DEL GAMBERO D’ORO
Le indagini del
commissario Martini
Autore: Gianna Baltaro
Editore: Golem Edizioni
Genere: Giallo
Pagine: 184
Anno edizione: 2016
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Sinossi. Nebbie e delitti per l’ex commissario Martini secondo la tradizione del misteri. Torino 1933: è l’anno dell’inaugurazione del primo tratto della nuova via Roma, con gli storici Caffè, negozi e trattorie. A fare atmosfera un autunno tra nebbie spesse, freddo pungente e qualche spruzzata di neve che colora di bianco i marciapiedi. La Contrada del Gambero d’Oro è un quartierino centrale dove viene trovata morta una ragazza: Martini deve muoversi tra sospetti e rancori con la pazienza e la sagacia di un Maigret nostrano lasciandosi compenetrare dalle abitudini e dai piccoli e grandi drammi familiari degli abitanti del luogo.
Recensione di Bruno Vigliarolo
Nelle nebbie del Gambero d’Oro, primo romanzo di Gianna Baltaro, si presenta come un giallo puro: un mystery saldamente ancorato alla tradizione letteraria, cui fa da sfondo la Torino nebbiosa degli anni Trenta.
Un’ambientazione, quella del capoluogo piemontese, descritta con vivace realismo, dal momento che l’autrice attinge a piene mani a ricordi d’infanzia e a un ricco lavoro documentativo. Il risultato è un affresco nitido e per certi versi nostalgico: il ritratto di una città sparita, punteggiata da botteghe, caffè, osterie e cortili.
L’apparente idillio, tuttavia, è ben presto turbato da un delitto atroce e misterioso: l’uccisione di Marina, una ragazza di soli diciassette anni, rinvenuta nella cantina del suo stabile con evidenti segni di strangolamento.
A far luce sulla vicenda l’ex commissario Andrea Martini, chiamato a collaborare con la questura in qualità di consulente: un uomo dalla personalità poliedrica, empatica e al contempo determinata; gentile e all’occorrenza ruvida, a fronte di risposte elusive o palesemente mendaci.
Accompagnato da un immancabile pacchetto di sigarette Xantia, l’ex poliziotto inizia a scandagliare le testimonianze di genitori, amici e condomini della vittima, allineando le tessere di un puzzle caotico. Nulla è come appare, tanto nelle vite ordinarie dei suoi interlocutori, quanto nei ritratti che essi offrono della ragazza, nei segreti che affiorano tra reticenze e pettegolezzi.
L’autrice è abile a esporre un ampio ventaglio di sospettati, elargendo indizi a piccolissime dosi. Il lettore viene guidato in un rompicapo non semplice da risolvere: un caleidoscopio di congetture che si complica ulteriormente, non appena un secondo omicidio si assomma al primo.
La prosa di Gianna Baltaro è pulita, rigorosa, sufficientemente dettagliata quando va a descrivere i frammenti, oramai perduti, della Torino del Primo Novecento. Nel complesso emerge un romanzo equilibrato, in cui la trama investigativa diventa occasione per esplorare spaccati sociali, dinamiche psicologiche e fenomeni di costume.
Il finale, come già anticipato, non è facilmente prevedibile e regala una sfumatura noir, a chiusura di un’indagine deduttiva che, nonostante gli argomenti trattati, si mantiene a bassa tensione. Per concludere, Nelle nebbie del Gambero d’Oro è senz’altro una lettura piacevole: un buon romanzo consigliato agli amanti dei gialli classici di derivazione anglo-sassone.
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Gianna Baltaro
È nata a Torino nel 1926. Prima giornalista, poi scrittrice, ha incentrato tutta la sua produzione letteraria intorno alla figura del personaggio Andrea Martini, un ex-commissario di polizia che viene coinvolto, come consulente, in indagini che richiedano acume e intelligenza. Per lo stile di scrittura, le atmosfere delle ambientazioni e le caratteristiche del suo personaggio, l’autrice è stata accostata e paragonata ad Agatha Christie e a Georges Simenon. In occasione dei 90 anni dalla sua nascita, Golem Edizioni ha ripubblicato tutte le sue opere.