Nelle tue mani, nella sua pelle




MARCO BOCCI


Editore: Salani

Genere: Thriller

Pagine: 256

Anno edizione: 2025


Sinossi. Sei egocentrica, sei paranoica, hai manie di persecuzione. Laura se l’è sentito ripetere un’infinità di volte, e piano piano ha finito per credere che sia la verità. La terapia con Anna l’ha aiutata a riemergere dalle ceneri della storia con Manolo, terminata nel peggiore dei modi, con lui in manette per il tentato omicidio di uno sconosciuto. Adesso, dopo sette anni, è una donna radicalmente diversa, felice e consapevole di sé. Al suo fianco c’è Francesco, si potrebbe dire l’uomo ideale: attento, romantico, affidabile. Soprattutto, con lui si sente al sicuro. Ecco perché non crede ai suoi occhi quando scopre che Francesco non solo sta scrivendo un romanzo, ma che la protagonista sembra ricalcare la Laura burrascosa del passato, quella di cui, in teoria, il suo compagno non dovrebbe sapere niente. Possibile che l’abbia spiata? Che abbia violato i suoi segreti? O questa è soltanto una di quelle fantasie di cui tutti l’hanno sempre accusata? Mentre se lo chiede, in un venerdì in cui ogni singolo evento sembra prendere una piega inattesa e straniante, non sa ancora che il destino ha in serbo un’altra sorpresa: Manolo, l’uomo che ha incendiato il suo corpo e strappato la sua anima, è uscito dal carcere, di nuovo libero. Amore e veleno, sesso e psicologia si mescolano in un thriller a tre voci che indaga, con sguardo acuto e coraggioso, la chimica delle relazioni e i modi con cui le persone si seducono, si usano, manipolano la realtà.

 Recensione di

Bruno Vigliarolo


Un narratore in prima persona che fluttua di capitolo in capitolo, prendendo voce dai personaggi principali della storia. È questa la formula scelta da Marco Bocci per strutturare il suo secondo romanzo: Nelle tue mani, nella sua pelle, un thriller decisamente intenso e convincente.

Epicentro della vicenda la vita, o meglio le due vite vissute dalla protagonista Laura. Perché fin dalle prime pagine è evidente che la donna – felicemente accompagnata a Francesco, e madre di un bellissimo bambino di nome Manuel – abbia un passato turbolento, gravato da inquietudini, vergogna, insicurezze, tossicodipendenza. E soprattutto da un amore malato. Un fardello di cui, per motivi non subito chiari al lettore, deve ora render conto in un tribunale.

Il passato porta il nome di Manolo, l’uomo con cui Laura ha condiviso una relazione simbiotica e al contempo morbosa: un legame intriso di gelosia, eccessi, droghe di ogni tipo, e tanto, tantissimo sesso. Attraverso l’amplesso la coppia si smarriva per poi ritrovarsi, esplorava la via del gioco e della provocazione, sperimentava emozioni catartiche e trasgressive. Ma è stato proprio il sesso, unito all’uso smodato di droghe, ciò che ha determinato la terribile fine della storia.

Sette anni più tardi, dopo aver scontato la sua pena in carcere, Manolo è pronto a tessere un piano mefistofelico per riannodare i fili di quell’amore interrotto. Non sa che ad attenderlo c’è una nuova Laura, una donna più forte, che ha lottato con i fantasmi del passato, disintossicandosi nel corpo e soprattutto nella mente.

Ma Laura, a sua volta, è ancora ignara che il suo mondo, l’ecosistema a fatica ricostruito attorno a sé, è sul punto di implodere. Le basta leggere, per puro caso, alcune pagine scritte sull’I-Pad di Francesco: la bozza di un romanzo incompiuto, la cui protagonista ricalca in modo terrificante, nei più minuti dettagli, la “vecchia” e disinibita Laura. Com’è possibile? Come può Francescoconoscere i più intimi segreti del suo passato (ed esporli nero su bianco a fini letterari)?

Marco Bocci affresca con efficacia la psiche – complessa, multidimensionale – dei tre personaggi, in una cornice narrativa che gioca su continui cambi di prospettiva. Pagina dopo pagina si avverte una tensione crescente, un sentore d’inquietudine che annuncia l’imminente arrivo della tempesta: come se i tre poli della vicenda stessero convergendo in una tragica giostra, fino a collassare l’uno sull’altro.

Lo stile viaggia di pari passo con l’incedere della trama. Nonostante la netta prevalenza di monologhi introspettivi, a discapito di parti dialogiche, la lettura risulta scorrevole, e il romanzo si divora tutto d’un fiato. Il finale avrebbe forse meritato uno sviluppo più ampio, ma nel complesso il testo mantiene un buon equilibrio, regalando pure un fotogramma nitido del quadrante nord-est di Roma.

In conclusione, Nelle tue mani, nella sua pelle è un thriller ben riuscito, che diventa occasione per esplorare – senza pruriginosità – temi incandescenti e oscure crepe dell’animo umano. Il messaggio di fondo non rassicura: la possibilità di affrancarsi dall’incubo esiste, ma gli spettri annidati nel vissuto di ciascuno sono sempre pronti a riemergere.

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Marco Bocci


(1978) è attore di teatro, cinema e televisione. Diventa noto al grande pubblico con l’interpretazione del commissario Scialoja nella serie tv Romanzo criminale, cui seguono molti ruoli in fiction di successo. Nel 2019 ha esordito come regista e sceneggiatore del film A Tor Bella Monaca non piove mai, tratto dal suo primo romanzo. Nel 2022 ha scritto e diretto La caccia.