutti ricchi cittadini provenienti da mezza Europa e accomunati dall’interesse per il collezionismo di auto d’epoca, un mercato esclusivo e, per gli interessi economici in grado di muovere, appetito anche da soggetti tutt’altro che raccomandabili. Le investigazioni dei quattro, la così detta “banda Ventura”, porterà a galla un intrigo da centinaia di milioni di euro relativo al ritrovamento e restauro di un’autovettura estremamente rara, un pezzo unico, per il cui possesso l’omicidio risulta essere lo strumento più sbrigativo. Nel mentre, una vicenda parallela viene portata avanti in giro per l’Europa dall’investigatore privato Lamberti che, per conto dell’avvocato Barattieri trova la quadra per un crimine che ha riguardato anni prima l’omicidio di alcuni appartenenti a un’organizzazione criminale dedita al rapimento di minori per il traffico di organi e la cui soluzione, si intuisce, avrà riflessi sugli uomini (e donne) della banda Ventura, ma in questo caso la vicenda, iniziata presumibilmente in un precedente romanzo, rimane aperta.

 Recensione di Bruno Balloni


Il più grande problema di quando si inizia una nuova lettura è l’aspettativa che hai prima di iniziarla, la mia era altissima, mi aspettavo molto, moltissimo dal vincitore del premio Scerbanenco 2022 ma devo dire che non ho avuto il riscontro che mi aspettavo ecco perché la delusione è tanta.

Sia ben chiaro, ribadisco, è un problema personale, il romanzo è incentrato su una trama ben costruita, complessa con un intreccio ben studiato, forse un pochino artificiosamente complesso ma interessante, ciò che mi ha convinto poco è la narrazione, a mio parere, eccessivamente prolissa con descrizioni lunghissime e poco o per niente funzionali alla trama, conoscere la marca, il modello, l’anno e il lugo di produzione di qualsiasi oggetto utilizzato dai personaggi (non parlo delle autovetture d’epoca, oggetto principe della trama) oppure, ad esempio, l’elenco di tutte le vie di Tirana che vengono percorse per arrivare dal punto A al punto B, rallentano e non di poco il ritmo della lettura rendendola, a tratti, noiosa.

Per fortuna, e in questo devo riconoscere all’autore la sua bravura, intervengono dei ben collocati colpi di scena in grado di risollevare l’interesse del lettore e fargli venire voglia di proseguire per vedere come la storia si evolverà e, in fondo, non deve essere questo lo scopo di un autore?

Un romanzo quindi che si muove sulle montagne russe, appassionerà i fans di Pandiani, un pochino meno, forse, chi non lo conosce ancora.

Acquista su Amazon.it: 

Enrico Pandiani


Nato a Torino nel 1956, cura la parte infografica del quotidiano La Stampa. Ha iniziato il suo apprendistato di narratore sceneggiando e scrivendo fumetti presso le riviste Il Mago e Orient Express. Ha esordito nella narrativa nel 2009 con il romanzo Les italiens, con il quale ha inaugurato la saga del commissario Jean Pierre Mordenti, arrivata al settimo capitolo nel 2019 con Ragione da vendere. Nel 2012, con La testa e la coda, ha iniziato una nuova serie con protagonista questa volta l’ex ispettore di polizia Zara Bosdaves. Nel 2021 è uscito il romanzo Lontano da casa, che non è legato a nessuna delle due serie, ma dove il protagonista e sfondo della vicenda è il quartiere Barriera di Milano di Torino, con i suoi grandi problemi e la sua multietnica popolazione residente. Nel 2022 è stato insignito del Premio Scerbanenco per il romanzo Fuoco