Nero su bianco






BRUNO VIGLIAROLO


Editore: Bruno Vigliarolo Self-Publishing

Genere: Thriller

Pagine: 330

Anno edizione: 2024


Sinossi. 18 marzo 1987. L’alba è ancora lontana quando al 113 giunge la disperata richiesta di aiuto di Lucia Marchetti: una ragazzina che ha assistito all’omicidio della madre e che cerca scampo dall’assassino, l’angelo dell’abisso. Molte ore più tardi, quando la polizia arriverà sulla scena del delitto, troverà il corpo martoriato di una prostituta, e uno strano acronimo impresso sulle lenzuola col suo stesso sangue. Nessuna traccia della figlia. Suo malgrado, la commissaria Linda Bonelli sarà costretta a richiedere l’aiuto di Alberto Mancini, criminologo di fama internazionale nonché suo ex amante.

15 aprile 2018. Una tranquilla domenica di primavera è funestata dal ritrovamento di un cadavere: il corpo di una giovane lucciola con una macabra scritta scolpita nella carne. Per gli inquirenti è come assistere a un déjà vu: un incubo che riporta indietro le lancette del tempo, riaprendo un caso forse mai del tutto chiuso. Anche stavolta la polizia non avrà scelta. Dovrà cercare un aiuto esterno, e rivolgersi al miglior allievo di Alberto Mancini: un investigatore privato che ha già risolto un caso eclatante, mettendo a rischio la sua stessa vita. Ettore Sartori.

 Recensione di Marco Lambertini


“«113» esordisce l’operatore. «…» «Pronto?» «…Lui sta tornando» balbetta la flebile voce di una ragazzina, frammista a lacrime e singhiozzi. «Lui chi?» «L’angelo dell’abisso. Ha ucciso la mamma, e ora sta tornando per me.» «…» «…» «Adesso”

L’Incipit di Nero su Bianco è subito un diretto alla pancia del lettore, immediatamente entriamo nel mondo oscuro e delirante di un serial killer che uccide le proprie vittime lasciando  messaggi criptici e simbolici

È il 1987 e Alberto Mancini, famoso criminologo e professore universitario collabora con la polizia per dare volto al mostro che ha ucciso una donna e rapito la sua giovane figlia. Verrà poi accusato e condannato il protettore della donna uccisa anche se la bambina non verrà mai ritrovata.

Nel 2018 trent’anni dopo un nuovo delitto scuote Roma e ancora una volta la stessa scritta che rimanda al delitto del 1987, allora aveva ragione Mancini 30 anni prima a non credere che l’omicida fosse l’uomo condannato?

Ettore Sartori investigatore privato che ha appena risolto un caso di importanza nazionale viene chiamato a collaborare con la polizia perché è stato un brillante allievo di Mancini e la sua vita già al limite rischia di cadere in un precipizio ancora più buio.

Cosa si deve fare quando le prove conducono dalla parte opposta della logica ? 

“«Innanzitutto direi che tra scienza e intuito non c’è contrapposizione. Semmai complementarità. Gli inquirenti possono oggi contare su strumenti eccezionali, risorse che venticinque anni fa neanche esistevano. Basti pensare all’esame del DNA, alla rivoluzione che è scaturita dal suo utilizzo. Le scienze investigative si sono evolute e continueranno a evolversi ancora, diventando sempre più precise, sofisticate; quasi infallibili. Ma in questo mirabile progresso c’è anche un rovescio della medaglia: ci stiamo disabituando a fronteggiare situazioni in cui non è possibile ricorrere alle nuove tecnologie. Ed è qualcosa che sta accadendo in ogni ambito del sapere umano, non solo nelle procedure investigative.»

 Queste parole di Mancini dette 20 anni dopo la chiusura dell’inchiesta del 1987 porteranno poi dieci anni dopo Ettore Sartori sulla strada giusta e alla soluzione del caso

Non sempre succede di entrare in sintonia con la scrittura di un autore che si legge per la prima volta, invece Bruno Vigliarolo riesce a mettere il lettore a proprio agio lasciando spazio a personaggi inquieti ma molto reali. Sia Mancini che Sartori sono infatti quasi due “geni”, ma proprio per questo con enormi problemi di relazione che in qualche maniera li isolano dagli affetti.

Ettore Sartori, vero protagonista del libro, nonostante sia un vero solitario si troverà di nuovo al centro di una indagine mediatica ( come nel primo libro di Vigliarolo  “Bianco su Bianco”) ma sempre restando fedele a se stesso.

La struttura del libro è su due piani temporali, il 1987 e il 2018; gli anni si alternano di capitolo in capitolo, ma il ritmo non ne risente, anzi, e anche quando il passato si congiunge col presente e si va verso il finale il ritmo è la suspense restano alti fino all’ imprevedibile finale.

Personalmente ritengo la serie del Detective Sartori un vero gioiello della narrativa thriller e spero che troverà spazio ancora maggiore di pubblicazione perché credo che ritroveremo a breve Ettore alle prese con i dolori e i traumi delle persone.

Una lettura consigliata.

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Bruno Vigliarolo


è uno storico dell’arte nato e cresciuto a Roma. Appassionato di musica e fotografia, le parole sono da sempre al centro del suo interesse artistico e professionale. Esordisce nel 2023 col romanzo “Bianco su bianco”. In seguito pubblica due racconti nella silloge “Undici delitti e qualche disgrazia”, edita da Gialli. it, e nell’antologia “365 racconti gialli, thriller e noir”, di prossima uscita per Delos Digital.