Recensione di Barbara Aversa Pacifico
Autore: Angelo Mellone
Editore: Mondadori
Genere: Narrativa contemporanea
Pagine: 288
Uscita: 06/04/2021
Sinossi. Una barella entra nel pronto soccorso dell’ospedale di Cortina d’Ampezzo. Sopra è steso un ragazzo appena caduto su una pista da sci, è un “codice rosso”. Dietro c’è il padre, Piero Cometti, un chirurgo plastico molto noto, persuaso che la sua disciplina sia la nuova frontiera della rivoluzione comunista. Si trova a Cortina perché i figli hanno convinto i genitori a passare le vacanze di Natale insieme, nonostante siano separati. La madre è Elisabetta Pignatelli, una famosissima conduttrice televisiva “di destra”. Piero ed Elisabetta sono stati molto innamorati, la loro era una famiglia invidiata in tutta la Roma che conta. Ma un lutto terribile li ha colpiti due anni fa: il maggiore dei quattro figli è morto, investito da un’automobile pirata. Da quel momento tutto ha cominciato a crollare: l’unione, la famiglia, il rispetto. Piero ed Elisabetta hanno perso la testa, e ciascuno dei due ha perso di vista l’altro per inseguire le proprie vanità. Adesso si ritrovano al capezzale del loro figlio più piccolo nel giorno della vigilia di Natale, poco prima di una cena che potrebbe essere decisiva per il futuro di Elisabetta, lanciata verso la carriera politica. L’incidente del ragazzo li tiene prigionieri, per una notte infinita, nel desolato corridoio di un ospedale, e li costringe a fare i conti con se stessi, con i propri errori e soprattutto con l’altra e l’altro che moltissimo hanno amato e troppo velocemente hanno dimenticato. Nelle migliori famiglie è un libro sui legami, raccontati attraverso le vicende dei protagonisti e il modo in cui le loro esistenze si intrecciano con quelle di amici, parenti e figure più o meno oscure. È un libro che esplora il rapporto fra le aspirazioni personali e la relazione di coppia, lo scambio faticoso fra libertà e appartenenza, fra desiderio individuale e senso familiare, per mostrare che, a determinate condizioni, la famiglia può sopravvivere alla retorica della sua dissoluzione.
Recensione
Piero è un noto chirurgo plastico della Roma bene. Un uomo che crede nella rimozione delle imperfezioni e che questa possa essere considerata una missione, poiché è l’unico modo per dare al suo lavoro una profondità etica che ricerca spasmodicamente. Per lui la bellezza è un diritto universale.
Elisabetta è una famosa conduttrice. Maniaca del controllo, fervente credente ritrovata, madre protettiva, a tratti smarrita.
Sono agli antipodi, a partire dall’orientamento politico.
Erano una famiglia perfetta finché il più atroce dei lutti li ha colpiti. Così tutto è crollato, ed ora sono durante la vigilia di Natale a Cortina, in ospedale perché il loro ultimogenito ha avuto un incidente.
Tutto ciò che è alle loro spalle sicuramente brillava ma cosa era rimasto di quello scintillare così intenso?
Dopo un mese l’udienza per la separazione.
Ma come ci si è arrivati?
Il pronto soccorso è uno scenario neutro dove tutto gira intorno a Piero: le persone arrivano, si raccontano, lo raccontano, è uno sfondo ideale per questo romanzo che mi ha ricordato una messinscena teatrale, perfettamente riuscita.
L’ex moglie, la cosiddetta migliore amica della moglie, la figlia, l’amico di sempre. Tutti aggiungono tasselli per ricostruire il puzzle della realtà in cui si trova immerso Piero. Nonostante si vada indietro con i vari flashback, sempre là si torna, in quella sedia d’attesa solitaria. Da Piero. Dove si alternano i personaggi, che portano se stessi ma anche lo stesso Piero in scena.
E tra i vari personaggi, il padre di Elisabetta mi ha colpito molto, proponendo al genero uno scambio di dimenticanze con la moglie. Perché i segreti non detti a volte salvano, ci dice, ed a lui è prestata la voce che ci narra il palcoscenico della famiglia, nei suoi cliché e nei suoi drammi. Di quali famiglie? Anche le migliori.
Avrei preferito una scrittura più scorrevole e dei personaggi con i quali empatizzare più facilmente, ma ciò non toglie che sia una lettura che si divora perché mette a fuoco perfettamente le debolezze dell’animo umano e le sue meschinità, ma anche le sue paure, i suoi terrori. Ed il potere dei ricordi. Bastano a risanare?
È un libro che si offre a diversi spunti interpretativi e narrativi e che affronta diverse tematiche dalla perdita, alla coppia, alla genitorialità, fino ad arrivare a se stessi e a tutte quelle increspature che emergono annichilenti nonostante la spasmodica ricerca di perfezione.
La coppia è un valido appiglio come motivazione per assurgere ad una riflessione decisamente più ampia. Sulla società in generale, e sul futuro con il quale a volte bisogna scendere a patti: progetti da rivedere, riserve di energie che si consumano nel tempo e sogni messi da parte, fino alla ricerca spasmodica della perpetua gioventù e della perfezione. Una riflessione attuale ed intensa sul senso della famiglia, del destino ma sopratutto di se stessi.
A cura di Barbara Aversa Pacifico
instagram.com/missparklingbooks
Angelo Mellone
Angelo Mellone (Taranto, 1973) è giornalista, scrittore e Vicedirettore di Rai1. Editorialista e inviato di politica, cultura e costume per numerosi quotidiani nazionali, è autore e conduttore di programmi radiofonici e televisivi. Ha conseguito il dottorato in Sociologia della comunicazione all’università di Firenze e insegna alla Luiss “Guido Carli” di Roma. Autore di diversi libri di saggistica, reportage e lavori teatrali, Nelle migliori famiglie è il suo sesto romanzo, dopo Cara Tu. Lettera a una ex moglie (ADD, 2014), Nessuna croce manca (Baldini+Castoldi, 2015), Incantesimo d’amore (Pellegrini, 2016), La stella che vuoi (Pellegrini, 2017) e Fino alla fine. Romanzo di una catastrofe (Mondadori, 2019), da cui è stata tratta l’idea di una serie televisiva.
Acquista su Amazon.it: